mercoledì 10 maggio 2017

“Il tempo degli dei” di Giovanni Magistrelli. Recensione di Tiziana Viganò

Un fantathriller mozzafiato dal ritmo rapido e incalzante


Un fantathriller mozzafiato quello che ci regala Giovanni Magistrelli: un ritmo rapido e incalzante accompagna il lettore in mondi paralleli che spaziano dalla realtà del nostro a un aldilà popolato da dei che le nostre culture hanno relegato nel mondo della fantasia e del mito, in una fusione che si fa più affascinante e intrigante a ogni pagina che scorre.

In scena l’eterna lotta tra il Bene e il Male, nascosta da sempre dietro ogni convinzione religiosa che l’uomo ha prodotto per consolarsi e darsi spiegazioni del mondo e delle cose: le grandi religioni monoteistiche si troveranno a confrontarsi con qualcuno che metterà a soqquadro ciò che è stato predicato nei millenni, rischiando di travolgere il mondo in una tragica fine. 
Quel Ragnarok che, nella mitologia Norrena (la religione precristiana dei popoli anglosassoni e scandinavi) indica l’ultima battaglia tra le potenze della Luce e dell'Ordine del dio Odino, e quelle delle Tenebre e del Caos, guidate da Loki: se il mondo conosciuto verrà distrutto come e chi potrà salvare gli uomini che peraltro si stanno autodistruggendo?  e chi lo rigenererà dalle sue macerie’? e chi o cosa lo salverà?

La Seconda Guerra Mondiale si è appena conclusa e l’umanità si prepara ad un nuovo inizio. Ad Ásgarðr gli dei sono riuniti dal sovrano del Regno Eterno, Óðinn, per giudicare coloro i quali hanno agito dietro le quinte del conflitto, su Miðgarðr. Colpevoli di aver fomentato la guerra e di aver guidato gli uomini alla creazione dell’ordigno che un giorno potrebbe causare la fine del mondo, l’arma nucleare, Loki, Baldr, Týr e Thòrr vengono condannati all’esilio. A Roma, nelle fondamenta sotto la Basilica di San Pietro, il reverendo Giulio Viola, sensitivo, avverte l’arrivo dei quattro e coglie le tremende implicazioni della cosa…

Ha l’anima del viaggiatore, Giovanni Magistrelli, di chi sa com’è fatto il mondo, lo conosce bene e ne passa le atmosfere con leggerezza e competenza: così può dare a questo libro un quid che apre la visione del lettore, lo conduce sulle ali dell’immaginazione con una velocità rara e anche molto divertente, perché mai disgiunta da un pizzico di humor e di leggerezza, e con penna disinvolta e abile.
I personaggi appaiono e scompaiono dalla scena materializzandosi o smaterializzandosi, in un turbine di eventi e di movimenti. 
Sono papi, statisti, re, i potenti del mondo che si alternano e poi si incontrano con gli dei del Pantheon Norreno. Se l’avvio della storia è molto serio, perché il mondo è sempre più travolto dalla violenza, in un crescendo dopo la fine del Novecento, dopo l’11 settembre e i continui attentati terroristici dei nostri giorni, che sembrano sempre più sconvolgenti, la storia fantastica si insinua con agilità regalando al lettore qualche ora di impagabile sogno e magia, proprio quello che ci vuole per staccarsi dalla durissima realtà dei nostri giorni.....



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