Tre viaggi, tre Paesi, tre modi di comprendere il mondo. La scrittrice Tiziana Viganò racconta in parole e fotografie il Sudan, la Grecia e la Repubblica Dominicana nel suo nuovo libro “Viaggi di nuvole e terra – taccuini tra realtà e fantasia” (Macchione Editore). Da un villaggio sperduto nella savana africana fino alle zone devastate dalla guerra, non mancano momenti ipnotici su spiagge incantate, orlate da palme di fronte a un mare turchese, ma anche toccanti descrizioni di povertà e sofferenza.
In Sudan, con uno stile a tratti da reportage a tratti da romanzo Viganò descrive la vita in una regione a ottanta chilometri dal fronte di guerra con il suo ospedale sperduto nelle paludi e un’area petrolifera devastata dal conflitto. Sullo sfondo ci sono i volontari italiani che lavorano a un progetto di sviluppo in condizioni di povertà estrema e uomini e donne in fuga verso gli illusori eden europei. Nelle pagine di Viganò la bellezza della Natura pare impassibile di fronte alle miserie umane .
Nella Repubblica Domenicana l’estrema bellezza si scontra con le baraccopoli, con schiavi in libertà, migranti haitiani importati e poi deportati. Una disuguaglianza sociale che salta agli occhi di chi vuole approfondire la realtà dei paradisi turistici, del turismo placebo, della ricchezza di pochi e la miseria dei più nel contesto delle conseguenza nefande del modello americano.
In Grecia sono le isole di Skiatos e Skopelos nelle Sporadi a offrire momenti di rara bellezza in un Paese sospeso tra glorie antiche e moderne difficoltà, che Viganò fa emergere di volta in volta con parole che hanno echi di filosofia e di miti.
Viganò connette questi viaggi in Paesi così diversi mostrando come certe vicende umane sono comuni a tutti loro: il lavoro tenace di chi vuole portare cambiamenti concreti, utili alla gente, di chi crede ancora nella giustizia sociale e nella pace; contrasti fortissimi che suscitano emozioni profonde. E poi c’è il filo rosso che percorre tre mondi: il sogno. Un sogno africano, europeo e tropicale di emigrare.
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