martedì 21 luglio 2020

NUMERO VENTUNO “Ombrellone blu” di Donatella Di Muro. Miniracconto per “Il vizio di scrivere - Un giallo in venti righe”

per “Il vizio di scrivere - Un giallo in venti righe “Ombrellone blu” di Donatella Di Muro.


Ciao amore,
da quando mi hai lasciata per sempre, lì sulla spiaggia, con uno sguardo attonito, con le lacrime ormai asciugate, non sento più nulla.

Il mio cuore si è fermato nel momento in cui mi hai rivelato la persona che in realtà sei.

Mi dicevi che saremmo stati felici insieme. Mi avevi fatto vedere le foto di quel bellissimo appartamento e immaginavamo noi muoverci dentro quelle mura, arredando con la fantasia ogni angolo di quegli spazi che dovevano accogliere le nostre vite.

"Attendi" mi dicevi. E io ho atteso tre lunghi anni, che tu lasciassi la tua vita per unirla alla mia.
Come oggi, che ho atteso ansiosa tu arrivassi al nostro appuntamento, non sapendo se veramente ti avrei rivisto, dopo tanto tempo.
Poi tutto è violentemente riaffiorato. Come una verità nascosta.
Ora che mi ritrovo sola più di prima: il ricordo di te, imprigionato nei miei occhi, mi dà l'ultimo forte dolore che mai più proverò nella vita.
Le tue parole sussurrate nel vento volano via, lontano, così come lontana odo la tua voce, mentre sento il profumo della sabbia impregnata di mare e l’umido fresco che sembra accarezzare il mio corpo, così come facevi tu.
Mai più amerò tanto un uomo da morirne, mai più godrò di un corpo così mio, così caldo...
Ora che giaccio fredda sotto la sabbia dorata, all’ombra scura di un ombrellone blu.


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