Un "Panettone al..." , decisamente da non assaggiare! Miniracconto di Marcella Nardi per "Il vizio di scrivere - Un giallo in venti righe"
Qualcosa non torna!
È Natale ed è il nostro anniversario di matrimonio. Elisa non è ancora rientrata
dal turno in ospedale e gli amici non sono arrivati.
Strano… Mi agito sulla poltrona facendo zapping tra i canali. Nulla di
buono.
Mi sposai il giorno di Natale, e da quel momento non ho pace.
-Pronto, chi parla? Perché questo silenzio per la terza volta? È un
ospedale questo ed è pure Natale. Un po’ di rispetto per chi soffre.
-Sono Aldo Giordani, il marito di Elisa Ronchi. Non mi sentite? È la terza
volta che chiamo!
Click. Conversazione terminata. Eppure io sentivo bene. Forse
a Natale le linee telefoniche fanno scherzi. Guardo l’orologio a muro. Ancora nessuno.
Mi accorgo di non esser pronto. Strano anche questo! Entro in camera e mi sento
raggelare.
Un altro me stesso è disteso sul
letto. Sul corpo senza vita, un bigliettino di auguri. Lo apro e leggo ad alta
voce.
-Tesoro, buon Natale e felice Anniversario. Spero ti siano piaciuti il
panettone e il regalino. L’ho fatto con le mie mani. Ci rivedremo a Natale, fra
mille anni… all’Inferno!
All’Inferno? Allora quello sul letto non è un manichino! Accuso vertigini e
nausea. Entro in bagno e istintivamente guardo nel cestino dei rifiuti: una
piccola scatola con una chiara etichetta. Sono un chimico di professione. Poi
vedo un foglio accartocciato. Lo apro. C’è una lista di Paesi dove è facile scomparire
al caldo sole tropicale.
Nel giorno di Natale di otto anni fa, misi il mio regalo di nozze nel
centro del panettone: un anello con brillanti. Ora, come allora, il suo regalo è
nel panettone.
Ho capito tutto… Sono morto. Panettone
al cianuro!
GRazie dell'ospitalia'
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