venerdì 3 dicembre 2021

i consigli di lettori di Amazon e IBS su "Sinfonia nera in quattro tempi"

consigli di lettori di Amazon e IBS su "Sinfonia nera in quattro tempi" un giallo, quattro indagini di un maresciallo e di un brigadiere alla ricerca della verità, ma anche un libro che parla di violenza psicologica e fisica in relazioni di coppia malate che finiscono male, con omicidio e femminicidio. Donne vittime e/o carnefici, uomini deboli e/o dominanti, l'amore si veste di ferocia.

"Sinfonia nera in quattro tempi" di Tiziana Viganò,
Youcanprint in cartaceo e in ebook

la prima indagine del Maresciallo Rusconi"Mal di psiche, mal di cuore" ha vinto il premio speciale della giuria al concorso Kalendimaggio 2012 - Borgo degli artisti di Milano 




Rossana Pessione
5,0 su 5 stelle  Sfumature di femminilità
18 novembre 2019
Formato: Formato Kindle

Quattro storie di donne (tante quanti sono i tempi del titolo) vittime di legami difficili si incrociano con quelle di donne pronte a vendicarsi di uomini che le hanno fatte soffrire. Strane e inquietanti coppie.Il tutto intessuto dalle indagini di un maresciallo e di un brigadiere profondamente legati da amicizia.
L'ho letto con piacere

Giancarlo Bosini
5,0 su 5 stelle   un romanzo di denuncia sociale
3 agosto 2017
Formato: Copertina flessibile

Quattro omicidi dalle dinamiche inquietanti, riconducibili a rapporti morbosi di coppia, sconvolgono una cittadina dell’hinterland milanese. A indagare su questi quattro casi, con l’aiuto del brigadiere Totò Lo Monaco, è il maresciallo Adelio Rusconi, un quarantenne che divide la vita tra il lavoro e la propria condizione di single. Quattro indagini che scandiscono due anni della sua vita. Quattro casi peraltro ben congegnati da Tiziana Viganò. Storie di rapporti malati, come quelli spesso incontrati sulle pagine della cronaca nera.
Un romanzo che fa parecchio meditare su quella che purtroppo è la situazione di molte donne. Un romanzo che denuncia la violenza a cui spesso sono sottoposte e i muri di silenzio che ne nascondono la drammaticità. Ecco una possibile interpretazione di “Sinfonia nera in quattro tempi”, un giallo in cui la personalità di vittime e carnefici viene portata in superficie, mostrando così un drammatico insieme di individualità deviate. Ma quello che colpisce non sono solo le azioni aberranti che vengono descritte, è anche la particolare condizione sociale dei protagonisti di queste sordide vicende, tutti della buona società, come se il vivere in quel loro mondo ovattato e protetto gli avesse sottratto la capacità di confrontarsi in modo lucido con la realtà. Uomini e donne immaturi, incapaci di rapportarsi con situazioni a cui dover far fronte con le proprie forze. Personaggi dall’apparenza normale, ma profondamente turbati nell’animo. Individui che solo con la violenza fisica e psicologica sono in grado di fronteggiare quello che con la loro incapacità di relazione non sanno affrontare. Umiliazioni e violenze subite o inferte esplodono così nella maniera più feroce, fino a condurre al delitto liberatorio.
“Sinfonia nera in quattro tempi” parrebbe così un pretesto per indagare sulla psicologia dei personaggi, descritti principalmente per mezzo della loro immagine interiore.
Ma la violenza è solo quella perpetrata sulle donne? Come emerge tra le pagine del libro, c’è anche quella che scaturisce dalla rivolta della loro psiche, una violenza perversa che rende sempre più difficile capire chi è il vero persecutore e come procede il ping-pong dei soprusi.
Molto buona la caratterizzazione dei personaggi, in particolar modo per quanto riguarda l’aspetto psicologico, soprattutto quella dei due protagonisti, spesso capaci di attenuare la drammaticità dei fatti, anche in situazioni difficili.
Tiziana Viganò, in questo libro, che è stato il suo secondo, dopo “Come le donne” del 2012, dipinge tutto con grande delicatezza, smorzando per quanto è possibile la durezza di ciò che viene narrato e mostrando una buona conoscenza di un male che ancora oggi risulta difficile da estirpare. Un libro da leggere
  
Angelo Gavagnin
5,0 su 5 stelle  Sinfonia nera in quattro tempi
22 agosto 2017
Formato: Copertina flessibile

Quattro gialli dove le donne sono protagoniste e vittime. Le storie sono in progressione di complessità e hanno tutte in comune donne deboli, a volte palesemente disturbate e in balia di uomini troppo forti per loro, anche perché dotate di poca autostima. Il primo racconto ci fa subito conoscere il maresciallo Adelio Rusconi, laureato, sportivo, appassionato di Montalbano, e il brigadiere Totó lo Monaco, diplomato, siciliano. Una coppia investigativa simpatica e che funziona bene. Quattro racconti di donne maltrattate e offese ma attenzione, a volte una donna che sembra fragile e indifesa, se gravemente ferita può diventare una belva tremenda e bramosa di vendetta. Anche se il filo conduttore è la violenza sulle donne, il libro non è mai duro e cruento ma si sofferma molto sulla psicologia dei personaggi tutti ben descritti e in particolare il maresciallo Adelio e il brigadiere Totò, sensibili e intelligenti nel proprio lavoro, alla fine diventano per il lettore due affidabili amici. I quattro racconti sono scritti benissimo, si sente che Tiziana Viganò è una professionista della scrittura, "Sinfonia Nera in quattro tempi" è davvero una bella sorpresa nel mondo a volte un po' pressapochista delle autopubblicazioni.

Barbara Nittoli
5,0 su 5 stelle  Intrigante e divertente
14 luglio 2018
Formato: Copertina flessibile

Avvincente fino all'ultima pagina. Sinfonia in quattro tempi descrive perfettamente l'animo umano e le sue declinazioni psicologiche anche più oscure. In un crescendo di tensione si dipanano quattro storie nere che ti spingono, con ritmo e sorrisi, a divorare ogni pagina. E che dire del duo investigativo intuitivo e divertente? Bellissimo! Lo consiglio vivamente.

Lisa
5,0 su 5 stelle  Eros e Psiche, in mortali abbracci
6 maggio 2016
Formato: Formato Kindle

L'autrice, con maestria e cognizione di causa, ci porta all'interno della mente assassina. Non particolari splatter, non scene scritte per disgustare il lettore bensì attimi di crudo quotidiano, vissuti da persone che hanno le mani macchiate dalla colpa e la vista annebbiata dall'odio e dal rancore. La vendetta non è donna e non è maschio; non fa distinzione di genere e colpisce in silenzio, corrodendo da dentro. La Viganò riesce nel difficilissimo intento di dare un anima a chi anima sembra non aver più; non giustifica e non induce a farlo, semplicemente apre il punto di vista al Giudizio. Ne consiglio la lettura agli amanti dei gialli classici ma non solo: estendo il consiglio a chiunque si affascini analizzando il comportamento umano e il linguaggio del corpo.


Maria Antonietta Macciocu
4,0 su 5 stelle   Analfabetismo amoroso
6 ottobre 2016
Formato: Copertina flessibile

Quattro storie noir, quattro scenari di sangue e rovina che mettono in luce, attraverso il racconto dei fatti e delle pulsioni che li accompagnano, la diseducazione sentimentale dei personaggi, siano essi donne o uomini, vittime o carnefici. Mondi dove alle emozioni empatiche si sostituiscono la dipendenza, il sospetto, i silenzi, la strumentalizzazione e l'annientamento dei corpi e delle anime, preparando ad esplosioni di violenze perseguite come liberatorie e invece distruttrici.
Se le donne sono spesso oggetto di vessazioni, non per questo ne sono esenti, in un gioco al massacro dove Tanathos prevale su Eros, impedendo di riscattarsi attraverso un percorso di crescita umana personale. Intorno, una società ugualmente atona, incapace di vedere al di là delle apparenze, di intuire il deserto e la disperazione dietro gesti di circostanza. C'è un silenzio pesante, quasi che le parole, a forza di non essere usate, si siano estinte, lasciando il campo al gesto insensato e definitivo.
Una materia scura, che l'autrice riesce a rischiarare con la vitale curiosità del giallo e con la contrapposizione della quotidianità dei due investigatori, filo conduttore delle quattro storie, fatta di normalità, amicizia, dubbi, amori duraturi e passeggeri, battute lievi e divertenti e, soprattutto, capacità di confronto e di dialogo interpersonali.
Sono loro, insieme ai gatti, capaci di affetto disinteressato e duraturo, a darci la certezza che l'aria non è pregna solo di rapporti malati, ad indicarci un modo meno traumatico e rovinoso di stare nella realtà.


Cliente Amazon
4,0 su 5 stelle    sinfonia nera in quattro tempi
25 novembre 2016
Formato: Copertina flessibile

La preziosa opera rispecchia e tratta un tema che è infelicemente sempre in aumento: la violenza sulle donne, che non è sono violenza fisica, ma anche psicologica e che vengono specialmente consumate nelle mura domestiche. Un libro che si legge con molta scioltezza, grazie all'abilità intrinseca dell'autrice e dalla capacità di saper trattare situazioni drammatiche introducendo, in un contesto angoscioso, battute ironiche che avvengono tra il maresciallo Adelio Rusconi e dal suo braccio destro, il brigadiere Totò Lo Monaco. Il romanzo ha risvolti psicologici penetranti.


LiZ
5,0 su 5 stelle   Sinfonia Nera- In quattro tempi
9 maggio 2016
Formato: Formato Kindle

Quattro racconti gialli ma anche rosso nuance dell’amore e dell’amicizia. Storie di donne vittime ma anche carnefici,attraverso accurate indagini, di reazioni dei personaggi , i colpi di scena sono ben misurati, mai abusati.Storie ben scritte e ben costruite, non mancano momenti leggeri attraverso le due figure cardine del maresciallo Adelio Rusconi e il brigadiere Tommaso Lo Monaco detto Totò. Di fondo c'è un portare a riflettere sulle relazioni in tutte le sue declinazioni per indagare sulle metamorfosi del presente negli oscuri grumi esistenziali attraverso le azioni del quotidiano. Un giallo ben strutturato e fluido adatto a tutti che lascia la voglia di incontrare ancora i due investigatori.


Mariangela Cavestri
4,0 su 5 stelle  un buon libro
10 dicembre 2018
Formato: Formato Kindle

Mi è piaciuto per le trame e soprattutto i personaggi.
Spero l'autrice prosegua su questo filone


Ornella Nalon
5,0 su 5 stelle  Un'ottima sinfonia di parole.
13 luglio 2016
Formato: Copertina flessibile

A lettura ultimata del libro mi sono posta la domanda: “Perché questo titolo?” Non tanto per l'aggettivo “nera” che è chiaramente allusivo al genere dello scritto, né per la locuzione “quattro tempi” dal momento che è chiaro si riferisca al numero dei racconti in esso contenuti. E' la parola “sinfonia” che mi è costata qualche minuto di riflessione, poiché consideravo criptico il suo accostamento ad un romanzo. Tuttavia, dopo avere valutato bene il testo, ritengo di avere compreso il senso, anzi, potrei dare due distinte interpretazioni. Sinfonia, nella sua accezione più nota, altro non è che un brano orchestrale composto da più movimenti che, tradotto in parole povere, sarebbe un insieme armonioso di note che compongono una sonata. Dunque, poiché la nota sta alla musica come la parola al romanzo, considerando che quello di Tiziana Viganò è un componimento di parole ben misurate e armoniche, ecco che si può ben comprendere l'attinenza.
Per la stessa motivazione, si può comprendere la scelta del termine ricorrendo a un suo secondo significato che recita “Disposizione armoniosa di elementi omogenei”.
Detto questo, vorrei entrare nel vivo del testo.
Come detto in precedenza, si tratta di un'antologia di quattro racconti e questi sono accomunati da diversi elementi.
In primis, dal loro genere, che si può tranquillamente definire giallo/poliziesco. Come ben si sa, esso prevede una numerosa variante di sottogeneri a seconda di quale aspetto venga messo in evidenza. “Sinfonia nera in quattro tempi”, per il carattere introspettivo dei suoi personaggi e la profondità descrittiva degli eventi, si potrebbe definire psicologico, di certo ben lontano dal classico giallo colmo di violenza, di scene insanguinate e indagini a tutto campo.
Il secondo punto in comune è rappresentato dalla massiva presenza femminile. Donne vittime, ma anche carnefici e pur, in questo caso, vittime a loro volta. Il loro lato criminale è la conseguenza di soprusi subiti, di depressione post partum, di uso di sostanze stupefacenti o di alcool, il tutto riportato non certo a giustificazione, ma come motivazione di un malessere profondo sfociato in un atto di violenza. Che poi, se ci addentrassimo nel profondo dei casi di cronaca reale, purtroppo frequenti, non si potrebbe dare una motivazione alla maggior parte delle pulsioni criminali?
Dulcis in fundo, ciò che lega in modo indissolubile le quattro storie, è la presenza degli stessi investigatori, il cui carattere viene via via approfondito tanto da renderli del tutto umanizzati e da farli sentire parte delle nostre conoscenze. Non sono eroi onniscienti e indistruttibili, ma persone normali con tutte le imperfezioni e i limiti che caratterizzano ognuno di noi.
Il maresciallo Adelio Rusconi, cosciente della sua prestanza fisica e del suo forte ascendete sul genere femminile, è un dongiovanni un po' vanesio e superficiale, ma di fronte alla triste storia di una collaboratrice, diventa tenero e finisce con l'innamorarsi. Prende la vita come un gioco e nonostante il lavoro lo metta di fronte a eventi drammatici, sa reagire e sdrammatizzare, pur restando concentrato e fedele alla sua missione di perseguire il crimine. Non eccessivamente estimatore dei mezzi scientifici d'indagine, preferisce dare ascolto al suo forte intuito che, il più delle volte, si rivela determinante.
Il brigadiere Tommaso Lo Monaco è profondamente legato alla sua bella terra d'origine, nonostante se ne sia allontanato da oltre trent'anni e della sua Sicilia se ne gusta i manicaretti che l'amata moglie gli prepara ogni giorno, a volte condividendoli con il maresciallo Rusconi. Legato da una profonda amicizia con il suo superiore, non si risparmia di prenderlo scherzosamente in giro per la sua inclinazione da seduttore e le sue molteplici attività sportive, passione che si guarda bene dal condividere. Ha un profondo senso della giustizia, per la trasgressione della quale userebbe un sistema punitivo ben diverso da quello imposto legalmente ma che, tuttavia, deve accettare in funzione della sua divisa.
Due personaggi perfettamente caratterizzati e simpatici con cui si riesce ad empatizzare da subito e che lasciano un'unica amarezza: quella di perderli dopo la parola “fine”.
Consiglio la lettura di questo libro a tutti coloro che amano il giallo non particolarmente ansiogeno, in cui la componente umana e introspettiva è preponderante, unita a un'ottima struttura linguistica.


Cliente Amazon
4,0 su 5 stelle  sinfonia nera in quattro tempi
25 novembre 2016
Formato: Copertina flessibile

La preziosa opera rispecchia e tratta un tema che è infelicemente sempre in aumento: la violenza sulle donne, che non è sono violenza fisica, ma anche psicologica e che vengono specialmente consumate nelle mura domestiche. Un libro che si legge con molta scioltezza, grazie all'abilità intrinseca dell'autrice e dalla capacità di saper trattare situazioni drammatiche introducendo, in un contesto angoscioso, battute ironiche che avvengono tra il maresciallo Adelio Rusconi e dal suo braccio destro, il brigadiere Totò Lo Monaco. Il romanzo ha risvolti psicologici penetranti.


emma
5,0 su 5 stelle  Consigliatissimo
6 maggio 2016
Formato: Formato Kindle

E' un giallo con le carte in regola, da maestra della penna. C'è introspezione psicologica, indagine, ironia, dramma umano. Alle figure degli investigatori, amabili nella loro quotidiana vita di piccoli eroi, si contrappongono vittime e carnefici dai confini non definiti, dove stupefacenti ed alcol sfumano i contorni, in una realtà che condanna, senza perdere il piacere canonico del genere, la violenza sulle donne. Un romanzo ricco di simbologie e di rimandi. Imperdibile

Armando
5 su 5 stelle

24/11/2016
   
"Storie di donne e delitti": sono un uomo e mi è piaciuto moltissimo. Ho trovato molto interessanti queste storie di coppie dove c'è violenza, proprio come succede nella cronaca, ci sono molti delitti, suspence, ritmo veloce, intrighi, misteri. Mi sono divertito con il maresciallo e il brigadiere. Davvero un bel giallo, voglio leggere altri libri di Tiziana Viganò

elisabetta villaggio
5 stelle su 5
28/08/2016
   
Un romanzo giallo che ha come tema comune le donne sia come vittime che carnefici. Sinfonia nera in quattro tempi di Tiziana Viganò è un libro avvincente, ben scritto, essenziale e senza fronzoli. L'autrice ha uno stile che ricorda i libri del commissario Maigret di Simenon per l'approccio stilistico asciutto ma contemporaneamente coinvolgente e appassionato. Il romanzo racconta le indagini che si svolgono tra Milano e Legnano del maresciallo Rusconi e del suo assistente per scoprire delitti dove le donne sono protagoniste: alcune volte martiri ma altre diventano loro stesse persecutrici. Le storie si basano su una complessa indagine psicologica che rivelano personaggi disturbati al limite dell'ossessione. Molto bello il finale, ovviamente a sorpresa come si conviene a un bel giallo, e dove la storia si chiude a cerchio rinforzando così sia la trama sia lo spessore dei personaggi anche quelli più negativi. Tiziana Viganò ha una scrittura accattivante e riesce a entrare nelle pieghe più grigie delle figure che racconta che sono spesso tormentate e solitarie. Ogni racconto ha una sua chiusura ma ti porta immediatamente al successivo e così fino a che non si arriva alla fine. Sotto forma di noir l'autrice ci prospetta un mondo compresso, dove la psicologia delle persone o meglio delle donne protagoniste è turbata, malata, instabile e solo attraverso il crimine riesce a venire fuori dal buio per poi, ovviamente, ricaderci. Sinfonia nera in quattro tempi è un romanzo che si legge tutto di un fiato per la curiosità che cresce riga dopo riga e per la scrittura bella e scorrevole.

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