domenica 1 marzo 2020

“I Navigli di Milano” di Giancarlo Bosini. Recensione di Tiziana Viganò


un libro per tutti, milanesi e non, studiosi, curiosi e studenti, prezioso per il rigore storico su questo argomento che ora diventa d’attualità. 

Recensione di Tiziana Viganò


In questo saggio breve, ma ricchissimo di informazioni, Giancarlo Bosini, scrittore e architetto, ci racconta la storia millenaria di questi canali artificiali, costruiti su ordine dei vari Signori della città a partire dal sec XII, inseguendo il sogno di unire Milano verso nord ai laghi di Como e Maggiore e da lì alla Svizzera, e verso sud al mare Adriatico, con un intrico di idrovie che toccava città e borghi della pianura. Un unico grande sistema di acque che avrebbe formato l’equivalente delle odierne autostrade, perché i barconi, come i TIR di oggi, potevano trasportare tonnellate di prodotti che era impossibile portare con i carri tirati dai buoi sulle strade primitive e sconnesse del tempo. Questo immenso progetto di infrastrutture permise non solo l’irrigazione dei campi che ha reso la Lombardia una fiorente regione agricola, ma diede l’impulso alla nascita dell’industria, dapprima con i mulini ad acqua e poi con le fabbriche, e favorendo lo scambio delle merci e i commerci. Le basi per la più ricca regione italiana e per Milano, capitale economica d’Italia.

La prima cosa che colpisce, sfogliando le pagine di questo interessante libro, sono le sessanta belle fotografie, che ci riportano a un tempo antico, in cui Milano era completamente diversa dalla modernissima metropoli dal carattere internazionale che è oggi. Sono foto in cui le macchine non comparivano, dove le lavandaie e i bottegai animavano le strade, dove i barcaioli, i pescatori e perfino i nuotatori potevano usare le acque dei Navigli.
Chi è nativo di Milano come Bosini e come me, o la abita osservando attentamente i particolari, riconoscerà molti edifici, portoni, angoli delle strade, ma come potrà immaginare la città percorsa da centoventiquattro corsi d’acqua (tra rogge canali, fontanili, torrenti, fiumi) e da quei Navigli che la caratterizzarono dal 1152 fino al 1930 quando vennero interrati e sostituiti da strade oggi soffocate e oppresse da un traffico enorme e da un inquinamento che è tra i più alti in Europa? La nebbia e i fumi delle fabbriche, sempre presenti nel pieno centro cittadino, sono stati sostituiti dalle invisibili e pericolosissime polveri sottili.
Pianta e veduta prospettica di Milano (1497 ca) 
disegno di Leonardo da Vinci, 
dal Codice Atlantico. Milano, Biblioteca Ambrosiana.

Non è il caso di avere nostalgia di quei tempi: sperequazione sociale e miseria erano in ogni portone,
tranne che in quelle dimore lussuose all’interno della cerchia dei Navigli e nelle ville fuori porta che sorgevano lungo il loro corso in campagna. Ma il progetto di riaprire otto chilometri di Navigli nel centro cittadino per abbellire la città e isolare alcune aree dal traffico, come previsto dopo il referendum del 2011, sembra proprio un’ottima idea. La città guarda al futuro migliorando la qualità della vita, senza dimenticare tradizioni e radici di una cultura che l’ha fatta grande, e la sua immagine simbolica di città d’acque magnificamente sintetizzata con pochi tratti * dall’immenso Leonardo Da Vinci, che fu suo cittadino illustre per molti anni.

Il libro, dotato di cronologia e di bibliografia e corredato da 61 fotografie, si legge in un soffio, è un saggio raccontato come una storia antica che ha un fascino un po’ magico perché permeato dall’amore dello scrittore per la sua città: un libro per tutti, milanesi e non, studiosi, curiosi e studenti, prezioso per il rigore storico su questo argomento che ora diventa d’attualità.     

I Navigli di Milano
di Giancarlo Bosini
La Cerchia dei navigli, in Via Senato
in un’immagine
di inizio Novecento
.
genere: saggio storico
pagg.136
61 fotografie d'epoca in b/n
Macchione editore, 2019



qui sotto e a destra 
6 fotografie del libro

 La Darsena, realizzata nel 1603
 in un’immagine del 1910.
A destra le mura spagnole.


La Cerchia dei Navigli in Via Senato,
in un’immagine di inizio Novecento

El barchett de Boffalora sul
Naviglio Grande (1886)











La Cerchia dei Navigli in via
Molino delle Armi angolo Corso Italia,
nei primi decenni del Novecento.



Il Redefossi a Milano in Viale
Vittorio Veneto.
Foto scattata tra il 1898 e il 1901.















                   









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