Un grande scrittore come
Maurizio De Giovanni, ha definito
Sara Magnoli «una nuova, straordinaria voce nel romanzo
nero italiano.»
Quando si dice “Un bel libro!”,
che soddisfa dalla prima all’ultima pagina, che interessa, intriga e lascia il
piacere di una lettura intelligente. Così Sara
Magnoli, penna di elegante e consumata abilità, raffinata e affilata tra le
pagine di grandi giornali, conduce il lettore dentro la trama gialla di “Se un cadavere chiede di te” (Morandi
editore, 2013).


Si rotola ancora nel vittimismo e nel rancore, nella rabbia e nella
frustrazione, mendica ancora briciole d’amore che le scivolano dalle dita,
finge di essere soddisfatta e realizzata della sua nuova vita così banale, ma quel tragico evento le fa capire che ha
ucciso per sei anni se stessa, fuggendo invece di affrontare le paure, credendo
di rinascere e morendo un po’ per giorno.
Con Luciano Mauri c’è
un’amicizia che sfiora l’amore ma non lo approfondisce, rimane un legame
profondo di condivisione e collaborazione che continuerà nel tempo; il destino le ha fatto incontrare un uomo
fascinoso, Maximilian, che comincia a far traballare il suo cuore… come andrà a
finire?
La “schifosa, impietosa, maledetta”
città, solo apparentemente tranquilla, non solo fa da scenario, ma irrompe
nella vita dei personaggi, rispecchiando le emozioni di Lorenza, è un non-luogo che potrebbe essere qualunque luogo: rispecchia i vizi e
le virtù della vita di provincia, ipocrisia, pettegolezzi, segreti, meschinità
e vigliaccheria.

Niente paura: è appena stato pubblicato il sequel, con Lorenza Maj e Luciano Mauri protagonisti di una
nuova indagine, con Lorenza di nuovo giornalista, aperta finalmente a nuove
esperienze.
“Se il freddo fa rumore” è appassionante come il primo…e anche
di più!
Per citare il commento di un grande scrittore come Maurizio De Giovanni, Sara Magnoli è «una
nuova, straordinaria voce nel romanzo nero italiano.»
“Se un cadavere chiede di te”
(Morandi editore, 2015)
“Se il freddo fa rumore” (Damster,
2017)
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