per Il Vizio di scrivere di domenica 21 ottobre presso la Biblioteca di Rescaldina Luigi Cerrato ha scritto questa bella canzone rap
Stallo
di pulsioni che non trova sblocco
non
riesci ad uscirne perché è come un blocco
guardi
intorno a te per una via d’uscita
ma
non si può se questa è la tua vita
Sono
allucinazioni o sono desideri
obiettivi
da raggiungere oggi oppure ieri
paure
e abitudini forse un po' sballate
qualcuno
che ti urla che sono sbagliate!
C’è
chi fissa dentro uno schermo il suo nuovo mondo
nella
rete globale piena e senza fondo
e
posta foto e pensieri sempre alla ricerca
Ma
prima dello smartphone te lo devo dire
comunque
l’importante era apparire
la
moda, le firme, le serate senza fine
mangiare
e vomitare, dimagrire e scomparire
C’è
anche chi desidera qualcosa da ottenere
lavora
mille ore per poter riuscire
studia
come un pazzo invece di dormire
perché
il senso della vita vuole capire
Passioni
che ti portano lontano come il Pendolino
distante
dall’affetto di chi ti sta vicino
che
magari non capisce e non condivide
sarà
forse per questo che poi ci si divide
Disegni,
poesie, libri o canzoni
artisti
che davanti al foglio bianco si sentono coglioni
tele
oppure pagine da riempire di emozioni
col
sangue che ti bolle dentro come le eruzioni
Chi
prega la mattina e chi a tarda sera
davanti
ad una croce, su un tappeto o un altare
l’anima
a qualcuno di più grande vuoi affidare
ma
la cosa giusta forse è solo amare
Abbiamo
poi paure del diverso e dell’inconscio
l’oscurità
ci inghiotte in un mondo tutto ignoto
provi
sempre ma non ti sai spiegare
perché
finisci sotto un tavolo da solo a tremare
Ci
sono quelle poi un po' malate
perversioni
che andrebbero curate
distorsioni
che aspettano di essere recluse
magari
poco prima che vengano diffuse
Non
pensare di essere il solo a doverle affrontare
le
fisse sono fantasmi da esorcizzare
abitano
castelli troppo ampi da esplorare
non
è poi cosi facile doverci coabitare
Non
è poi così difficile essere pieno di fissazioni
lo
sono anche quelli che pensano di essere migliori
ma
davanti agli impulsi siamo tutti uguali
Nessun commento:
Posta un commento