Dalla quarta di copertina
L’ispettore Tombini è un piedipiatti allergico alle regole e alla disciplina, ma soprattutto al suo capo, il fetente commissario Stocchetti. Mentre Stocchetti annaspa alla ricerca di indizi, Tombini, con l’aiuto dell’amico Demerara (il portinaio di casa sua), della ragazza di turno e del suo canarino, riesce brillantemente a sbrogliare ogni matassa.
Prima edizione: Edigiò Edizioni (2014)
Seconda edizione: Youcanprint (2024)
Pagine 186
UN ESTRATTO:
- Oh! Bene! Bene! Che sorpresa vederti tra noi! – mi dice, col suo solito sarcasmo, quel raccomandato di Stocchetti – Già pensavo di darti per disperso anche oggi. Tombini, io ti ho avvisato, fai ancora un minuto di ritardo e ti sbatto a spolverare l’archivio fino alla fine dei tuoi giorni! Hai capito?
Anche oggi avrei voglia di prenderlo per il collo e di strapazzarlo quel tanto che basta. Ma è chiaro che il perfido commissario sta cercando di provocarmi per mettermi fuori gioco definitivamente. Ma io sono un duro. Mi controllo. Non muovo un muscolo e aspetto che si sgonfi la sua boria.
- Ma veniamo a noi! – continua paonazzo – Se tu non te ne fossi stato a letto fino ad ora, sapresti che i dipendenti della Universal Corporation hanno incrociato le braccia e bloccano la produzione. C’è d’andare lì a calmare gli animi di quei contestatori. L’ha chiesto il Sindaco in persona. Ma con discrezione. Molta discrezione. Il direttore della UC non vuole scalpore. Ci andrei di persona, – prosegue il disgraziato – ma questa notte c’è stato un furto al Catasto. Sono già impegnato in quella delicata indagine con gli agenti scelti del distretto. Mi rimani solo tu. Alza i tacchi e datti da fare… e non fare le solite cavolate! Ricordati che dobbiamo agire in modo informale. Hai capito?
Azz...! Anche la balia ai sovversivi mi tocca fare.
Non resisto un secondo di più. Inviperito giro i tacchi e me ne vado. Quasi dimentico di salutare il fetente. Ma provvedo subito. Non si è ancora richiusa la porta alle mie spalle che immediatamente le mie mani si attaccano alle orecchie svolazzando a farfalla. Ma lui già non mi vede più. E’ immerso nella sua delicata indagine.
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