Domenica
26 ottobre ore 17.00, Sala Napoleonica, Ville Ponti, Varese Manifestazione finale
e Premiazione del Vincitore del Premio Chiara 2014 con
spoglio in diretta delle schede della Giuria Popolare di cui ho fatto parte.
Non
so a chi andrà il premio ma so chi ho votato e invito quindi a leggere questo
splendido libro
Gianni
Celati - Selve d’amore - (2013) Quodlibet
Compagnia Extra - 12,50 euro
Scorre
fluida e veloce la scrittura di Celati, abilissimo narratore, in questo libro
di quattro racconti dalla sottile comicità velata di nostalgia e malinconia,
nel ricordo dei suoi anni giovanili, in un tempo e in una dimensione ormai
perduti.
Narratore
e personaggio, Celati si immerge nell’Italia degli anni Sessanta, in una città
che non viene mai nominata, ma ha l’atmosfera e le caratteristiche di Bologna, nella
vita di una comunità in cui sono protagonisti ragazzi liceali che “pascolano”
trascinandosi in giro per le strade senza mete precise, con tutte le goffaggini
dell’età, con la fissazione adolescenziale sul sesso, il pensiero rivolto alle
giovani madri dei compagni, dalle provocanti misure generose, seduttrici,
matriarche, o alle compagne di scuola bellissime e inavvicinabili. Madri e
figli persi nelle loro “Selve d’amore” come personaggi dell’Ariosto, cavalieri
e dame che vagano smarriti, ragazzi innamorati come il protagonista che si
riconosce in Dante all’apparire di Beatrice. Gli uomini adulti sembrano figure
di secondo piano, il sindaco l’investigatore il politico il prefetto l’impiegato,
anche loro persi dietro i loro desideri:
sesso amore potere denaro status sociale.
I
critici letterari hanno visto nello stile di Celati una via di mezzo tra il
racconto orale e il serial televisivo, J. Talon li descrive come “telefilm narrativi:
leggendoli io mi immaginavo le sequenze dei film di Pupi Avati e alcune
atmosfere felliniane.
In
questo nuovo libro prosegue la storia dei protagonisti di altri due testi pubblicati
nel 2009, con il sottotitolo “Costumi
degli italiani”: il primo “Un eroe moderno”, il secondo “Il benessere
arriva in casa Pucci”.
In
“Selve d’amore”, il primo racconto
che dà il titolo al volume, l’Io narrante, Celati stesso, sente “vecchi ardori che premono per essere
raccontati”, ricorda i rimescolamenti emotivi e le vampate di caldo alla
testa di quando era un ragazzo “lungo di
corpo, goffo in tutto, e sempre perturbato dalle donne”, quando ascoltava “le madri che raccontavano le turbe della vita con i loro uomini: mariti
gelosi, figli da tenere a bada, amanti da tener segreti, strani animali con cui
avrebbero avuto da brigare fino alla tomba”: quando appare la signora Gazzi,
procace amica della madre, si innamora follemente e, come Dante nella Vita Nova
vede in lei la sua Beatrice. Ma sogni e fantasie continuano, in una galleria di
donne poco angelicate, molto terrene sensuali come si conviene a signore capace
di manipolare un uomo come l’impasto delle tagliatelle.
Il
secondo racconto è “Il caso Muccinelli”,
ispettore Ministero degli Interni che mette in subbuglio il Consiglio
Municipale e tutti i cittadini con coscienza sporca temono lo svelarsi dei loro
scheletri nell’armadio, dei misteri e degli affari loschi: chi mai sarà costui?
Cosa vorrà? Sarà forse il caso di “cercare
un investigatore privato che indagasse sulle indagini dell’investigatore
Muccinelli”?
In “Matrimonio Bellavista” tra desideri,
sospiri, passioni, amanti e amorazzi Celati racconta la storia della famiglia
del contabile Marcocesa e della calzolaia Margherita che sognano l’ascesa
sociale quando il figlio maggiore, già meritevole perché frequenta l’università
per diventare avvocato, si innamora della ricca ed emancipata signorina
Violante dei “Budini Bellavista”.
L’inutilità
del vivere è l’ombra che traccia l’ultimo racconto, “La notte”, definito da alcuni critici leopardiano, per l’atmosfera
notturna soffusa da un lirismo che libera dall’angoscia chi abbandona le
speranze e i desideri.
“Tra un po’ parlerò
della notte, la bella notte, che è come un buco vuoto dove le cose aspettano
che passi via il farnetico, e il buio e l’incerto vengano a dirci che i nostri
timorosi desideri si sono tutti assopiti, e il cuore è finalmente libero”
“E la notte non è che
l’ombra di tutti i momenti che devono ripetersi, è la frescura che li avvolge, è
l’abbraccio che tiene tutto insieme, il buco nel tempo in cui i desideri
vengono alla superficie e si spandono nell’aria perché nessuno si senta più
estraneo”
“Tu sei come al solito
nella tua prigione, guardi le inferriate e vedi una punta di luce che viene da
oriente; allora vai col pensiero verso quella luce, che non è nessuna speranza,
è solo un giorno uguale a tutti gli altri che sta per cominciare. Ma questo è
il buono della faccenda: tu aspetti il giorno ancora una volta, senza
aspettarti niente, soltanto perché ci sei, e sei lì da buon carcerato, come se
fosse il mattino della tua liberazione”.
Bellissime frasi, emozionanti.
Il mio consiglio
Un libro che suggerisco a chi ama la buona letteratura e
desidera leggere un autore che fa della narrazione un volo tra sentimenti e
ricordi per mezzo delle parole che usa da maestro.
Gianni
Celati (Sondrio, 1937) vive
da molti anni in Inghilterra dopo aver lasciato Bologna. Ha scritto Le avventure di
Guizzardi, La banda dei sospiri, Lunario del paradiso, Narratori delle pianure,
Quattro novelle sulle apparenze, Verso la foce e più recenti Avventure in
Africa, Cinema naturale, Fata Morgana. Ha girato film documentari, scritto
per il teatro, tradotto narrativa dall'inglese e dal francese, scritto saggi (una parte raccolti in Finzioni
occidentali). È inoltre autore di film: Cinema all’aperto e Diol Kadd. Con Quodlibet
Compagnia Extra ha pubblicato Costumi
degli italiani (2009), Conversazioni
del vento volatore (2011) e Comiche
(2012).
FINALISTI DEL PREMIO
CHIARA 2014
Davide Barilli, La
nascita del Che. Racconti da Cuba, Aragno
Gianni Celati, Selve
d’amore, Quodlibet
Giulio Questi,
Uomini e comandanti, Einaudi
La
designazione tra le 60 opere pervenute alla Segreteria del Premio, è stata
effettuata da un Comitato di Grandi Lettori composto da: Romano Oldrini
(Presidente), Vittorio Colombo, Luca Crovi, Robertino Ghiringhelli, Luigi
Mascheroni, Mauro Novelli, Ermanno Paccagnini, Gerardo Rigozzi, Luca Saltini,
Gianni Spartà, Andrea Vitali e da una Giuria popolare di 150 lettori. http://ilfestivaldelracconto.it/premiochiara/
Nessun commento:
Posta un commento