occupazione dell'università di Torino |
recensione della scrittrice torinese Antonella Caprio per "La mia Casa Letteraria", pagina facebook
https://www.facebook.com/lamiacasaletteraria/
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"Noi e il Sessantotto" è un’antologia di racconti, di diversi autori, sul movimento rivoluzionario del 1968 pubblicato da Macchione in occasione del cinquantenario del” mitico anno” che ha cambiato il mondo.
Tanti punti di vista diversi per raccontare - più che le vicende di quei giorni - le sensazioni, le emozioni, i sentimenti che hanno mosso l’azione rivoluzionaria con i suoi ideali.
E quindi tante storie che narrano il “come” ogni autore ha vissuto, contribuito, assistito o semplicemente studiato quelle contestazioni culturali che mettevano a soqquadro la vita sociale e civile dell'epoca.
Visioni soggettive a volte “dentro” il tema - da parte di chi è stato militante - e altre volte “oblique” al tema - da parte di chi il Sessantotto lo ha visto semplicemente sfilare, sotto forma di corteo, davanti alla finestra di casa propria. Non un saggio, non un romanzo, ma un caleidoscopico e privato sguardo agli eventi. Sguardo descritto con stili diversi in base alle scelte e alle peculiarità di ogni autore: dalla narrazione vera e propria, al memoriale, al saggio, alla lettera accorata. Il Sessantotto raccontato, quindi, con gli occhi del "popolo" variegato di quegli anni, non con quelli del politico o del giornalista o del sindacalista, bensì quelli genuini e incondizionati di chi in quel tempo si è trovato a vivere la propria adolescenza o giovinezza o di chi si è appassionato a quel tratto di storia.
Un testo utile per capire la grande confusione (anche fra le coscienze degli stessi attivisti) che vigeva all'epoca per chi quell'epoca non l'ha vissuta o per chi quell'epoca ha voglia di riviverla attraverso sentimenti "altri". Un testo che non si limita a proclamare i mitici slogan sessantottini, ma che cerca di motivarli con le parole “semplici” dei ragazzi di allora per trasmettere a noi, oggi, la grande euforia e i grandi ideali che hanno mosso masse di studenti di tutto il mondo per ribaltare vecchi costumi e vecchie istituzioni che da quella data in poi, che ci piaccia o no, non sono più tornati. Se oggi viviamo nell'epoca postmoderna è proprio conseguenza di quella grande "forza" che, nel bene e nel male, si chiama 1968. Non una data qualunque, ma una forza motrice che ha abbattuto le fondamenta di una società vecchia e rassicurante per costruire un futuro dove, così come si recitava allora, “l'immaginazione” potesse stare al potere, almeno per non togliere, ai cittadini del futuro, l'ambizione di sognare.
A completare il testo e a spiegarne l'intento l'esauriente introduzione della scrittrice Tiziana Viganò, curatrice della raccolta e coautrice, la quale ha anche scritto la postfazione fornendo un utile calendario degli eventi più significativi di quei singolari vent'anni, Sessanta e Settanta.
"NOI E IL SESSANTOTTO" di AA. VV. a cura di Tiziana Viganò (Macchione Editore)
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