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Uno scrittore che sa ricamare espressioni sulla carta,
estensione di un barocco napoletano traslato nella modernità, con volute di
penna che penetrano nei sentimenti delle persone e li elaborano con parole
ricche e raffinate.
Pennellate di colore danno vita e concretezza alle emozioni,
scenografie seducenti e magiche creano
atmosfere in cui i personaggi mettono in scena i loro drammi umani, le
fragilità, gli errori, amore e odio, violenza e dolcezza: i personaggi
diventano vivi e balzano a tutto tondo nel corpo e nell’anima.
Il lettore non assiste soltanto allo spettacolo, ma è all’interno
della scena, assieme ai personaggi, che, nella loro dolente umanità sono tra
noi, con noi, nella vita quotidiana che conosciamo e viviamo. Suoni colori
sensazioni accarezzano il lettore, che si sente coinvolto con la sua
sensorialità. De Giovanni conosce bene i segreti della comunicazione.
Lasciato, si spera per poco, il commissario Ricciardi che è
protagonista, al centro dei romanzi della sua serie, Maurizio De Giovanni
intreccia racconti corali nella serie dei Bastardi di Pizzofalcone, dove ogni personaggio,
pur descritto con una profondità psicologica che entra nel dettaglio dei gesti,
delle espressioni, dei moti della psiche e del cuore, non sarebbe lo stesso
avulso dal gruppo.
Un’abilità non comune quella di Maurizio De Giovanni,
giallista che supera quel genere letterario: i suoi sono per prima cosa romanzi
e in seconda battuta gialli, perché l’argomento è poliziesco. Non a caso: il
delitto, il crimine in tutte le sue declinazioni è parte della realtà
quotidiana, rispecchia ognuno di noi sotto le nostre maschere, le nostre
proiezioni, rimozioni, negazioni... i meccanismi di difesa. Ci consola, vera
fiaba moderna, perché alla fine il “cattivo” è perdente e la giustizia trionfa.
Il mistero di una donna scomparsa, forse uccisa dal marito? Alla
scoperta di una realtà che è molto peggiore di qualsiasi incubo, sarà un’indagine
complessa per gli otto “Bastardi” che bastardi non sono, ma hanno ereditato
l’appellativo insultante dalla precedente squadra: si sono riscattati da un
passato macchiato con la loro bravura, con l’intuito e l’azione di squadra. Ora
c’è un elemento nuovo che rischia di destabilizzare gli equilibri, una donna
del Nord dal carattere di ferro e dalla bellezza travolgente.
Come in una costellazione senza la serenità lontana delle stelle,
le relazioni tra i personaggi si fanno più complesse, in un momento critico
della loro vita, mentre donne e uomini sentono il vuoto dentro, ognuno nella
sua vulnerabilità...Vuoto di sogni, dolore nel vuoto, vuoto a colori – rosso
della paura, blu della tristezza, giallo di dubbi, verde di angosce, nero di
morte –: un vuoto che, come un felino, salta alla gola e li rende più fragili.
Un romanzo emozionante.