Recensione di Giancarlo Bosini
Joe Spark, un avvocato penalista di Seattle,
si trova a dover gestire una possibile causa di divorzio in cui molti elementi
lo portano a pensare che il suo cliente, un architetto specializzato in
labirinti vegetali, sia in pericolo di vita a causa dei perversi disegni
criminali della moglie e, incapace di resistere, si lascia coinvolgere
trascinato dalla sua passione per l’investigazione.
La trama si configura come una lunga indagine non convenzionale, basata sull’ipotesi che un omicidio potrebbe essere commesso; un’indagine che si sviluppa su presupposti legati ad un’ampia ragnatela di relazioni, il labirinto in cui si deve muovere Spark, su cui aleggia l’avvicinarsi del dramma e che tiene per lungo tempo il lettore in sospeso nell’attesa che qualcosa accada.
Il racconto, avvincente,
scorre lento tra propositi delittuosi inframezzati da un susseguirsi ben
calibrato e quasi inarrestabile di
piccoli e grandi colpi di scena, segnati dalla brutalità del delitto.
I personaggi
sono credibili e come caratterizzazione non si discostano da quelli che si
possono incontrare nel mondo reale… E il finale? È
intuibile oppure no? Ci sarà un colpo di scena che ribalterà tutte le certezze?
Ai lettori l’onere di scoprirlo e sicuramente lo troveranno plausibile e ben
costruito.
Un giallo che colpisce per l’originalità della
trama e che ben si adatterebbe ad una trasposizione sul
grande schermo.
Seconda indagine
dell’avvocato Joe Spark, un libro che consiglio e che ho letto con piacere.
L’ARCHITETTO DEI LABIRINTI
di Marcella
Nardi
Pagine: 257
pagine
Editore:
Independently published (3 aprile 2020)
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