Il fascino ipnotico delle poesie di Ilaria Biondi si può ricercare nel suo
linguaggio originalissimo, un mosaico di forme e colori preziosi che si
trasforma in musicalità, armonica ma mutevole
Ilaria Biondi si rivela poeticamente dopo un processo profonda elaborazione
interiore del mondo esterno che ci restituisce carico di emozioni, memoria,
nostalgia, desideri. Luci e ombre, occasioni e opportunità, Natura e umanità: la sua poesia ha il ritmo e il disegno
della vita e del futuro elaborato da un’anima ricchissima di sfaccettature.
Nel rapporto tra arte e vita che testimonia, la sua
lirica rivela fatti e circostanze della sua vita sublimati e resi con grazia e
leggerezza, ma con profonda sensibilità e sensualità del sentire.
Poesia e vita, poesia è vita.
Immersa da sempre nella Natura stupenda della sua
terra natale, Ilaria Biondi la ricrea con suggestioni liriche intense, immagini
vive, analogie e personificazioni dove gli elementi vegetali assumono emozioni
e gesti umani.

C’è la ricchezza inusuale nelle parole dense e nei
versi ricchi di figure retoriche, un linguaggio aulico e moderno
contemporaneamente, a volte ermetico ma sempre luminoso. Il suo vocabolario è
come un morbido tessuto che intreccia trama ordito di diversi materiali, ora
morbidi e carezzevoli, ora ruvidi e pungenti: una maturità linguistica che
meraviglia e affascina in quest’opera prima di alto livello, resa in un
contrasto di freschezza e di vivacità d’accenti, di profondità e di leggerezza.
Che in-canta.
Edizioni
Il papavero, 2017
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