Quale filo unisce Mary Mullin, dolce e spaurita passeggera
del Titanic e Clara, giovane donna del nostro tempo grintosa ed autonoma? Come
può una storia del passato, anonima e drammatica, avere la forza di influenzare
il presente?
Attraverso gli intramontabili scritti trovati nelle case
abbandonate delle nonne morte, in questo caso i diari di Mary arrivati
fortuitamente dalla nonna di Clara e conservati nel baule dei ricordi, che si
rivelano spesso spaccati di vite personali e di Storia grande, Clara si
avvicina, s’incanta e s’appropria della scelta di Mary, facendosene guidare
nelle decisioni non sempre facili del cuore.
Accomuna le due donne un amore che non è solo capriccio o
passione precaria, ma sentimento che investe i sensi e le emozioni in modo
totale, mettendo in difficoltà la parte razionale e prudente.
Mary è sfuggita ad un destino segnato, ad un matrimonio
combinato per seguire in America il suo amore dagli occhi verdi e dai capelli
rossi, Clara dovrà scegliere se avvinghiarsi ad una vita tiepida o affrontare
il mare incontrollabile dell’amore, non meno imprevedibile di quello
dell’Atlantico.
Tiziana Viganò ci regala una fiaba dove non conta tanto il
lieto fine, ma l’intramontabile forza dei sentimenti, che scavalca tempi e
situazioni, dove ogni donna è principessa del suo principe in modo consapevole
e voluto.
E ci regala anche contesti umani e storici ben definiti, con
un’attenta descrizione delle giornate su quel portento fiabesco che sembrava il
Titanic, prima di finire come tutti sappiamo. Un mondo galleggiante
scintillante e ingiusto come la vita, con le insuperabili differenze di classe
e pure di morte, in quanto a salvarsi furono soprattutto i passeggeri di prima
classe, i più ricchi. E insieme i luoghi meravigliosi del lago di Como a Varenna,
parte integrante della passione di Clara, di cui sembra di respirare colori e
profumi.
Un libro godibile, una narrazione che alterna passato e
presente senza artificio, con una scrittura limpida che arriva direttamente al
lettore.