giovedì 29 agosto 2019

"L'onda lunga del Titanic" di Tiziana Viganò. Recensione di Maria Antonietta Macciocu


recensione di Maria Antonietta Macciocu

Quale filo unisce Mary Mullin, dolce e spaurita passeggera del Titanic e Clara, giovane donna del nostro tempo grintosa ed autonoma? Come può una storia del passato, anonima e drammatica, avere la forza di influenzare il presente?
Attraverso gli intramontabili scritti trovati nelle case abbandonate delle nonne morte, in questo caso i diari di Mary arrivati fortuitamente dalla nonna di Clara e conservati nel baule dei ricordi, che si rivelano spesso spaccati di vite personali e di Storia grande, Clara si avvicina, s’incanta e s’appropria della scelta di Mary, facendosene guidare nelle decisioni non sempre facili del cuore.
Accomuna le due donne un amore che non è solo capriccio o passione precaria, ma sentimento che investe i sensi e le emozioni in modo totale, mettendo in difficoltà la parte razionale e prudente.
Mary è sfuggita ad un destino segnato, ad un matrimonio combinato per seguire in America il suo amore dagli occhi verdi e dai capelli rossi, Clara dovrà scegliere se avvinghiarsi ad una vita tiepida o affrontare il mare incontrollabile dell’amore, non meno imprevedibile di quello dell’Atlantico.
Tiziana Viganò ci regala una fiaba dove non conta tanto il lieto fine, ma l’intramontabile forza dei sentimenti, che scavalca tempi e situazioni, dove ogni donna è principessa del suo principe in modo consapevole e voluto.
E ci regala anche contesti umani e storici ben definiti, con un’attenta descrizione delle giornate su quel portento fiabesco che sembrava il Titanic, prima di finire come tutti sappiamo. Un mondo galleggiante scintillante e ingiusto come la vita, con le insuperabili differenze di classe e pure di morte, in quanto a salvarsi furono soprattutto i passeggeri di prima classe, i più ricchi. E insieme i luoghi meravigliosi del lago di Como a Varenna, parte integrante della passione di Clara, di cui sembra di respirare colori e profumi.
Un libro godibile, una narrazione che alterna passato e presente senza artificio, con una scrittura limpida che arriva direttamente al lettore.