per “Il vizio di scrivere - Un giallo in venti righe”."Sono diventato un assassino" di Raffaella Cosentino Borsetto.
Ad un tratto si sveglia.
Capisce di essere sdraiato, prono. Allerta i suoi sensi, ma percepisce soltanto
un gorgoglìo indistinto e continuo. Tutto attorno c’è solo quel verde, come unico
colore. Ma non è in un prato. Il suo mondo ora è insapore e inodore: ha le
mucose della bocca asciutte. Gli occhi cisposi. E poi c’è quel peso, che sente
opprimergli il tronco. Come se una gigantesca mano lo schiacciasse giù, con
forza, senza permettergli di sollevarsi, di respirare. Cerca allora di voltare
la testa, da una parte, poi dall’altra. Ma c’è sempre quel peso che lo spinge
verso il basso. Ansima. Rantola. Ha fame d’aria, ma non ce n’è. Prova dolori
dappertutto, dentro il suo corpo, come se fosse stato calpestato e maciullato e
fuori, lungo la pelle, che arde, che brucia.
Sente la vita andarsene.Ma chi può volere
questo da lui? Perché? Ora un bagliore illumina il suo mondo. Trova un ricordo.
Quella telefonata e
l’appuntamento. L’eccitazione per la serata che si avvicina. Per quella prova.
Una sfida con te stesso, per saggiare la tua tempra. Stai crescendo, non sai
ancora bene chi sei. Ma lo scoprirai presto. Arrivi alla festa segreta, il covid
party. Per sfidare il destino. Per vincere contro il virus. Un incontro
solo per chi ha coraggio. Ecco chi sei! Uno che non si fa fermare da nessuno,
figurarsi da un virus microscopico. E così tutti a ballare, a toccarsi, a
ridere a crepapelle e a bere, uno addosso all’altro, in mezzo a chi sta male, a
chi non ce l’ha fatta, a chi si è lasciato sconfiggere. Ma tu no. Tu sei
imbattibile, invincibile. Tu passerai indenne in mezzo a tanto orrore. Perché
sei il più forte, il più coraggioso, il più tutto. Hai una notte per
dimostrarlo. Ti basta una sola notte.
Una sola notte ti è
bastata per ammalarti. Per andartene.
Ora sai chi sei: sei l’assassino
di te stesso.
Bello, bellissimo, toccante. Complimenti !
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