Recensione
di Giancarlo Bosini
Elena, una giovane archeologa, dopo essersi imbattuta durante i suoi studi universitari nell’affresco del piccolo santuario di Vallepietra, tre raffigurazioni di Cristo una accanto all’altra a rappresentare la Santissima Trinità, grazie alla vincita di una borsa di studio, ha ora la possibilità di approfondire le sue ricerche. Quel genere di allegoria era stato frequente nell’iconografia orientale verso la fine del primo millennio, però quell’affresco sembrava precedente a quell’epoca, ma di quanto? Chi aveva portato così lontano dall’Oriente quel modo di rappresentare il mistero di Dio? Chi poteva averlo dipinto?
Recatasi al Santuario per dare risposta alle sue domande, Elena scopre alla base dell’affresco una grossa lastra di pietra che potrebbe celare una nicchia finora sfuggita a ogni precedente analisi. Elena è convinta che dietro a quella lastra ci sia la chiave per scoprire la vera origine del misterioso affresco e il perché delle sue caratteristiche bizantine.
L'affresco della SS.Trinità del santuario di Vallepietra (Roma) |
È a questo punto che la storia inizia a intrecciarsi con fatti lontani nel tempo che riveleranno come l’origine dell’affresco della Santissima Trinità sia in realtà legata a una nobile famiglia pagana rifugiatasi in campagna, dove ebbe un significativo incontro con il mondo cristiano, dopo una fuga precipitosa da Roma per sfuggire alla violenza dell'assedio di Alarico del 410 d.C.
La
storia si sviluppa così alternando i fatti di due epoche lontane tra loro, dove
gli eventi antichi hanno la prevalenza sul presente. Ampio spazio è dato ai
personaggi del passato, i quali, vivendo il dramma di una società che sta per
essere annullata dalla violenza dei barbari, mettono in risalto la loro
umanità, svelando le loro ansie e le loro angosce. Personaggi che, nonostante
un destino appeso a un filo, alla rassegnazione riescono a far prevalere la
speranza che li porterà a una nuova vita, come nuova sarà quella di Elena dopo
questa esperienza.
“L’immagine
misteriosa”, un libro in cui si fondono le caratteristiche del racconto lungo
con quelle del romanzo breve, una quasi favola per ogni età, in grado di far
riflettere sulla vita e sul peso che possono avere i cambiamenti quando rischiano
di far svanire sogni, aspirazioni e certezze.
Un
libro ora quasi introvabile, ma comunque reperibile nelle biblioteche, in cui
la lettura scorre senza intoppi, come del resto l’intero impianto narrativo,
sospingendo gradevolmente il lettore verso l’epilogo.
L’autrice
è Ninetta Pierangeli, della quale è possibile apprezzare le numerose storie
pubblicate per bambini e ragazzi.
Autore: Ninetta Pierangeli
Editore: Augh! Edizioni
Anno di pubblicazione: 2016
Pagine: 116
Ninetta Pierangeli
Ninetta Pierangeli, insegnante di lettere e scrittrice,
ha pubblicato storie per tutte le età. Molte le opere per bambini e ragazzi: Il
tempo degli animali felici (Nicola Calabria Editore, 2006), Le avventure di
Agostino il millepiedi (Edigiò, 2007), Il bar del porcospino (Edigiò, 2009), I
colori del Natale (Nicodemo edizioni, 2009), Fiabe al personal computer
(Edilet, 2011), Le pantere colorate (Edigiò, 2011), Lo zainetto (Bastogi,
2012), Il piccolo Gaio. Storia fantastica di Giulio Cesare (Edigiò, 2013), La
laguna incantata (Edigiò, 2017), Animali col sorriso (Edigiò, 2020).
Per i lettori adulti ha invece pubblicatoquattro
romanzi: Asperger (Lepisma, 2015), L’immagine misteriosa (Augh, 2016), Bella
ciao (Scatole Parlanti, 2017), Il castello di Baux (Scatole Parlanti, 2019).
Nel 2021 per
Kindle è uscita, in versione e-book, la seconda edizione di "Bella
ciao".
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