Un presidente degli Stati
Uniti eroico, anche a costo della propria fama e del potere, forte e deciso con
i delinquenti, comprensivo e benefico con i deboli: tutti ci auguriamo che
l’uomo più potente del mondo sia abbia queste caratteristiche e questi valori,
per la salvaguardia del suo paese e di tutti gli altri nel mondo.
Così “Il presidente è scomparso”, edito
da Longanesi, thriller fantapolitico, scritto da mani
espertissime nella politica presidenziale, l’ex
presidente Bill Clinton e da uno scrittore di thriller best&long seller internazionali come James Patterson, ci porta direttamente
nello Studio Ovale della Casa Bianca, e, ancora di più, dritto nel cuore e
nella mente del presidente fittizio Jonathan Duncan.
Di tante cose possiamo
criticare gli USA, ma la loro lotta perenne in difesa della democrazia e della
libertà, nata con lo stesso sorgere di quel grande paese, addirittura con i
pionieri, è indiscutibile. Semmai, troppo spesso, i modi di procedere secondo “il fine giustifica i mezzi” o “siamo noi
i più forti” hanno dimostrato molte contraddizioni e cadute…e mi fermo qui.
Nel libro invece leggiamo una storia epica ma anche rassicurante:
non solo gli USA ma il mondo globale sono in pericolo, come mai prima, per un
pericolo che non viene dagli eserciti e neppure dalle bombe atomiche, è ben più
grave e causerebbe una catastrofe planetaria senza precedenti. Quale può
essere? Cosa può essere più devastante oggi di una guerra atomica?
Una strisciante paura, il sospetto
e la paranoia americana nei confronti dell’ex Unione sovietica rimane sempre,
ma qui c’è una novità: Germania, Israele, Russia stessa vengono convocati dal
presidente USA e uniscono le loro forze per combattere un Nemico che non
riguarda solo gli Stati Uniti, perché dilagherebbe presto in tutto il mondo.
Così il presidente deve scomparire, destando numerosi sospetti e scatenando i
concorrenti delusi che mirano al potere presidenziale.
L’happy end è scontato: ma il
thriller è condotto con mano sicura attraverso le avventure e le sfide che il
protagonista deve affrontare contro il pericolo incombente che gli morde il
cuore e la mente.
Molto umano il presidente Duncan. molto vicino a un ideale, uomo di valori e di azione: così gli perdoniamo qualche proclama di propaganda tipicamente americana
Molto umano il presidente Duncan. molto vicino a un ideale, uomo di valori e di azione: così gli perdoniamo qualche proclama di propaganda tipicamente americana
Il libro comincia lentamente,
un escamotage che permette al lettore di chiedersi fin dall’inizio qual è il
Nemico da combattere, poi gli autori seminano un indizio qua, un indizio là
suscitando sempre più curiosità fino a che la rivelazione arriva e produce
un’inversione repentina, il ritmo si fa veloce e incalzante fino alla vittoria.
Difficile staccarsi dalle
pagine, del resto Patterson ci ha abituato a thriller mozzafiato e non si
smentisce neanche in questo libro. Molto interessanti, e qui si riconosce la
mano di Clinton, le descrizioni del lavoro alla Casa Bianca dello staff che
lavora intorno a un presidente USA e degli ambienti.
Vale la pena di correre in
libreria e regalarsi qualche ora di svago emozionante e avvincente.
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