sabato 18 luglio 2020

NUMERO DICIOTTO “Rimpiattino” di Maria Antonietta Macciocu. Miniracconto per “Il vizio di scrivere - Un giallo in venti righe”

per “Il vizio di scrivere - Un giallo in venti righe” la scrittrice Maria Antonietta Macciocu gioca a
“Rimpiattino” con un maledetto serial killer

Da scrittrice di noir ho chiaro il tuo aspetto e il tuo profilo. Conosco la tua sagoma di pompon rosso che rievoca buffi berretti d’infanzia. So come attacchi le vittime, entri nelle pupille, nelle narici, nelle bocche attraverso altre pupille, narici, bocche. Paziente e attento come ogni serial killer, aspetti il momento giusto, una stretta di mano, uno starnuto, un colpo di tosse, o anche il semplice parlare. Costringi alla distanza, vieti carezze e abbracci. Devi essere stato un bambino molto solo e poco coccolato. Stermini i vecchi e risparmi i bambini, ti accanisci sugli uomini. Devi avere avuto un’infanzia funestata da qualche anziano nefasto.
Talvolta colpisci pure i giovani, i più deboli però , e in quel momento stai punendo il bambino fragile che sei stato. Pervaso da delirio d’onnipotenza, confondi i tuoi problemi con quelli del mondo, angelo sterminatore di quanti lo inquinano, lo soffocano, lo rendono cinico. Ti rincorrono in tutto il mondo, ma tu ti fai sberleffi di periti e ricercatori, sparigli le carte con sintomi e decorsi sempre nuovi. Mente diabolica di strategie mutanti.
Ti prenderanno, ma chissà quando. E io mi devo salvare. So che mi giri intorno, cerchi i miei punti deboli. Non molli. Prima o poi le vittime potenziali sbagliano qualcosa. Ma pure i killer. Non mollo neppure io. Mi talloni. Sto all’erta, ti sfuggo. Il rimpiattino tra noi è solo all’inizio.

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