recensione di Tiziana Viganò
Fino a poco tempo fa questa pratica era vietata
in Italia, ma da pochi anni sono aperti alcuni centri (Arezzo e Verona)
dove chirurghi, ricercatori, medici, specializzandi e tutti coloro che operano
in campo medico-scientifico fanno ricerca e training: un compito importantissimo per l’evoluzione della medicina e per la
salvaguardia della salute dei malati che potrebbero subire danni in sala
operatoria a causa di una scarsa esperienza dei chirurghi.
I cadaveri però provengono sempre dall’estero,
dove la sacralità dei corpi dopo la morte non è un tabù e dove non c’è il culto
dei morti radicato come nel nostro paese. In Italia infatti da molti anni è
possibile la donazione degli organi, ma è impossibile donare il proprio corpo
alla ricerca.
Rosanna Pessione, una giornalista che da quasi trent’anni si
occupa di divulgazione medico-scientifica, ha indagato in prima persona questi
centri d’eccellenza e da questa ricerca
sulla verità è sfociata la trama di fantasia del libro: ha visto la possibilità che organizzazioni criminali
s’introducano in questo business, perché i cadaveri non sono sufficienti alla
domanda. Così i morti diventano oggetti,
prodotti come altri, si comprano si vendono.
Che succede a un corpo moltiplicato,
diviso in pezzi, sparpagliato ai quattro angoli della terra? E se poi capita un
caso di morte apparente? Che significato hanno quei cartellini che identificano
i cadaveri, codici con e senza asterisco,
il simbolo del moltiplicatore?
I conti non tornano e Francesca è davvero in pericolo di vita. È una
donna tradita che fugge per ritrovare equilibrio, per leccarsi le ferite, ma
che scompare: i suoi amici Gianni e Sebastiano testardamente la cercano e
tirano le fila di quel dossier che lei aveva compilato, dove si celano i suoi
sospetti sulle attività segrete di Villa Letizia.
A prima vista l’argomento è uno shock: l’idea che
pezzi di cadavere, teste, busti, bacini, articolazioni varie vengano dissecati
e spediti via aerea assieme ai bagagli dei passeggeri nelle stive degli aerei
fa accapponare la pelle, il ruolo di Sebastiano-Segamorti nei sotterranei di
Villa Letizia è orrorifico, il tunnel sotterraneo che dalla villa sbuca nella
val Trompia, è come un mondo parallelo che sa d’inferno.
Eppure nell’elegante e raffinato stile narrativo di
Rossana Pessione l’horror non è
orrore, diventa non solo suspense, ma anche interesse scientifico per queste
pratiche mediche poco conosciute dal pubblico.
“La teoria del
moltiplicatore” è il romanzo di una professionista della
scrittura e ha tutte le qualità di un giallo d’alto livello. Capitoli con
azioni che si svolgono in tanti luoghi del mondo, personaggi complessi e
vivissimi si articolano con grande disinvoltura creando una tensione che si fa
sempre più forte, in crescendo, fino al colpo di scena finale.
Leggiamo temi
importanti in questo libro che va ben oltre la narrativa gialla: un tema etico come l’inviolabilità dei corpi dopo la morte e l’uso che
se ne può fare donando le spoglie alla scienza, il tema della morte con i suoi significati, con gli incubi e le
paure eterne che l’uomo da sempre cova e non nasconde, il tema dell’amore ferito e della donna che deve riappropriarsi
del proprio Sé dopo il tradimento, il
tema della malavita organizzata che
allunga i suoi tentacoli da piovra ovunque, in ogni luogo e in ogni settore
economico, È la stessa che ha ridotto il bellissimo e ricco territorio
bresciano in una “Terra dei fuochi del Nord” con lo scarico di rifiuti tossici
nelle cave e non solo...
Lascio al lettore la scoperta di un romanzo che
emoziona e che istruisce, che intriga e sorprende, che appassiona e fa
riflettere.
Rossana Pessione (1959) è direttore
responsabile del quotidiano on-line http://www.ilfont.it. Prima cronista del
quotidiano «Il Secolo XIX», poi redattrice del settimanale «Gente» e
co-conduttrice del GR1 Scienze della RAI. Da trent’anni si occupa di
divulgazione medico- scientifica.
La teoria
del moltiplicatore
di Rossana Pessione
FdBooks, 2019
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