La Speranza (II): olio su tela (1908) di Gustav Klimt
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Quando ci penso, che il tempo è passato,
le vecchie madri che ci hanno portato,
poi le ragazze, che furono amore,
e poi le mogli, le figlie e le nuore,
femmina penso, se penso una gioia:
pensarci il maschio, ci penso la noia:
quando ci penso, che il tempo è venuto,
la partigiana che qui ha combattuto,
quella colpita, ferita una volta,
e quella morta, che abbiamo sepolta,
femmina penso, se penso la pace:
pensarci il maschio, pensare non piace:
quando ci penso, che il tempo ritorna,
che arriva il giorno che il giorno raggiorna,
penso che è culla una pancia di donna,
e casa è pancia che tiene una gonna,
e pancia è cassa, che viene al finire,
che arriva il giorno che si va a dormire:
perché la donna non è cielo, è terra,
carne di terra che non vuole guerra:
è questa terra, che io fui seminato,
vita ho vissuto che dentro ho piantato,
qui dentro il caldo che il cuore ci sente,
la lunga notte che divento niente:
femmina penso, se penso l’umano:
la mia compagna, ti prendo per mano:
Edoardo Sanguineti
Scrittore e critico italiano (Genova 1930-2010); professore
di letteratura italiana nelle università di Torino, Salerno, Genova; deputato
dal 1979 al 1983. Antesignano e quindi esponente di spicco della neoavanguardia,
è stato tra i fondatori del Gruppo 63. Risalgono a questo periodo opere arditamente
sperimentali , poesie e scritti dove rintracciò i precedenti primonovecenteschi
della neoavanguardia e rivendicò il valore politico dell'eversione linguistica
e letteraria,giungendo a rileggere in questa prospettiva l'intero Novecento
poetico italiano con l'antologia Poesia del Novecento (1969). In seguito ha
affiancato alla ricerca poetica un'estrosa produzione giornalistica ed èstato
anche autore di testi teatrali e di libretti musicati da L. Berio.
Bella....😍
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