venerdì 15 giugno 2018

“Il presidente è scomparso” di Bill Clinton e James Patterson. Recensione di Tiziana Viganò

Un presidente degli Stati Uniti eroico, anche a costo della propria fama e del potere: tutti ci auguriamo che l’uomo più potente del mondo sia così!

Un presidente degli Stati Uniti eroico, anche a costo della propria fama e del potere, forte e deciso con i delinquenti, comprensivo e benefico con i deboli: tutti ci auguriamo che l’uomo più potente del mondo sia abbia queste caratteristiche e questi valori, per la salvaguardia del suo paese e di tutti gli altri nel mondo.
Così “Il presidente è scomparso”, edito da Longanesi, thriller fantapolitico, scritto da mani espertissime nella politica presidenziale, l’ex presidente Bill Clinton e da uno scrittore di thriller best&long seller internazionali come James Patterson, ci porta direttamente nello Studio Ovale della Casa Bianca, e, ancora di più, dritto nel cuore e nella mente del presidente fittizio Jonathan Duncan.
Di tante cose possiamo criticare gli USA, ma la loro lotta perenne in difesa della democrazia e della libertà, nata con lo stesso sorgere di quel grande paese, addirittura con i pionieri, è indiscutibile. Semmai, troppo spesso, i modi di procedere secondo “il fine giustifica i mezzi” o “siamo noi i più forti” hanno dimostrato molte contraddizioni e cadute…e mi fermo qui.

Nel libro invece leggiamo una storia epica ma anche rassicurante: non solo gli USA ma il mondo globale sono in pericolo, come mai prima, per un pericolo che non viene dagli eserciti e neppure dalle bombe atomiche, è ben più grave e causerebbe una catastrofe planetaria senza precedenti. Quale può essere? Cosa può essere più devastante oggi di una guerra atomica?

Una strisciante paura, il sospetto e la paranoia americana nei confronti dell’ex Unione sovietica rimane sempre, ma qui c’è una novità: Germania, Israele, Russia stessa vengono convocati dal presidente USA e uniscono le loro forze per combattere un Nemico che non riguarda solo gli Stati Uniti, perché dilagherebbe presto in tutto il mondo. Così il presidente deve scomparire, destando numerosi sospetti e scatenando i concorrenti delusi che mirano al potere presidenziale.
L’happy end è scontato: ma il thriller è condotto con mano sicura attraverso le avventure e le sfide che il protagonista deve affrontare contro il pericolo incombente che gli morde il cuore e la mente.
Molto umano il presidente Duncan. molto vicino a un ideale, uomo di valori e di azione: così gli perdoniamo qualche proclama di propaganda tipicamente americana

Il libro comincia lentamente, un escamotage che permette al lettore di chiedersi fin dall’inizio qual è il Nemico da combattere, poi gli autori seminano un indizio qua, un indizio là suscitando sempre più curiosità fino a che la rivelazione arriva e produce un’inversione repentina, il ritmo si fa veloce e incalzante fino alla vittoria.

Difficile staccarsi dalle pagine, del resto Patterson ci ha abituato a thriller mozzafiato e non si smentisce neanche in questo libro. Molto interessanti, e qui si riconosce la mano di Clinton, le descrizioni del lavoro alla Casa Bianca dello staff che lavora intorno a un presidente USA e degli ambienti.
Vale la pena di correre in libreria e regalarsi qualche ora di svago emozionante e avvincente.

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