Bellissime
immagini che vengono da tempi lontani, quando i grandi lirici dell’antica
Grecia creavano stupende metafore sulla realtà e ci tramandavano riflessioni sempre
attuali. Le liriche sono tratte dal testo “I miei lirici greci”
di Edoardo Boncinelli, edito da ESR.
Sto invecchiando e continuo
a imparare ogni giorno tante cose
(Solone di Atene, 640-550 a.C)
Il tempo con i suoi denti aguzzi
tutto corrode
anche la cosa più salda
Prendi consiglio di notte
di notte è molto più acuto lo spirito dell’uomo
il silenzio si addice a chi cerca la sua strada
(Focilide di Mileto, metà VI sec.
a.C)
….come quando, caduto
il sole, la luna di rosa
tutti gli astri oscura e la sua luce
risplende sul salso mare
come sui campi in fiore.
Dolce rugiada si posa e fremono
le rose e il cerfoglio tenero
e il melitoto in fiore.
(Saffo di Lesbo,nata nel 640 circa a.C.))
Salve cara luce che ridi sul volto amato
(Anacreonte, Teo, Asia Minore, 570
a.C)
Sui dadi con i quali si trastulla Eros
si alternano follia e disordine
(Anacreonte)
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