martedì 30 agosto 2016

Intervista di Isabella Grassi a Tiziana Viganò e recensione di "Sinfonia nera in quattro tempi"

pubblicato nel blog "Recensioni librarie in libertà"


Riprendiamo le pubblicazione dopo qualche giorno di sosta con una nuova intervista-presentazione romanzo firmato dalla nostra impareggiabile inviata in terra parmense Isabella Grassi. Stavolta ad aver l’onore di essere intervistata dalla nostra Isabella è Tiziana Viganò “autrice milanese, laureata in Lettere Moderne, redattrice e iconografa per molti anni presso un’ importante Casa Editrice, ha poi lavorato nel campo della psicologia, della comunicazione e della medicina naturale, studiando a fondo i rapporti tra mente e corpo“. Tiziana Viganò è autrice dei romanzi “Come le donne” (2012) e “Sinfonia nera in quattro tempi” (2016), romanzo questo che “verrà presentato nuovamente a “I Sapori del Giallo”, rassegna  di letteratura poliziesca e gastronomia, che si terrà a Langhirano (PR), ai primi di settembre, insieme ad altri romanzi tutti appartenenti al genere giallo, tra i quali ne ricordo due che vi ho già presentato in questo spazio: “Il Grisbì” di Giovanni Bertani (Edizioni Forme Libere 2015) e “Sbirri” di Gero Giardina (FalVision Editore 2016)“.
Ma ora è giunta l’ora di cedere la parola alla nostra Isabella Grassi e alla sua graditissima ospite, ospite alla quale v’invito a dare il vostro più caloroso benvenuto, Tiziana Viganò.

Programma dell'evento "I sapori del giallo" a Langhirano

Si descriva in tre parole.
Tre sole? Posso usarne qualcuna di più?!? Mi piace essere fuori dal coro e, da sempre, rivendico la mia libertà di essere quello che sono.
Cosa l’ha spinta a scrivere?
Scrivo e leggo da sempre, da quando ero una ragazzina, anzi, bambina. I libri sono sempre stati la mia passione e la mia insaziabile curiosità mi ha portato a esplorare mondi diversi attraverso le letture e i viaggi. Senza la cultura non potrei vivere, e, dagli anni dell’università, poi con il mio lavoro nella casa editrice Garzanti, poi con altre attività nel campo della psicologia e della medicina naturale, sono andata alla ricerca di tutto quello che mi interessava, andando in profondità, ma anche seguendo vie nuove e diverse.
Descriva i momenti che dedica alla scrittura e come si inseriscono nella quotidianità.
Durante gli anni del lavoro avevo poco tempo e scrivevo solo articoli e saggi da pubblicare su riviste specializzate, poi ho cominciato a mettere sul pc le storie delle donne che venivano da me per terapie di Counseling o mi raccontavano le loro vicende nelle associazioni che si occupavano di donne maltrattate o bisognose di aiuto: da queste esperienze è nata la raccolta di racconti “Come le donne”. Le esperienze di volontariato nei paesi del terzo mondo mi hanno suggerito racconti di viaggio che saranno pubblicati a breve (gennaio 2017) nel libro “Viaggi di nuvole e terra”(PMEdizioni). Le mie conoscenze nel campo della psicologia mi hanno dato l’ispirazione per le trame delle indagini del maresciallo Rusconi nel mio libro giallo “Sinfonia nera in quattro tempi”. Se dapprima questi scritti giacevano nei files del mio pc, dal 2012 ho deciso di pubblicarli, dopo aver ottenuto riconoscimenti e premi nei concorsi, cominciando con i racconti di “Come le donne” nel 2012, che saranno ripubblicati a settembre 2016.
Non ho momenti particolari d’ispirazione per la scrittura, sono un po’ fuori dalle regole, scrivo quando ho l’idea, prendo appunti nei momenti più disparati, a volte poco prima di svegliarmi mi passa nel cervello l’incipit per una recensione, per un racconto, o qualche altra idea letteraria….l’alba sicuramente mi ispira, così mi alzo e apro il pc…
Durante la scrittura del suo romanzo come ha creato i suoi Personaggi e l’Ambientazione? Si è rifatto a esperienze personali direttamente?
Sicuramente idee e personaggi mi vengono dalla vita reale, proprio tutti: ma se quello è l’input poi ricamo molto con la fantasia e mi vengono in aiuto le competenze nel campo della psicologia, in modo che un personaggio sia coerente con un tipo di personalità e parli e agisca in modo da essere ben delineato e privo di contraddizioni.
Gli ambienti sono quelli che conosco bene: cerco di portare il lettore a immergersi nella Natura e nel paesaggio umano di un territorio descrivendolo minuziosamente.
Per essere credibile, uno scrittore, secondo me, deve calarsi in atmosfere conosciute e trasmetterle con ricchezza di particolari: a meno che non abbia una fantasia così sfrenata da inventare mondi fantastici, ma non è il mio caso.
Come descriverebbe la sua tecnica di scrittura?
Mi piace scrivere in modo chiaro e scorrevole, senza preziosismi, ma con ricchezza di vocabolario. Desidero che il lettore abbia subito davanti agli occhi le immagini di quello che racconto, sia gli ambienti che i personaggi, che li veda, che li senta parlare, che li senta nella mente e nel cuore: che si emozioni. E curo molto l’editing (che è una mia competenza) in modo che tutto scorra al meglio.
Descriva in tre parole i due libri e i personaggi principali
Sinfonia nera in 4 tempi”: un maresciallo dei carabinieri indaga su quattro vicende oscure che vedono protagoniste coppie malate, con rapporti disfunzionali basati su violenza psicologica che sfocia in delitti efferati. Un giallo ambientato tra Legnano e Milano.
“Come le donne”: 12 racconti in cui le protagoniste che passano attraverso grandi difficoltà e dolore, ma escono vittoriose perché sanno riprendere in mano la loro vita e risorgere come la Fenice dalle ceneri. Un libro che esprime un messaggio tutto positivo.
Perché si dovrebbero scegliere di leggere i suoi libri? Cosa pensa che la lettura dei libri lasci al lettore?
Perché sotto una lettura scorrevole e gradevole si nasconde un messaggio interessante. Nei racconti le donne possono identificarsi, riconoscere se stesse o altre donne che conoscono, gli uomini possono conoscere meglio il mondo femminile, così complesso.
Nel giallo, sotto gli intrighi, gli enigmi e la suspence si può imparare a riconoscere quei segnali che preludono la violenza nelle relazioni di coppia, così da cautelarsi o riconoscerli quando si vedono negli altri.
 Perché un romanzo di genere?
Perché il genere giallo mi ha sempre attratto, fin da quando, avevo dodici anni, un’amica di mia madre mi ha regalato “Dieci piccoli indiani” di Agatha Christie, spingendomi a leggerne centinaia nella mia vita. Mi affascina l’idea di inventare una trama intricata, di seminare indizi che devono essere ripresi e risolti, di inventare psicologie diverse, anche contorte e oscure, per l’eterna lotta tra il Bene e il Male: mi piace la logica ferrea che s’intreccia con la fantasia. Adoro i gialli!
Faccia una breve descrizione della sua opera, che non sia meramente riassuntiva.
In “Sinfonia nera” il protagonista è un maresciallo legnanese doc, Adelio Rusconi, un ragazzone quarantenne simpatico, fascinoso, un vero tombeur de femmes, molto umano e vicino al lettore che sicuramente nella vita avrà incontrato un tipo d’uomo così: è anche intelligente, intuitivo, capace di empatia e di profondità psicologica. Viene a contatto con realtà durissime nel suo mestiere e pian piano matura, cambia, diventa riflessivo. Ho già in mente un sequel… Il suo vice, brigadiere Totò lo Monaco, è un simpaticone, un personaggio classico da fiction. Nella loro “normalità” si contrappongono ai personaggi folli, psicotici e malati che portano avanti la loro incapacità di adattarsi alla realtà e di risolvere i problemi di coppia, arrivando fino al delitto, omicidio o femminicidio, vittime e carnefici, olocausti di se stessi, tragicamente perdenti.

Salutato l’autore, vi presento ora il romanzo.

Sinfonia nera in quattro tempi.
Tiziana Viganò
You Can Print. 2016

* * *
“Solo lo scheletro, quello che restava della vecchia fabbrica tessile, incombeva su cumuli di macerie grigie nella mattinata invernale, fredda cupa e brumosa, proprio come ti aspetteresti da una mattinata invernale padana.
Un dinosauro meccanico arancione dal lungo collo masticava lentamente, con le possenti ganasce, i vecchi muri gloriosi di lavoro e di storia, causando un sinistro fragore e nubi di polvere. Un altro dinosauro più piccolo, giallo, arrancava in salita sulle macerie, lanciando a intermittenza biiip laceranti”.
Queste le prime righe dell’incipit del romanzo.
E’ un inizio un po’ particolare, la descrizione di un luogo, ma l’autrice utilizza subito similitudini e immagini che forse sono più usuali nelle favole o nelle storie di fantascienza.
Solo con le parole successive: “Il maresciallo Adelio Rusconi tirò un profondo respiro, si strinse nelle spalle rabbrividendo, e osservò con una smorfia schifata la nuvola di vapore del suo fiato.”, l’ambientazione cambia in quanto viene introdotto il personaggio principale: il maresciallo Rusconi.
E poche righe dopo si appalesa anche il suo assistente: “il brigadiere Tommaso Lo Monaco, detto Totò”.
Le prime descrizioni dei due carabinieri sono quindi sul campo ma la Viganò si sofferma più sulla loro gestualità, sulla loro corporeità che sul loro ruolo.
E così procede durante tutto il libro che ci narra si di ben quattro indagini diverse, ma senza mai abbandonare questo stile di racconto.
Il lettore nell’affrontare la lettura in realtà vede i personaggi prendere vita, agire e se ne innamora, si appassiona, gioisce, prova per così dire sensazioni più simili ad un romanzo che ad un romanzo giallo.
Eppure le ricerche ci sono, le indagini pure ed anche i risultati.
Nella quarta di copertina troviamo la seguente descrizione:
“Un romanzo giallo con quattro indagini del maresciallo Rusconi, ambientate tra Legnano e Milano, basate su storie di donne vittime o carnefici, simbolo di una realtà attuale, quando la violenza psicologica può sfociare nell’esasperazione e nella follia con conseguenze estreme. In un crescendo drammatico, dalle oscure passioni della prima indagine si passa alla seconda, centrata su un personaggio femminile che si agita in una gabbia dorata, tra i giochi di potere di una relazione disturbata. Un’altra vicenda complessa metterà il maresciallo di fronte alle mille sfumature della mente femminile; in ultimo, una catena di efferati delitti scuoterà la provincia lombarda, rivelando retroscena d’amore e morte. Attraversando queste esperienze, anche la vita del maresciallo subirà un’evoluzione verso una maturità più consapevole. Un giallo classico, in cui la definizione dei personaggi e la ricerca della verità hanno un ruolo centrale nella narrazione.”
E se posso concordare con il valore psicologico e come appena sottolineato sulla minuziosa descrizione dei personaggi, e se parimenti è fuori da ogni dubbio che il romanzo può rientrare sicuramente nel genere giallo, ritengo però che, proprio per la complessità dei sentimenti e  delle relazioni, la lettura possa essere affrontata anche dai non amanti del genere e quindi da tutti coloro che amano le storie intessute di risvolti psicologici.
Il romanzo è narrato in terza persona e suddiviso in quattro parti: le quattro indagini.
Per acquistare “Sinfonia nera in quattro tempi” si può ordinare nelle librerie o richiedere a:
Il libro infatti ha appena cambiato editore.


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