Piccolo vademecum in quattro parti
PARTE 1: Il mercato editoriale
È innegabile che il mercato editoriale sia un settore dalle dinamiche complesse, legato indissolubilmente al mondo della cultura, ma è pure innegabile che sia anche industria, cosicché ciò che oggi maggiormente conta è fare business e quindi l’investire oltre certi limiti su scrittori esordienti o emergenti non è cosa di grande interesse economico per le case editrici maggiori.
Le grandi CE prediligono quindi pubblicare prevalentemente
autori di una certa fama, perché devono fare fatturato e per lo stesso motivo le
librerie commercializzano principalmente quegli autori.
Lo scrittore che ancora non si è fatto un nome si trova
così a pubblicare frequentemente con le piccole, ma a volte direi
microscopiche, case editrici. Visto che le librerie spesso trascurano le case
editrici minori, non intrattenendo neppure rapporti con i loro distributori, è
quindi necessario intraprendere personalmente un’azione di promozione.
Purtroppo, se l’autore emergente non si da da fare in
prima persona, ben difficilmente verrà mai scoperto da un pubblico numeroso di
lettori.
Ricordiamo che, se i libri non arrivano in libreria o
direttamente nelle mani dei lettori tramite altri canali, dopo aver saturato la
sacca degli amici e dei conoscenti, il libro potrebbe essere presto
dimenticato.
Concludendo, a parte colpi di fortuna o santi in
Paradiso, se non si ha alle spalle un editore motivato a intraprendere concrete
azioni di sostegno, ben pochi leggeranno i libri di autori non famosi. Un
editore importante, ma che si limita a poco più della pubblicazione, vale
invece quanto uno piccolo; i suoi libri, se di emergenti, saranno scarsamente venduti,
anche se per un certo periodo affolleranno gli scaffali delle librerie.
A
seguire:
Parte
2 - “Come orientarsi nell’oceano delle Case Editrici”
Parte
3 - “Come selezionare una Casa Editrice”
Parte
4 - “Come farsi conoscere dai lettori”
Nota: Articolo già pubblicato in NoiScrittoriNoiLettori
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