domenica 19 luglio 2020

NUMERO DICIANNOVE "Sono diventato un assassino" di Raffaella Cosentino Borsetto. Miniracconto per “Il vizio di scrivere - Un giallo in venti righe”


per “Il vizio di scrivere - Un giallo in venti righe”."Sono diventato un assassino" di Raffaella Cosentino Borsetto. 


Ad un tratto si sveglia. Capisce di essere sdraiato, prono. Allerta i suoi sensi, ma percepisce soltanto un gorgoglìo indistinto e continuo. Tutto attorno c’è solo quel verde, come unico colore. Ma non è in un prato. Il suo mondo ora è insapore e inodore: ha le mucose della bocca asciutte. Gli occhi cisposi. E poi c’è quel peso, che sente opprimergli il tronco. Come se una gigantesca mano lo schiacciasse giù, con forza, senza permettergli di sollevarsi, di respirare. Cerca allora di voltare la testa, da una parte, poi dall’altra. Ma c’è sempre quel peso che lo spinge verso il basso. Ansima. Rantola. Ha fame d’aria, ma non ce n’è. Prova dolori dappertutto, dentro il suo corpo, come se fosse stato calpestato e maciullato e fuori, lungo la pelle, che arde, che brucia. 

Sente la vita andarsene.Ma chi può volere questo da lui? Perché? Ora un bagliore illumina il suo mondo. Trova un ricordo.
Quella telefonata e l’appuntamento. L’eccitazione per la serata che si avvicina. Per quella prova. Una sfida con te stesso, per saggiare la tua tempra. Stai crescendo, non sai ancora bene chi sei. Ma lo scoprirai presto. Arrivi alla festa segreta, il covid party. Per sfidare il destino. Per vincere contro il virus. Un incontro solo per chi ha coraggio. Ecco chi sei! Uno che non si fa fermare da nessuno, figurarsi da un virus microscopico. E così tutti a ballare, a toccarsi, a ridere a crepapelle e a bere, uno addosso all’altro, in mezzo a chi sta male, a chi non ce l’ha fatta, a chi si è lasciato sconfiggere. Ma tu no. Tu sei imbattibile, invincibile. Tu passerai indenne in mezzo a tanto orrore. Perché sei il più forte, il più coraggioso, il più tutto. Hai una notte per dimostrarlo. Ti basta una sola notte.
Una sola notte ti è bastata per ammalarti. Per andartene.
Ora sai chi sei: sei l’assassino di te stesso.

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