lunedì 11 novembre 2019

“La teoria del moltiplicatore” di Rossana Pessione. Recensione di Tiziana Viganò

Leggiamo temi importanti in questo libro che va ben oltre la narrativa gialla: un tema etico,  il tema della morte, il tema dell’amore ferito,  il tema della  malavita organizzata...

recensione di Tiziana Viganò

Sulle rive del lago d’Iseo un paese che non c’è, Montallese Lago. La lussuosa e antica Villa Letizia nel tempo è diventato un Hospice, cioè un luogo dove accompagnare a una dolce morte i malati terminali ed è anche un centro d’eccellenza per la formazione medica, l’Accademia Internazionale di Anatomia Umana. C’è qualcosa di misterioso e losco in queste attività: se ne accorge e fa indagini la dottoressa Francesca Conti che condivide i suoi sospetti con il Segamorti, l’amico Sebastiano, che ha il compito di fare a pezzi i cadaveri freschi di coloro che donano il loro corpo alla Scienza, imbustarli, congelarli perché siano pronti alle sessioni chirurgiche dei medici che vogliono far tirocinio su pezzi anatomici il più possibile simili al vivo. Che c’è di verità e di finzione narrativa in questo?

Fino a poco tempo fa questa pratica era vietata in Italia, ma da pochi anni sono aperti alcuni centri (Arezzo e Verona) dove chirurghi, ricercatori, medici, specializzandi e tutti coloro che operano in campo medico-scientifico fanno ricerca e training: un compito importantissimo per l’evoluzione della medicina e per la salvaguardia della salute dei malati che potrebbero subire danni in sala operatoria a causa di una scarsa esperienza dei chirurghi.
I cadaveri però provengono sempre dall’estero, dove la sacralità dei corpi dopo la morte non è un tabù e dove non c’è il culto dei morti radicato come nel nostro paese. In Italia infatti da molti anni è possibile la donazione degli organi, ma è impossibile donare il proprio corpo alla ricerca.

Rosanna Pessione, una giornalista che da quasi trent’anni si occupa di divulgazione medico-scientifica, ha indagato in prima persona questi centri d’eccellenza e da questa ricerca sulla verità è sfociata la trama di fantasia del libro: ha visto la possibilità che organizzazioni criminali s’introducano in questo business, perché i cadaveri non sono sufficienti alla domanda. Così i morti diventano oggetti, prodotti come altri, si comprano si vendono.
Oppure si rubano, si fanno sparire, perché se è facile uccidere, difficile è occultare.
Che succede a un corpo moltiplicato, diviso in pezzi, sparpagliato ai quattro angoli della terra? E se poi capita un caso di morte apparente? Che significato hanno quei cartellini che identificano i cadaveri, codici con e senza asterisco, il simbolo del moltiplicatore?

I conti non tornano e Francesca è davvero in pericolo di vita. È una donna tradita che fugge per ritrovare equilibrio, per leccarsi le ferite, ma che scompare: i suoi amici Gianni e Sebastiano testardamente la cercano e tirano le fila di quel dossier che lei aveva compilato, dove si celano i suoi sospetti sulle attività segrete di Villa Letizia.

A prima vista l’argomento è uno shock: l’idea che pezzi di cadavere, teste, busti, bacini, articolazioni varie vengano dissecati e spediti via aerea assieme ai bagagli dei passeggeri nelle stive degli aerei fa accapponare la pelle, il ruolo di Sebastiano-Segamorti nei sotterranei di Villa Letizia è orrorifico, il tunnel sotterraneo che dalla villa sbuca nella val Trompia, è come un mondo parallelo che sa d’inferno.
Eppure nell’elegante e raffinato stile narrativo di Rossana Pessione l’horror non è orrore, diventa non solo suspense, ma anche interesse scientifico per queste pratiche mediche poco conosciute dal pubblico.
“La teoria del moltiplicatore” è il romanzo di una professionista della scrittura e ha tutte le qualità di un giallo d’alto livello. Capitoli con azioni che si svolgono in tanti luoghi del mondo, personaggi complessi e vivissimi si articolano con grande disinvoltura creando una tensione che si fa sempre più forte, in crescendo, fino al colpo di scena finale.

Leggiamo temi importanti in questo libro che va ben oltre la narrativa gialla: un tema etico come l’inviolabilità dei corpi dopo la morte e l’uso che se ne può fare donando le spoglie alla scienza, il tema della morte con i suoi significati, con gli incubi e le paure eterne che l’uomo da sempre cova e non nasconde, il tema dell’amore ferito e della donna che deve riappropriarsi del proprio Sé dopo il tradimento, il tema della  malavita organizzata che allunga i suoi tentacoli da piovra ovunque, in ogni luogo e in ogni settore economico, È la stessa che ha ridotto il bellissimo e ricco territorio bresciano in una “Terra dei fuochi del Nord” con lo scarico di rifiuti tossici nelle cave e non solo...

Lascio al lettore la scoperta di un romanzo che emoziona e che istruisce, che intriga e sorprende, che appassiona e fa riflettere.

Rossana Pessione (1959) è direttore responsabile del quotidiano on-line http://www.ilfont.it. Prima cronista del quotidiano «Il Secolo XIX», poi redattrice del settimanale «Gente» e co-conduttrice del GR1 Scienze della RAI. Da trent’anni si occupa di divulgazione medico- scientifica.

La teoria del moltiplicatore
di Rossana Pessione
FdBooks, 2019




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