martedì 21 ottobre 2025

"L'orologiaio di Brest" di Maurizio de Giovanni. Recensione di Tiziana Viganò

in libreria il 21 ottobre 2025


Sebbene sia un’opera di fantasia, si dichiara che è liberamente ispirata a fatti di cronaca realmente avvenutiMaurizio de Giovanni scrive una storia nuova, che forse sarà la prima di una nuova serie (?), con un argomento importante, una struttura interessante e uno stile asciutto si discosta dalle serie precedenti, tenendoci però sempre legati alle sue pagine dalla magia delle sue parole.

Il professor Andrea Malchiodi, professore universitario, viene falsamente accusato da una studentessa di molestie sessuali in cambio dell’agevole superamento di un esame: le conseguenze sono carriera e famiglia distrutte. Gli resta la madre, malata di Alzheimer, che spesso farfuglia frasi sovversive che lo turbano.

Maddalena una splendida ventenne, si innamora di un importante personaggio che ha molti anni più di lei. Sua grande amica è Bea, cui confessa il suo grande amore.

Uno strano avventore si presenta in un bar di una città sull’oceano per far aggiustare un prezioso orologio da collezione. Altrettanto misterioso l’orologiaio, un barbone con le mani d’oro per ogni meccanismo.

Nella redazione di un quotidiano romano Vera Coen studia i verbali di un interrogatorio di quarantuno anni prima. Il suo collega Marcello, l’unico a conoscenza della sua ossessione, cerca di dissuaderla dalla sua indagine, mentre trova appoggio in Bruno Terenzi, ex poliziotto che si era occupato del caso nel 1984, senza ottenere risultati.

Un uomo giovane, un assassino, deve fuggire dopo aver commesso un atto efferato.

Negli uffici di una struttura segreta, l’Entità, si decidono guerre e si favoriscono colpi di Stato, si proteggono delinquenti e si combattono ideali in nome della difesa del bene contro il male: c’è un potere immenso nelle mani di un uomo anziano che ha un assistente ambizioso che mira a prenderne il posto, approfittando di un cedimento del capo, una fragilità imprevista.

E qui mi fermo. 

Ma è solo l’inizio di una narrazione molto intricata che ha le sue radici nel passato drammatico e turbolento degli anni di piombo: un periodo che ha segnato chi l’ha vissuto come un ferita ancora viva nella memoria. Storie di vittime, di innocenti che forse non lo erano e di colpevoli che spesso non hanno pagato il debito con la società, vicende oscure, trame nascoste che hanno rivoluzionato la vita di chi era coinvolto, proprio come succede ai personaggi del libro. I poteri forti , ai massimi livelli, hanno manipolato la storia e il suo corso, come è stato da sempre e sempre sarà. Noi comuni mortali non sapremo mai i misteri sepolti, fino a che qualche storico del futuro non riuscirà ad accedere ad archivi secretati.

I personaggi che ho descritto entrano nella narrazione uno alla volta, nell’alternanza dei capitoli, che li mostrano nei loro ricordi, nelle loro idee e azioni passate e presenti. Sembrano slegati all’inizio, lo scrittore rivela pochi particolari alla volta, ma piano piano la narrazione li unisce come una ragnatela in cui ogni filo sembra isolato, finché non se ne scopre il disegno nascosto.

L’orologiaio di Brest”

di Maurizio de Giovanni

genere: narrativa italiana contemporanea

editore: Feltrinelli, 2025

pagine: 320

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