lunedì 25 marzo 2019

"Giallo!" racconto di Luigi Cerrato per Il Vizio di scrivere

3 marzo 2019 presso la Biblioteca di Rescaldina, per Il Vizio di scrivere Luigi Cerrato ha scritto un racconto tutto ispirato al colore Giallo!


Giallo. Il colore della copertina del prossimo libro che leggerò. Duecentocinquanta pagine per rilassare la mente nel tragitto casa lavoro e viceversa.
Ho bisogno di questo tempo di riposo mentale, fra meno di un mese partirò alla volta del Cammino di Santiago e di conseguenza, i pensieri e le emozioni aumenteranno di tono e di intensità lasciando sempre meno spazio a tutto il resto.
Giallo è anche il colore delle indicazioni sul Cammino, saranno di questo colore le conchiglie che mi indicheranno la strada giusta, mi terranno compagnia e cattureranno la mia attenzione passo dopo passo.
Giallo, come la linea della metropolitana dove qualche settimana fa ho scoperto la vera utilità della tecnologia. Era un giovedì, più o meno verso le 19, passò il biglietto nel tornello, percorro in discesa una rampa di scale e poi una in salita ed eccomi al livello dei binari.
Il treno è già li, porte aperte e sospirando salgo pregustando venticinque minuti di rumori e chiacchiere più o meno moleste.
Mi siedo e appena il treno parte la noto. Una ragazza che parla al telefono muovendo le mani in modo veloce e apparentemente insensato.
La guardo sbigottito, ma dopo pochi secondi vedo che quello che sta facendo è una video chiamata, con il suo compagno credo, anche lui intento ad usare le mani per comunicare.
Mi si apre il cuore e un sorriso si allarga spontaneamente sul viso.
Ho sempre avuto un rapporto di odio e amore con la tecnologia, senza dilungarmi in teorie più o meno condivisibili, la trovo necessaria ma credo anche che la usiamo in modo superfluo.
Ma quello che ho visto non è superfluo, anzi è potente, quasi miracolosa nel permettere a due persone non udenti di comunicare anche se distanti fra di loro.
Arrivo alla mia fermata e scendo, mentre la loro conversazione sta andando avanti.
Sono felice, tante volte do per scontate cose che non lo sono affatto e riscoprirle così per caso è un dono da saper cogliere al volo.

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