venerdì 21 novembre 2025

"Passeggiando in Valganna tra geografia e storia" di Claudio Bollentini

Questa incantevole valle prealpina è il luogo dove è ambientato il nuovo libro di Tiziana Viganò "Ombre e misteri tra i boschi - delitti in Valganna". In questo articolo, il giornalista Claudio Bollentini, esperto del territorio, racconta l'ambiente, la natura, l'arte e la cultura di un territorio intatto della bellissima Lombardia. 

La Valganna è una piccola valle situata a nord di Varese in Lombardia, indiscutibilmente riconosciuta da tutti come il cuore verde delle Prealpi insubri per il suo pregiato ambiente naturale lussureggiante e incontaminato. Rispetto ad alcune vallate circostanti dominate da uno sviluppo urbanistico massiccio, spesso poco attraente e di scarsa qualità, per intenderci dominato da centri commerciali e capannoni in successione, la Valganna è viceversa un piccolo gioiello.

L’antropizzazione limitata, l’urbanistica e l’edilizia civile non particolarmente invasive, il turismo sostenibile, la quasi totale assenza di attività industriali hanno consentito di preservare e tutelare il territorio nel tempo, di mantenere e tramandare fino a noi le caratteristiche ambientali di sempre e gli aspetti salienti della plurisecolare cultura locale. Nonostante l’impatto di una trafficata strada statale che l’attraversa da un capo all’altro e che divide in due i centri abitati del fondovalle.

La suddetta arteria è un prodotto della modernità, storicamente infatti la precedente strada di origini tardoromane, che rivestiva in passato un’importanza maggiore di quella odierna, si snodava in tutt’altro sedime, ma scarse o nulle sono le tracce al riguardo. Tale antico tracciato collegava la pianura padana, il milanese e il Seprio con i passi alpini delle Lepontine, a cominciare dal Lucomagno che immetteva nella valle del Reno e che nel medioevo era probabilmente il più frequentato.

L’ingresso in Valganna, provenendo da sud, si raggiungeva nei pressi del borgo di Frascarolo e del suo castello, situati nell’odierno comune di Induno Olona. Proseguendo verso nord, la strada incrociava in altura la mulattiera che scendeva dal vicino passo del Vescovo che a sua volta permetteva il collegamento con la Valceresio.


Raggiunto il fondovalle nei pressi di quello che ai giorni nostri si chiama laghetto Fonteviva, la strada seguiva più o meno il percorso del tram bianco dismesso a metà degli anni cinquanta del Novecento, lambiva la miniera della Valvassera e la cappella di San Gemolo, toccava la Badia di Ganna dopo aver doppiato il laghetto, poi proseguiva lungo la costa occidentale del lago di Ghirla, attraversava l’omonimo borgo in località ghetto e, dopo aver superato l’antico maglio, lasciava la valle per entrare nella val Marchirolo da una parte e a Cunardo dall’altra.

Quattro sono i paesi presenti: i più grandi, Ganna e Ghirla si trovano nel fondovalle, in altura tra boschi e pascoli sono ubicati Mondonico e Boarezzo e non poche sono le case sparse. La popolazione globale della valle si aggira intorno ai 1.600 abitanti.


Il corso d’acqua principale che solca la Valganna da sud a nord è il torrente Margorabbia, nasce alle pendici del monte Minisfreddo, alimenta i due suggestivi laghi di Ganna e Ghirla e poi si dirige verso Cunardo, la val Travaglia e il fiume Tresa nei pressi di Luino, dove sfocia nel lago Maggiore. I monti principali che si trovano lungo la dorsale occidentale sono il Chiusarella, la Martica e il Mondonico mentre a oriente troviamo in successione il Monarco, il Minisfreddo, il Poncione di Ganna e il più noto Piambello che rappresenta con i suoi m. 1.125 s.l.m. la cima più alta.

La notorietà storica della valle è in gran parte legata alle vicende della medievale Badia di San Gemolo a Ganna di cui oggi restano importanti tracce architettoniche e artistiche e la cui chiesa, conosciuta per i suoi antichi affreschi, è tuttora officiata ed è pure parrocchia. Dal punto di vista architettonico è degno di nota il chiostrino di una singolare forma pentagonale. Una storia, quella della Badia, che si dipana per circa quattro secoli e mezzo, dal 1095 fino a poco dopo la metà del 1500, periodo in cui fu abbandonata dai monaci benedettini e quindi ceduta all’Ospedale Maggiore di Milano che a sua volta la rivendette ad alcuni privati a fine Ottocento. Trovarono spazio in quel tempo abitazioni e piccoli opifici che snaturarono il luogo senza fortunatamente devastarlo irrimediabilmente.

sabato 15 novembre 2025

“Una storia sbagliata” di Giancarlo De Cataldo. Recensione di Tiziana Viganò


Nel 1974 a Roma le uniche droghe circolanti sono l'hashish e la cocaina. Nessuno aveva mai visto un morto per overdose di eroina: perfino il sostituto procuratore Agnello è incerto se aprire il caso, mentre ha dei sospetti il vice commissario della squadra mobile Paco Durante, che aveva avuto una relazione con la ragazza morta.

L'eroina era diventata di moda in America e in Inghilterra, simbolo di controcultura, ma ora la morte di Lucia puntava il dito su una terribile novità: questa droga era arrivata anche a Roma e in Italia. Addirittura gli spacciatori regalavano alcune dosi ai tossici della città, disperati perché qualcuno interessato aveva fatto sparire il fumo abituale. L’eroina, oltre ad essere molto più letale, aveva un basso prezzo - 8/10.000 lire a dose -. L'obiettivo? Intossicare i giovani, una vera manovra di marketing a vantaggio della mala e delle organizzazioni criminali. Negli anni successivi dilagherà ovunque, seminando morte, nonostante alcune leggi varate troppo tardi per fermare il fenomeno.

Jay Dark, un americano, agli inquirenti appare subito come un tipo sospetto - in verità scopriranno che ha fatto fortuna come il più grande spacciatore di LSD del mondo occidentale -. Paco Durante si rende conto che l’americano è intrallazzato con i servizi segreti e capisce di essersi infilato in una storia pericolosa che richiederebbe molta prudenza: ma lui vuole scoprire la verità, ha ideali democratici e vorrebbe che venisse alla luce il sistema marcio del potere in Italia.

Un generale dei servizi segreti anni prima era stato ucciso, ma la morte ritenuta suicidio, e il suo archivio era sparito; un architetto immobiliarista, che fa parte di un servizio segreto trasversale dall'obiettivo anticomunista, trama e tira le fila di malaffare e di misteri sepolti; riappare Jay Dark e viene arrestato; Mariangela, vedova del generale è la gola profonda del procuratore Agnello.

Gli anni di piombo, cominciati con la strage di piazza Fontana nel 1969, avevano portano in Italia il terrorismo nero e rosso, cui si erano aggiunte le organizzazioni eversive, i servizi segreti deviati e organismi internazionali volti a destabilizzare l’Italia. Nel 1976 a Roma e in tutta Italia l'atmosfera era rovente: rapine per finanziare il terrorismo, attentati contro le redazione dei quotidiani e contro obiettivi precisi, omicidi, stragi. Una violenza senza fine.

venerdì 14 novembre 2025

"Il cuculo di cristallo" di Javier Castillo. Novità in libreria

il 14 novembre uscirà su Netflix la serie ispirata a questo libro. Se vi piacciono i thriller adrenalinici Javier Castillo è lo scrittore per voi !

New York, 2017. Cora Merlo è sul punto di raggiungere la specializzazione in medicina al prestigioso Mount Sinai Hospital – quando un attacco cardiaco la blocca. Il suo cuore sta per collassare e un trapianto d’urgenza è l’unica cosa che può permetterle di sopravvivere. Quella notte, a 2.600 chilometri di distanza, Charles Finley muore. Settimane dopo, ancora convalescente in seguito al trapianto, Cora riceve una visita inaspettata, e per lei tutto cambia una seconda volta. Decisa a conoscere il passato dell’uomo che le ha salvato la vita, Cora parte per Steelville, un paesino del Missouri, e si ritrova in una casa piena di segreti. Quello nel suo petto è un cuore di cristallo, fragile come chi lo ha donato, colmo di desideri nascosti. Un cuore messo alla prova da un mistero lungo vent’anni, in cui l’ombra di un serial killer avvolge le inquietanti sparizioni avvenute nella cittadina. Quello stesso cuore, però, sarà capace di darle un coraggio che Cora non aveva mai posseduto.

giovedì 6 novembre 2025

“Tutto quello che è successo con Miranda Huff” di Javier Castillo. Novità in libreria

Un fine settimana in un cottage nel bosco, un matrimonio in crisi, una misteriosa scomparsa: il nuovo thriller di Javier Castillo

Con Salani ha pubblicato i bestseller La ragazza di neve e Il gioco dell’anima, da cui è stata tratta una serie Netflix di grande successo, La crepa del silenzio, con la stessa protagonista e Il cuculo di cristallo, ultimo su Netflix dal 14 novembre 2025.

Ryan e Miranda sono due sceneggiatori. Si sono innamorati quando erano studenti di cinema, ma ora sono una coppia in crisi a cui il terapeuta ha consigliato un weekend lontano da tutto, nella pace della natura. Quando Ryan raggiunge il cottage nel bosco dove si sono dati appuntamento, la porta è aperta, ma Miranda non c’è. Trova invece due bicchieri di vino, il letto sfatto e il bagno coperto da schizzi di sangue. Da quel momento inizia una corsa disperata per ritrovare Miranda eritrovarla viva. Quello che Ryan non può immaginare è che l’indagine su sua moglie farà riaprire il caso di una donna scomparsa trent’anni prima, coinvolgendo il suo grande amico e mentore, il leggendario, osannato regista James Black.

I punti di vista di marito e moglie si alternano in una girandola di menzogne e omissioni, equivoci e inganni, mentre il mondo scintillante di Hollywood mostra tutte le sue ombre, le crudeltà nascoste sotto le sue luci abbaglianti, e ci rivela cosa si è disposti a fare per amore del cinema, quanto si è disposti a sacrificare per portare alla luce la verità e ritrovare se stessi. Un thriller psicologico trascinante, in cui Javier Castillo costruisce magistralmente una storia nerissima, fatta di sogni, delusioni, paure e riscatto, legata a filo doppio con la passione per lo spettacolo.

JAVIER CASTILLO è cresciuto a Malaga. Ha studiato Economia aziendale e ha conseguito un master in Management presso la ESCP Europe Business School. I suoi romanzi sono tradotti in più di sessanta Paesi e hanno venduto più di due milioni e mezzo di copie. 

“Il lupo nero” di Louise Penny. Recensione di Tiziana Viganò

Il lupo nero è uno dei più appassionanti romanzi che Louise Penny ha scritto per la serie con protagonista il capo della Sureté du Quebec, Armand Gamache, giunta dopo vent’anni al ventesimo libro. In italiano sono stati tradotti da Einaudi dodici volumi. Appassionante, incalzante, ricco di suspense è il seguito de “Il lupo grigio” pubblicato nel 2024, che ha dato inizio a una storia che si basa su problemi dell'ecologia in un paese che nell'immaginazione di tutti noi è un paradiso di bellezze naturali e di territori intatti e sconfinati.

Inoltre è terribilmente attuale:. Così la narrazione diventa da poliziesca a politica in un modo che ci fa rabbrividire, come spesso succede leggendo alcuni alcuni scrittori che sembrano precorrere i tempi.

Questa ipotesi, oltre a rifarsi alla dottrina di Monroe, (1823), estremamente sintetizzata nella frase “l'America agli americani,” è stata più volte ribadita all'inizio del secolo scorso.

Oggi la trama del romanzo diventa ancor più realistica dopo il severo inquinamento causato dai megaincendi delle foreste del Canada che, dal 2023 fino al 2025 (l’anno peggiore) hanno diffuso fumi tossici e ceneri dagli Stati Uniti all'oceano fino all’Europa e al Mediterraneo, contaminando pesantemente alcuni laghi canadesi. A causa della densità e dell'altitudine del fumo, la qualità dell'aria è peggiorata in diverse aree, con l'aumento delle particelle inquinanti , e migliaia di persone sono state costrette a lasciare le proprie case per motivi di sicurezza.

lunedì 3 novembre 2025

"Lo strumento". Un racconto di Giancarlo Bosini

 


Amavo il mio lavoro, l’ho sempre fatto con coscienza e scrupolo. Mai nessuno si è lamentato. Passavo ore e ore ad esercitarmi, la mia mano si muoveva in completa autonomia, quasi fosse infaticabile. Era necessario, non potevo deludere chi credeva in me. Senza superbia, posso dire di essere stato il migliore nel mio campo, il più richiesto, il più pagato. Sempre nuovi contratti, sempre in giro per il mondo, ovunque mi chiamassero, ovunque andavo. È per questo che non mi sono fatto una famiglia e ora sono qui, senza nessuno con cui condividere la monotonia delle mie giornate.

Amavo il mio lavoro, poi sono apparsi questi noduli, prima un dito, poi un altro, poi un altro ancora, fino a dare alla mia mano un aspetto deforme e nodoso.

«Purtroppo non esistono cure risolutive.» mi diceva il medico. «Le cause derivano senz’altro da un’attività caratterizzata da gesti ripetitivi, una sollecitazione eccessiva delle articolazioni delle dita.»

Amavo il mio lavoro, ma impugnare il mio strumento proprio non lo potevo più fare. Mi risultava difficoltoso fare pressione con la mano.

I miei sintomi sembrava avessero preso la rincorsa, forse un castigo per i miei peccati, ma, d’altronde, chi non ne ha? L'artrosi delle mani è una brutta bestia, una malattia a cui non c’è rimedio. Una malattia che nel tempo tende ad aumentare la sua gravità.

Amavo il mio lavoro, ora che non lo posso più esercitare le giornate sono immobili; non sopporto la ripetitività delle ore, dei minuti, dei momenti; tutto è estenuantemente invariabile.

Ancora un altro giorno, ancora il dolore alla mano che non mi abbandona. Ancora con la mia canottiera macchiata di vino a strascinarmi per casa con in mano un bicchiere. La barba sfatta, i capelli arruffati; le lancette dell’orologio girano e io che non so come passare il tempo. Giornate di piombo, quando non sai cosa fare.

Ma oggi ho deciso, devo rompere questa monotonia insopportabile. Apro la custodia di pelle nera, estraggo lo strumento che per tanti anni è stato mio compagno di vita; rimango affascinato dalla sua lucentezza metallica. Lo porto delicatamente alla mia bocca. Da ragazzo avevo un sogno, ricordo, imparare a suonare la tromba. A fatica piego il dito. Dopo lo sparo, schizzi del mio cervello imbrattano la parete.

venerdì 24 ottobre 2025

“Il passato degli angeli. Indagini in via Padova” di Fiorenza Pistocchi - Novità in libreria

 


In una grigia giornata di pioggia, un inquietante crocevia di violenze sconvolge un angolo dei quartieri orientali di Milano. Ma sulla moderna babele di lingue e di volti e sulle acque scure dei Navigli, gli aironi volano come sempre. Insieme agli angeli.

Fare il commissario in una realtà complessa, fatta di convivenza forzata fra etnie, culture e tradizioni differenti, quando si deve combattere già all’interno della centrale della Polizia, ancora prima di scendere in strada, è difficile. Ma non è semplice nemmeno essere un’ex detenuta, dotata di percezioni straordinarie, con una figlia piccola, alle prese con persone che hanno bisogno di aiuto. In via Padova si può morire per un paio di scarpe firmate o in una rissa fra babygang. Ma tutto ciò fa parte della vita di tutti i giorni della famiglia del commissario Diego Perego, della sua compagna Linette... e degli “angeli”. Perché, se non esistessero gli angeli, quello sarebbe davvero un mondo perduto, in cui è impossibile amare.

martedì 21 ottobre 2025


 Dopo tre anni di attesa torna la regina del mystery, Elizabeth George, a novembre in Italia per due incontri con i lettori italiani.

In libreria dal 21 ottobre 2025

Nello stesso giorno in cui la detective Barbara Havers finisce in congedo forzato per un lutto, l’ispettore Thomas Lynley scopre che il tetto della sua villa di famiglia in Cornovaglia deveessere rifatto, operazione estremamente costosa. Ma che Lynley potrebbe sostenere (o evitare)se riuscisse a dimostrare che nei suoi terreni si cela una riserva di litio da impiegare a scopiecologici. Bisognoso di un partner per portare a compimento le sue trame, Lynley attira Barbara in Cornovaglia con l’inganno, ma l’arrivo della collega coincide con la notizia di un efferato omicidio che spezza bruscamente la tranquillità della regione. I due investigatori non avrebbero motivo di essere coinvolti, ma si scopre che l’uomo che viene arrestato dalla polizia è il fratello della donna di cui Lynley è innamorato.


Sempre in vetta alle classifiche del New York Times, Elizabeth George è autrice di thriller psicologici, romanzi per ragazzi, saggi e raccolte di racconti.Durante la sua carriera è stata insignita di numerosi riconoscimenti, tra cui:l’Anthony Award, l’Agatha Award, due nomination agli Edgar Awards, il primoposto al Grand Prix de Litérature Policière e al MIMI, il prestigioso premio tedesco dedicato alla crime fiction. Attualmente, vive nello Stato di Washington.


Assassinio in Cornovaglia

di Elizabeth George

genere:thriller

editore: Longanesi, 2025

pagine: 600

link all’acquisto



"L'orologiaio di Brest" di Maurizio de Giovanni. Recensione di Tiziana Viganò

in libreria il 21 ottobre 2025


Sebbene sia un’opera di fantasia, si dichiara che è liberamente ispirata a fatti di cronaca realmente avvenutiMaurizio de Giovanni scrive una storia nuova, che forse sarà la prima di una nuova serie (?), con un argomento importante, una struttura interessante e uno stile asciutto si discosta dalle serie precedenti, tenendoci però sempre legati alle sue pagine dalla magia delle sue parole.

Il professor Andrea Malchiodi, professore universitario, viene falsamente accusato da una studentessa di molestie sessuali in cambio dell’agevole superamento di un esame: le conseguenze sono carriera e famiglia distrutte. Gli resta la madre, malata di Alzheimer, che spesso farfuglia frasi sovversive che lo turbano.

Maddalena una splendida ventenne, si innamora di un importante personaggio che ha molti anni più di lei. Sua grande amica è Bea, cui confessa il suo grande amore.

Uno strano avventore si presenta in un bar di una città sull’oceano per far aggiustare un prezioso orologio da collezione. Altrettanto misterioso l’orologiaio, un barbone con le mani d’oro per ogni meccanismo.

Nella redazione di un quotidiano romano Vera Coen studia i verbali di un interrogatorio di quarantuno anni prima. Il suo collega Marcello, l’unico a conoscenza della sua ossessione, cerca di dissuaderla dalla sua indagine, mentre trova appoggio in Bruno Terenzi, ex poliziotto che si era occupato del caso nel 1984, senza ottenere risultati.

Un uomo giovane, un assassino, deve fuggire dopo aver commesso un atto efferato.

Negli uffici di una struttura segreta, l’Entità, si decidono guerre e si favoriscono colpi di Stato, si proteggono delinquenti e si combattono ideali in nome della difesa del bene contro il male: c’è un potere immenso nelle mani di un uomo anziano che ha un assistente ambizioso che mira a prenderne il posto, approfittando di un cedimento del capo, una fragilità imprevista.

E qui mi fermo. 

Ma è solo l’inizio di una narrazione molto intricata che ha le sue radici nel passato drammatico e turbolento degli anni di piombo: un periodo che ha segnato chi l’ha vissuto come un ferita ancora viva nella memoria. 

martedì 14 ottobre 2025

"Delitto a San Silvestro" di Massimo Bertarelli. Novità in libreria

 Nel primo pomeriggio del 31 dicembre 2016, mentre assiste a una cerimonia funebre nel cimitero milanese di Greco, il Tomba riceve una telefonata dall’ispettore Assi. Deve recarsi in viale Sarca: nel seminterrato di una cartoleria è stata rinvenuta la titolare uccisa con un fendente al collo. A parte la chiara dinamica del delitto, ha pochi indizi su cui lavorare. Il registratore di cassa, trovato aperto e svuotato, conteneva però pochissimo denaro in quanto nel negozio si stava svolgendo l’inventario. La porta d’ingresso è chiusa a chiave dall’esterno e non c’è presenza di tracce biologiche significative. Nessuno dei negozianti nei dintorni ha visto o sentito niente e non ci sono telecamere di sorveglianza. Inoltre, la scena del crimine risulta compromessa a causa dei tentativi dei soccorritori per rianimare la donna. Dai successivi interrogatori di familiari e conoscenti, appare evidente come la vittima fosse stimata e benvoluta. Però, non si muore assassinati senza un motivo e, nonostante le prime risultanze, il Tomba non è del tutto convinto che si sia trattato di una tragica rapina. Da dove partire allora? Per giungere alla risoluzione di un’intricata indagine, il Tomba dovrà viaggiare per la Lombardia. Una testimonianza spontanea attirerà la sua attenzione e lo condurrà fino a Cremona e dintorni. Anni prima, si era verificato un inquietante caso simile archiviato dalla Polizia come fatto non costituente reato. Bisogna rimettere mano ai vecchi fascicoli e chi, se non il Tomba, potrà scoprire cosa accadde veramente?

“Sulle tracce di Agnese” di Alex Miozzi - Novità in libreria

 


Una storia interessante e coinvolgente che si sviluppa tra presente e passato con personaggi molto ben caratterizzati. Consigliato.

 

TRAMA:

1949. L’enigmatica Anna Bomard arriva a Milano decisa a investigare sulla sorte di Agnese, scomparsa nel 1943 dopo un arresto. Servirà l’aiuto del detective Pietro Missaglia dal passato altrettanto misterioso. I due seguiranno le tracce della donna indagando in una città che inizia a rinascere, ma ancora preda dei retaggi oscuri e drammatici della guerra.

 

Editore: ‎ Neos Edizioni

Data di pubblicazione:  2025

Pagine: ‎ 240

 

Link di vendita su Amazon:

https://www.amazon.it/Sulle-tracce-Agnese-Alex-Miozzi/dp/8866085944

mercoledì 8 ottobre 2025

“La cercatrice di corallo” di Vanessa Roggeri. Recensione di Tiziana Viganò

Un libro, del 2018, di una scrittrice sarda dalla scrittura affascinante, con un lessico ricco di elementi immaginifici che stimola la fantasia del lettore, suscitando emozioni.

Le descrizioni degli ambienti e dei paesaggi sono veramente coinvolgenti, il racconto del riscatto di Dolores dalla miseria e di lavori particolari lontani nel tempo – i corallari e i raccoglitori di guano – che appartengono alla storia sociale della Sardegna sono molto interessanti.

La storia d’amore e morte, di odio e di vendetta, come quella eterna di Giulietta e Romeo, è forse poco originale, ma riscattata dall’ambientazione particolare.Anche i personaggi sono ben raccontati, sia quelli che suscitano simpatia come Regina e Achille, sia quelli detestabili, come Fortunato e Dolores, accecati dal rancore e dal desiderio di vendetta. Soprattutto Dolores, nella sua rivincita contro la sorte avversa, passa dall’essere compatita per la miseria e la disperazione ad essere onorata per il suo successo: donna forte, spietata, dura come una roccia dell’arida terra sarda.

Il romanzo comincia nel 1919, nel paese di Borutta all’interno e sulla riva nordovest dell’isola e termina nel 1931. Dolores, spigolatrice, madre di otto figli, rimane vedova e chiede aiuto a un cugino del marito, il corallaro Fortunato Derosas. Le due famiglie sono nemiche per un antico oltraggio e Dolores viene cacciata in malo modo: comincia così la sua ossessione di vendetta. 

giovedì 2 ottobre 2025

“Romanzo di famiglia” di Susanna Colussi Pasolini. Novità in libreria

 

A 50 ANNI DALLA MORTE DI PIER PAOLO PASOLINI, LA STORIA DELLA FAMIGLIA COLUSSI-PASOLINI.TRA MEMORIA E MITO, DAI TEMPI DI NAPOLEONE ALL’INIZIO DEL NOVECENTO,IL ROMANZO FAMILIARE DI SUSANNA, MADRE DI PIER PAOLO PASOLINI.UNA STORIA VERA INTRISA DI LEGGENDA. UN’AUTENTICA SORPRESA LETTERARIA.

«Susanna Colussi sa raccontare, conosce il ritmo narrativo, ha il dono del ritratto fulminante e del dialogo, sa dosare il suo dialetto dentro un italiano affabile e piano, […] Con questo libro Susanna merita di uscire dall’ombra del figlio». Paolo di Stefano, Corriere della Sera

«Susanna è una affabulatrice portentosa. Finito il libro avventurosissimo, ti domandi: E poi?’ Non vorresti mai che finisse».Ferdinando Camon, Tuttolibri - la Stampa

Con un’appendice di testi di Pier Paolo Pasolini

Pagine: 464 | 20,00 euro

In libreria dal 19 Settembre

Salani editore

Per anni Susanna Colussi, con ogni probabilità all’insaputa del figlio, Pier Paolo Pasolini, si dedicò al racconto delle vicende della propria famiglia: in ventuno quaderni, rinvenuti dopo la sua morte e pubblicati grazie alla cura della nipote Graziella Chiarcossi. Dall’epoca napoleonica agli inizi del Novecento, in Romanzo di famiglia si intrecciano la storia dei Colùs di Casarsa della Delizia e la Storia d’Italia – e non solo d’Italia, poiché la migrazione, in nome di un’ideale o a causa della disperazione, è qui elemento ricorrente. È una narrazione vivacissima, ricca di dettagli, episodi, personaggi duri e umanissimi, eroi umili che traggono dal concetto di dignità la propria forza. È anche una storia di narratrici: se ogni capitolo ha per titolo il nome di un uomo della famiglia, sono le donne a tramandare le memorie.

Da un lato ad attrarci è senz’altro questo flusso di ricordi che passano da una generazione all’altra fino allo stesso Pier Paolo Pasolini, perché i racconti che la nonna faceva alla piccola Susanna si ritrovano in certe poesie del figlio (che qui si riportano in appendice).Dall’altro la scrittura limpida di Susanna Colussi e la rievocazione di un mondo antico, in perenne evoluzione ma dotato di una sua immutabile coerenza, sono di per sé appassionanti, e una felicissima scoperta letteraria.

SUSANNA COLUSSI PASOLINI nacque a Casarsa della Delizia (Pordenone) nel 1891. Conseguì il diploma magistrale e, prima di sposare Carlo Alberto Pasolini, insegnò nelle scuole elementari in paesi vicini al luogo natio. Ebbe due figli, Pier Paolo e Guido, morto da partigiano nel 1945. Morì a Udine nel 1981.

martedì 30 settembre 2025

"Indovinello". Un racconto di Herber Zambelli

“Nove”. La fredda lama di un coltello le tagliò una guancia.
“Risposta sbagliata, hai ancora quattro tentativi, al prossimo errore sanguina anche l’altra guancia”.
Lucia era seduta su una sedia in mezzo al nulla, una piccola luce illuminava solo lei e la lama quando si avvicinava, due manette con combinazione numerica le chiudevano i polsi sui braccioli della sedia.
“Sono 11 le persone che restano” disse quasi orgogliosa, una mano si avvicinò alle manette girarono i numeri della combinazione e lei attese il click.

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martedì 23 settembre 2025

“Tutti i particolari in cronaca" di Antonio Manzini. Recensione di Tiziana Viganò


 Un libro che ci fa riflettere su un tema importante. Pone domande che ognuno di noi si fa ogni giorno, ascoltando la cronaca: a volte ci arrabbiamo, a volte ci rassegniamo, sconfitti da qualcosa su cui non abbiamo possibilità di agire come semplici cittadini, oppure diamo la colpa ai poteri corrotti.

Da sempre in Italia – ma il resto del mondo non è certo esente – i privilegiati hanno la diabolica capacità di adattarsi , trasformarsi, per mantenere o migliorare il proprio stato. Se vogliamo che tutto rimanga com’è bisogna che tutto cambi”, citando il Gattopardo.

Manzini non risponde alle domande, non dà soluzioni. Ma graffia.

C’è la giustizia degli uomini e quella con la G Maiuscola, la Giustizia Assoluta. Ma all’interno delle istituzioni, in mezzo agli onesti, c’è gente corrotta, che mantiene i suoi privilegi, le clientele, che manovra il potere a suo giovamento, che protegge i colpevoli e li assolve, usando un tribunale come merce di scambio.

Con la sua abituale forza narrativa, Antonio Manzini – qui in un libro che non vede protagonista Rocco Schiavone – racconta una storia agghiacciante, con un ritmo martellante.

Carlo Cappai, archivista del tribunale penale, è un uomo ordinario, metodico, grigio, quasi invisibile, che vive solo. Lavora tutto il giorno in mezzo a polverosi faldoni che gli parlano di verità mai svelate o sepolte, di colpevoli assolti e di delitti impuniti. Gli chiedono Giustizia dove la Legge ha fallito, per incuria o per imbroglio. La sera, a casa, si chiude nel suo studio vietato al mondo, dove le persiane sono sempre chiuse, la luce è solo elettrica, dove si accumulano documenti su cui medita ossessivamente. Un faldone del 1977 è il più importante: l’indagine sulla morte del suo unico amore di gioventù, Giada. In quel lontano giorno la vita di Carlo si era fermata con lei e da quarant’anni si sentiva responsabile per non averle garantito giustizia.

...era un ragno che da quarant’anni tesseva la sua tela”.

Il colpevole, figlio di un grande avvocato con lo studio più potente della città, imparentato con quelli che contano, è stato assolto “per non aver commesso il fatto” propriodal giudice Bruno Cappai, suo padre, un uomo moralmente corrotto, di cui si vergognava, con cui ha rotto i ponti da vent’anni, cheutilizzava il tribunale per gestire un potere e preservarne altri. Confermata la sentenza in appello da un suo collega, Luigi Sesti,l'assassino, ha vissuto per quarant’anni una vita brillante e agiata, certo di essere uno che conta, al di sopra della legge.

lunedì 22 settembre 2025

"Bordell per nagòtt - Molto rumore per nulla" di Paola Varalli. Novità in libreria

 In uscita il 22 settembre 2025, in contemporanea cartaceo e ebook.

Una nuova indagine per gli investigatori del Bar William

L'idraulico Pino, il virile gommista Marietto, il barista Viliam, il di lui padre Socrate, la “buttafuori” Edmonda de Amicis... una banda di mal traa insema, un manipolo di investigatori dilettanti, che indagano decisi a portare a casa il risultato a ogni costo.

La Eddy è sotto ricatto! Chi avrà scoperto il suo segreto? E cosa vogliono da lei?

Mentre i nostri eroi indagano sulla morte sospetta di Rosolino Pochintesta, trovato cadavere nel Ticino, un misterioso giocatore li trascina in una rocambolesca caccia al tesoro in una vivace Milano degli anni Ottanta.

Te sai dove sta il Quartier de Riverissi? E perché si chiama così?

Socrate appoggiò i sacchetti del super su una sedia e sedette al tavolo del Pino, tirando un gran sospiro, che stava a significare semper tucc a rompom i ball a mì.
‒ I riverissi, dovresti saperlo, sono le riverenze, quando un signore si toglie il cappello e fa un inchino a una dama. Adesso chi lo fa più? Nessuno, son tempi spicci.
‒ Sì, lo so cosa vuol dire, la parola la conosco, sono nato qua, ma dove sta?

martedì 9 settembre 2025

“La felicità nei giorni di pioggia” di Imogen Clark. Recensione di Tiziana Viganò


Una lettera: il testamento di una madre che è appena morta e lascia ai quattro migliori amici di tutta la vita il compito di essere tutori, ognuno per suoi punti di forza, della figlia Romany, diciotto anni.

Maggie, Leon, Tiger e Hope restano stupefatti e non contenti della responsabilità che Angie ha caricato sulle loro spalle, ma lei era sorprendente in ogni cosa facesse.

Tiger soprattutto resta sbalordito perché ha l'incarico di vivere nella casa di Romany per un anno, fino a quando non fosse andata all'università di Durham: lui è un giramondo, non ha una casa fissa, ha cinquant’anni, ma vive viaggiando. Anche Hope non capisce il motivo, dato che lei e Angie si conoscevano appena.

Il romanzo prosegue con un flashback che riporta agli anni Ottanta quando i quattro ragazzi si conoscono all'università di York: hanno carattere opposti, ma il loro legame si fa sempre più forte con il passare del tempo.

Alla fine del corso di studi, siamo negli anni Novanta, Angie apre un centro olistico, sta con un uomo, Yak, che vive lontano e che la lascia con un figlio neonato. Tiger viaggia in continuazione mantenendosi con vari lavoretti, Maggie è un avvocato di successo, dedita solo al lavoro, ma segretamente innamorata di Tiger. Leon ha represso la sua passione per la musica e il sax per una vita convenzionale, con moglie, figli, casetta e lavoro...

Questo bel romanzo è un inno al valore dell'amicizia, soprattutto quella nata in gioventù, nel periodo della formazione, che aiuta a conoscere se stessi, a costruire la personalità, a sostenere in qualunque momento della vita. È una storia dolceamara di affetti, di rapporti tra persone che si amano davvero, di vittorie e sconfitte, di perdite.

La profonda conoscenza reciproca, l’empatia e l’affetto sincero, il modo benevolo di guardare alla propria vita, anche ai fallimenti, sono il collante che consolida un rapporto indistruttibile.

Angie era stata la forza che aveva tenuto unito il gruppo per tanti anni, con la sua determinazione, con la sua forza vitale, con il suo coraggio nell'affrontare ogni difficoltà della vita con positività. Ora che è morta desidera che i suoi amici diventino punti di riferimento per la figlia che, rimasta sola a diciotto anni, è in uno dei momenti più importanti della vita, il passaggio dall'adolescenza all'età adulta.

Deve esserci un piano dietro alle scelte di Angie ma nessuno, figlia e amici, riescono a capire quale sia, e lei non faceva niente per caso...

Bellissima la frase che Angie dice spesso a sua figlia

"Tutti riescono a brillare quando il sole splende... ma il segreto di una vita felice sta nel riuscire a spremere gocce di splendore nei giorni di pioggia".

Il romanzo d’esordio di Imogen Clark è un best seller a ragione: è commovente, positivo, approfondisce personaggi affascinanti, scorre piacevolmente e ci fa emozionare. Da non perdere!