mercoledì 11 luglio 2018

Cronologia degli Anni Sessanta, prima parte: da "Noi e il Sessantotto" antologia di AA.VV. a cura di Tiziana Viganò


"RetroactiveII" serigrafia (1964) di Robert Rauschenberg
Il libro "Noi e il Sessantotto" si chiude con una cronologia che va dai primi anni Sessanta alla fine dei Settanta. Per chi non conosce la storia di quegli anni e per chi li ha vissuti in prima persona. Per capire, per valutare meglio i fatti accaduti


Cronologia di Tiziana Viganò (prima parte)©

Anni Sessanta
Si affermano scuole di pensiero filosofico e politico critiche verso la società capitalista: Herbert Marcuse è uno dei pensatori che influenza i movimenti giovanili. Cominciano a diffondersi  il movimento per l’emancipazione della donna e il femminismo, l’opposizione alla discriminazione di genere e di scelta sessuale. 
Le ideologie di quegli anni investono tutti i campi dell'arte, pittura cinema letteratura musica. La pop art si afferma con Claes Oldenburg, Andy Warhol,  Robert Rauschenberg e Roy Lichtenstein; altre correnti sono la minimal art e l’arte concettuale.
Nel cinema emergono Jean Luc Godard e Michelangelo Antonioni, la nouvelle vague e il new american cinema di Woody Allen, Denis Hopper, Peter Bogdanovich.
La musica interpreta il senso di inquietudine, di protesta e di ribellismo dell'epoca: per citarne solo alcuni i Pink Floyd, i Rolling Stones, i Doors, Bill Haley, Jimi Hendrix, i Beatles ed Elvis Presley. I principali interpreti del pacifismo e della solidarietà tra i  popoli sono Joan Baez, John Lennon e Bob Dylan, autore dell’inno “Blowin’ in the Wind”.
Il movimento giovanile si sviluppa con la beat generation sin dagli anni Cinquanta: in letteratura grandi ispiratori furono Jack Kerouac, Allen Ginsberg, William Burroughs. Negli anni Sessanta questo ispirerà gli hippy, pacifisti, anarchici, ecologisti, libertari, consumatori di droga, che saranno chiamati anche figli dei fiori, per il loro ideale di non-violenza «Fate l'amore, non la guerra».
Si muove l’opposizione all’imperialismo e il sostegno alle lotte di liberazione dei popoli ex coloniali (indipendenza dei paesi africani) e del Vietnam, in lotta già dagli anni Cinquanta.
Il 13 agosto 1961 comincia la costruzione del “muro di Berlino”. Sono gli anni della guerra fredda e della corsa agli armamenti da parte di USA e URSS .
In Italia si passa dal governo Tambroni (1960) con la DC alleata a MSI e monarchici (lotte sindacali con morti a Reggio Emilia, Catania, Palermo) al primo governo di centrosinistra (1962): Aldo Moro porta la maggioranza della DC all'apertura al PSI di Pietro Nenni.
John Fitzgerald Kennedy, eletto presidente degli Stati Uniti nel 1961, promuove la “nuova frontiera”. Nell’ottobre 1963 crisi dei missili a Cuba. Kennedy sarà assassinato a Dallas il 22 novembre 1963 da Lee Harvey Oswald. Diventa presidente Lyndon B. Johnson.
"Free speech": la rivolta a Berkeley (1964)
La rivolta dell’università di Berkeley (San Francisco, California) del settembre 1964 dà il via alle prime grandi contestazioni studentesche. Dal rifiuto delle autorità del campus per attività sociali e politiche in università la protesta esplode, non solo per rivendicare miglioramenti della vita e dello studio, ma anche per i diritti civili e la pace.
Yuri Gagarin, un astronauta russo, è il primo uomo lanciato nello spazio (1961)

1965

Continuano le lotte per l’uguaglianza degli afroamericani con le Black Panther  (che sostenevano la rivoluzione nera, il marxismo e la lotta di classe) i cui leader sono Angela Davis e Malcom X che verrà assassinato il 14 febbraio.
Escalation nella guerra del Vietnam: il coinvolgimento USA nel conflitto diventa diretto e massiccio con gli sbarchi dei marines, dell’esercito e dell’aviazione.


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"Noi e il Sessantotto"
di AA.VV. a cura di Tiziana Viganò
Macchione editore
maggio 2018


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