Recensione di Chiara
Minutillo per "Cultura al femminile"
"Quante coppie normali,
perfette, nascondevano, dietro un’apparente quiete, abissi di solitudine e di
sopraffazione, giochi perversi basati sul ricatto, sul rapporto
dominante-dominato; oppure c’era un elemento della coppia che dall’esterno
sembrava “sano” ma in realtà bruciava l’autostima, le capacità e l’indipendenza
di quello che si riteneva “malato”. Triste, triste, triste."
Capelli color del grano,
neri come la pece o rosso sangue. Occhi verdi in cui si specchiano le acque di
mari lontani o azzurri come cieli esotici. Combinazioni differenti che creano
persone differenti. Solo una cosa le accomuna. Sono donne.
Una sinfonia nera, come
l’animo dei carnefici e delle vittime che si trasformano in criminali. Una
sinfonia in quattro tempi, perché quattro sono le storie, ognuna con il suo
ritmo, con la sua velocità. Una escalation di avvenimenti che ruotano attorno a
un unico concetto.
Femminicidio. Una parola
che sembra quasi essere di moda. Un vocabolo sulla bocca di tutti. Omicidi che
non si limitano all’uccisione del corpo, ma, più spesso, puntano all’anima. La
distruggono, la fanno a pezzi, la rendono schiava. Schiava che a volte tace,
altre volte si ribella. E uccide prima di essere uccisa.
“Sinfonia nera in quattro
tempi” è un libro di Tiziana Viganò diviso in quattro tempi, quattro storie che
nascondono, dietro la parvenza di racconti gialli, argomenti profondamente
attuali.
Storie che portano in sé la realtà di notizie, ormai, divenute quotidiane. Storie coraggiose e rassegnate. Casi di violenza raccontati con la semplicità che disarma e l’acutezza di indagini che scavano nel profondo di menti turbate e spiriti affranti.
Storie che portano in sé la realtà di notizie, ormai, divenute quotidiane. Storie coraggiose e rassegnate. Casi di violenza raccontati con la semplicità che disarma e l’acutezza di indagini che scavano nel profondo di menti turbate e spiriti affranti.
Personaggi creati per
accompagnare in storie vicine, più vicine di quanto vorremmo ammettere. Così
vicine da lasciare senza fiato, mentre si riflette sul loro significato; così
vere da dare una scossa, ridestare coscienze sopite dinanzi a un problema, uno
tra i tanti, che non può e non deve essere sottovalutato. Non più.
"Ripensava ai suoi sogni
di ragazza, alla sua ingenuità, alla solarità che facevano di lei una persona
carica di ottimismo e di positività che coinvolgeva gli altri vicino a lei: ora
si trascinava senza più vedere il futuro, senza illusioni, solo con questa
travolgente rabbia mitologica che le faceva così paura".
per acquistarlo
SINOSSI
Un romanzo giallo con
quattro indagini del maresciallo Rusconi, ambientate tra Legnano e Milano,
basate su storie di donne vittime o carnefici, simbolo di una realtà attuale,
quando la violenza psicologica può sfociare nell’esasperazione e nella follia
con conseguenze estreme. In un crescendo drammatico, dalle oscure passioni
della prima indagine si passa alla seconda, centrata su un personaggio
femminile che si agita in una gabbia dorata, tra i giochi di potere di una
relazione disturbata. Un’altra vicenda complessa metterà il maresciallo di
fronte alle mille sfumature della psicologia femminile; in ultimo, una catena
di efferati delitti scuoterà la provincia lombarda, rivelando retroscena
d’amore e morte. Attraversando queste esperienze, anche la vita del maresciallo
subirà un’evoluzione verso una maturità più consapevole.
Nessun commento:
Posta un commento