martedì 14 luglio 2020

"Panettone al..." di Marcella Nardi. Miniracconto per "Il vizio di scrivere - Un giallo in venti righe" NUMERO QUATTORDICI


Un "Panettone al..." , decisamente da non assaggiare! Miniracconto di Marcella Nardi per "Il vizio di scrivere - Un giallo in venti righe" 

Qualcosa non torna!
È Natale ed è il nostro anniversario di matrimonio. Elisa non è ancora rientrata dal turno in ospedale e gli amici non sono arrivati.
Strano… Mi agito sulla poltrona facendo zapping tra i canali. Nulla di buono.
Mi sposai il giorno di Natale, e da quel momento non ho pace.
Alzo la cornetta e chiamo il reparto di Elisa.
-Pronto, chi parla? Perché questo silenzio per la terza volta? È un ospedale questo ed è pure Natale. Un po’ di rispetto per chi soffre.
-Sono Aldo Giordani, il marito di Elisa Ronchi. Non mi sentite? È la terza volta che chiamo!
Click. Conversazione terminata. Eppure io sentivo bene. Forse a Natale le linee telefoniche fanno scherzi. Guardo l’orologio a muro. Ancora nessuno. Mi accorgo di non esser pronto. Strano anche questo! Entro in camera e mi sento raggelare.
Un altro me stesso è disteso sul letto. Sul corpo senza vita, un bigliettino di auguri. Lo apro e leggo ad alta voce.
-Tesoro, buon Natale e felice Anniversario. Spero ti siano piaciuti il panettone e il regalino. L’ho fatto con le mie mani. Ci rivedremo a Natale, fra mille anni… all’Inferno! 
All’Inferno? Allora quello sul letto non è un manichino! Accuso vertigini e nausea. Entro in bagno e istintivamente guardo nel cestino dei rifiuti: una piccola scatola con una chiara etichetta. Sono un chimico di professione. Poi vedo un foglio accartocciato. Lo apro. C’è una lista di Paesi dove è facile scomparire al caldo sole tropicale.
Nel giorno di Natale di otto anni fa, misi il mio regalo di nozze nel centro del panettone: un anello con brillanti. Ora, come allora, il suo regalo è nel panettone.
Ho capito tutto… Sono morto. Panettone al cianuro!

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