“Rimpiattino” con un maledetto serial killer
Da
scrittrice di noir ho chiaro il tuo aspetto e il tuo profilo. Conosco la tua
sagoma di pompon rosso che rievoca buffi berretti d’infanzia. So come attacchi
le vittime, entri nelle pupille, nelle narici, nelle bocche attraverso altre
pupille, narici, bocche. Paziente e attento come ogni serial killer, aspetti il
momento giusto, una stretta di mano, uno starnuto, un colpo di tosse, o anche
il semplice parlare. Costringi alla distanza, vieti carezze e abbracci. Devi
essere stato un bambino molto solo e poco coccolato. Stermini i vecchi e
risparmi i bambini, ti accanisci sugli uomini. Devi avere avuto un’infanzia
funestata da qualche anziano nefasto.
Talvolta colpisci pure i giovani, i più deboli però , e in quel momento stai punendo il bambino fragile che sei stato. Pervaso da delirio d’onnipotenza, confondi i tuoi problemi con quelli del mondo, angelo sterminatore di quanti lo inquinano, lo soffocano, lo rendono cinico. Ti rincorrono in tutto il mondo, ma tu ti fai sberleffi di periti e ricercatori, sparigli le carte con sintomi e decorsi sempre nuovi. Mente diabolica di strategie mutanti.
Talvolta colpisci pure i giovani, i più deboli però , e in quel momento stai punendo il bambino fragile che sei stato. Pervaso da delirio d’onnipotenza, confondi i tuoi problemi con quelli del mondo, angelo sterminatore di quanti lo inquinano, lo soffocano, lo rendono cinico. Ti rincorrono in tutto il mondo, ma tu ti fai sberleffi di periti e ricercatori, sparigli le carte con sintomi e decorsi sempre nuovi. Mente diabolica di strategie mutanti.
Ti
prenderanno, ma chissà quando. E io mi devo salvare. So che mi giri intorno,
cerchi i miei punti deboli. Non molli. Prima o poi le vittime potenziali
sbagliano qualcosa. Ma pure i killer. Non mollo neppure io. Mi talloni. Sto
all’erta, ti sfuggo. Il rimpiattino tra noi è solo all’inizio.
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