pubblicato nel blog "Recensioni librarie in libertà"
Riprendiamo le pubblicazione dopo qualche giorno di sosta con una nuova
intervista-presentazione romanzo firmato dalla nostra impareggiabile inviata in
terra parmense Isabella
Grassi. Stavolta ad aver l’onore di essere intervistata dalla nostra
Isabella è Tiziana Viganò “autrice
milanese, laureata in Lettere Moderne, redattrice e iconografa per molti anni
presso un’ importante Casa Editrice, ha poi lavorato nel campo della
psicologia, della comunicazione e della medicina naturale, studiando a fondo i
rapporti tra mente e corpo“. Tiziana Viganò è autrice
dei romanzi “Come
le donne” (2012) e “Sinfonia
nera in quattro tempi” (2016), romanzo questo che “verrà presentato
nuovamente a “I Sapori
del Giallo”, rassegna di letteratura poliziesca e gastronomia,
che si terrà a Langhirano (PR), ai primi di settembre, insieme ad altri romanzi
tutti appartenenti al genere giallo, tra i quali ne ricordo due che vi ho già
presentato in questo spazio: “Il Grisbì” di Giovanni Bertani (Edizioni Forme
Libere 2015) e “Sbirri” di Gero Giardina (FalVision Editore 2016)“.
Ma ora è giunta l’ora di cedere la parola alla nostra Isabella Grassi e
alla sua graditissima ospite, ospite alla quale v’invito a dare il vostro più
caloroso benvenuto, Tiziana
Viganò.
Programma dell'evento "I sapori del giallo" a Langhirano |
Si descriva in tre parole.
Tre sole? Posso usarne qualcuna di più?!? Mi piace essere fuori dal coro e,
da sempre, rivendico la mia libertà di essere quello che sono.
Cosa l’ha spinta a scrivere?
Scrivo e leggo da sempre, da quando ero una ragazzina, anzi, bambina. I
libri sono sempre stati la mia passione e la mia insaziabile curiosità mi ha
portato a esplorare mondi diversi attraverso le letture e i viaggi. Senza la
cultura non potrei vivere, e, dagli anni dell’università, poi con il mio lavoro
nella casa editrice Garzanti, poi con altre attività nel campo della psicologia
e della medicina naturale, sono andata alla ricerca di tutto quello che mi
interessava, andando in profondità, ma anche seguendo vie nuove e diverse.
Durante gli anni del lavoro avevo poco tempo e scrivevo solo articoli e
saggi da pubblicare su riviste specializzate, poi ho cominciato a mettere sul
pc le storie delle donne che venivano da me per terapie di Counseling o mi
raccontavano le loro vicende nelle associazioni che si occupavano di donne
maltrattate o bisognose di aiuto: da queste esperienze è nata la raccolta di
racconti “Come le donne”. Le esperienze di volontariato nei paesi del terzo
mondo mi hanno suggerito racconti di viaggio che saranno pubblicati a breve
(gennaio 2017) nel libro “Viaggi di nuvole e terra”(PMEdizioni). Le mie
conoscenze nel campo della psicologia mi hanno dato l’ispirazione per le trame
delle indagini del maresciallo Rusconi nel mio libro giallo “Sinfonia
nera in quattro tempi”. Se dapprima questi scritti giacevano nei files
del mio pc, dal 2012 ho deciso di pubblicarli, dopo aver ottenuto
riconoscimenti e premi nei concorsi, cominciando con i racconti di “Come le
donne” nel 2012, che saranno ripubblicati a settembre 2016.
Non ho momenti particolari d’ispirazione per la scrittura, sono un po’
fuori dalle regole, scrivo quando ho l’idea, prendo appunti nei momenti più
disparati, a volte poco prima di svegliarmi mi passa nel cervello l’incipit per
una recensione, per un racconto, o qualche altra idea letteraria….l’alba
sicuramente mi ispira, così mi alzo e apro il pc…
Durante la scrittura del suo romanzo come ha
creato i suoi Personaggi e l’Ambientazione? Si è rifatto a esperienze personali
direttamente?
Sicuramente idee e personaggi mi vengono dalla vita reale, proprio tutti:
ma se quello è l’input poi ricamo molto con la fantasia e mi vengono in aiuto
le competenze nel campo della psicologia, in modo che un personaggio sia
coerente con un tipo di personalità e parli e agisca in modo da essere ben delineato
e privo di contraddizioni.
Gli ambienti sono quelli che conosco bene: cerco di portare il lettore a
immergersi nella Natura e nel paesaggio umano di un territorio descrivendolo
minuziosamente.
Per essere credibile, uno scrittore, secondo me, deve calarsi in atmosfere
conosciute e trasmetterle con ricchezza di particolari: a meno che non abbia
una fantasia così sfrenata da inventare mondi fantastici, ma non è il mio caso.
Come descriverebbe la sua tecnica di scrittura?
Mi piace scrivere in modo chiaro e scorrevole, senza preziosismi, ma con
ricchezza di vocabolario. Desidero che il lettore abbia subito davanti agli
occhi le immagini di quello che racconto, sia gli ambienti che i personaggi,
che li veda, che li senta parlare, che li senta nella mente e nel cuore: che si
emozioni. E curo molto l’editing (che è una mia competenza) in modo che tutto
scorra al meglio.
Descriva in tre parole i due libri e i
personaggi principali
“Sinfonia
nera in 4 tempi”: un maresciallo dei carabinieri indaga su quattro
vicende oscure che vedono protagoniste coppie malate, con rapporti
disfunzionali basati su violenza psicologica che sfocia in delitti efferati. Un
giallo ambientato tra Legnano e Milano.
“Come le donne”: 12 racconti in cui le protagoniste che passano attraverso
grandi difficoltà e dolore, ma escono vittoriose perché sanno riprendere in
mano la loro vita e risorgere come la Fenice dalle ceneri. Un libro che esprime
un messaggio tutto positivo.
Perché si dovrebbero scegliere di leggere i suoi
libri? Cosa pensa che la lettura dei libri lasci al lettore?
Perché sotto una lettura scorrevole e gradevole si nasconde un messaggio
interessante. Nei racconti le donne possono identificarsi, riconoscere se
stesse o altre donne che conoscono, gli uomini possono conoscere meglio il
mondo femminile, così complesso.
Nel giallo, sotto gli intrighi, gli enigmi e la suspence si può imparare a
riconoscere quei segnali che preludono la violenza nelle relazioni di coppia,
così da cautelarsi o riconoscerli quando si vedono negli altri.
Perché un romanzo di genere?
Perché il genere giallo mi ha sempre attratto, fin da quando, avevo dodici
anni, un’amica di mia madre mi ha regalato “Dieci piccoli indiani” di Agatha
Christie, spingendomi a leggerne centinaia nella mia vita. Mi affascina l’idea
di inventare una trama intricata, di seminare indizi che devono essere ripresi
e risolti, di inventare psicologie diverse, anche contorte e oscure, per
l’eterna lotta tra il Bene e il Male: mi piace la logica ferrea che s’intreccia
con la fantasia. Adoro i gialli!
Faccia una breve descrizione della sua opera,
che non sia meramente riassuntiva.
In “Sinfonia
nera” il protagonista è un maresciallo legnanese doc, Adelio Rusconi,
un ragazzone quarantenne simpatico, fascinoso, un vero tombeur de femmes,
molto umano e vicino al lettore che sicuramente nella vita avrà incontrato un
tipo d’uomo così: è anche intelligente, intuitivo, capace di empatia e di
profondità psicologica. Viene a contatto con realtà durissime nel suo mestiere
e pian piano matura, cambia, diventa riflessivo. Ho già in mente un sequel… Il
suo vice, brigadiere Totò lo Monaco, è un simpaticone, un personaggio classico
da fiction. Nella loro “normalità” si contrappongono ai personaggi folli,
psicotici e malati che portano avanti la loro incapacità di adattarsi alla
realtà e di risolvere i problemi di coppia, arrivando fino al delitto, omicidio
o femminicidio, vittime e carnefici, olocausti di se stessi, tragicamente
perdenti.
Salutato l’autore, vi presento ora il romanzo.
Sinfonia nera in quattro tempi.
Tiziana Viganò
You Can Print. 2016
* * *
“Solo lo scheletro, quello che restava della vecchia fabbrica tessile,
incombeva su cumuli di macerie grigie nella mattinata invernale, fredda cupa e
brumosa, proprio come ti aspetteresti da una mattinata invernale padana.
Un dinosauro meccanico arancione dal lungo collo masticava lentamente, con
le possenti ganasce, i vecchi muri gloriosi di lavoro e di storia, causando un
sinistro fragore e nubi di polvere. Un altro dinosauro più piccolo, giallo,
arrancava in salita sulle macerie, lanciando a intermittenza biiip laceranti”.
Queste le prime righe dell’incipit del romanzo.
E’ un inizio un po’ particolare, la descrizione
di un luogo, ma l’autrice utilizza subito similitudini e immagini che forse
sono più usuali nelle favole o nelle storie di fantascienza.
Solo con le parole successive: “Il maresciallo
Adelio Rusconi tirò un profondo respiro, si strinse nelle spalle rabbrividendo,
e osservò con una smorfia schifata la nuvola di vapore del suo fiato.”, l’ambientazione
cambia in quanto viene introdotto il personaggio principale: il maresciallo
Rusconi.
E poche righe dopo si appalesa anche il suo
assistente: “il brigadiere Tommaso Lo Monaco, detto Totò”.
Le prime descrizioni dei due carabinieri sono
quindi sul campo ma la Viganò si sofferma più sulla loro gestualità, sulla loro
corporeità che sul loro ruolo.
E così procede durante tutto il libro che ci
narra si di ben quattro indagini diverse, ma senza mai abbandonare questo stile
di racconto.
Il lettore nell’affrontare la lettura in realtà
vede i personaggi prendere vita, agire e se ne innamora, si appassiona,
gioisce, prova per così dire sensazioni più simili ad un romanzo che ad un
romanzo giallo.
Eppure le ricerche ci sono, le indagini pure ed
anche i risultati.
Nella quarta di copertina troviamo la seguente
descrizione:
“Un romanzo giallo con quattro indagini del
maresciallo Rusconi, ambientate tra Legnano e Milano, basate su storie di donne
vittime o carnefici, simbolo di una realtà attuale, quando la violenza
psicologica può sfociare nell’esasperazione e nella follia con conseguenze
estreme. In un crescendo drammatico, dalle oscure passioni della prima indagine
si passa alla seconda, centrata su un personaggio femminile che si agita in una
gabbia dorata, tra i giochi di potere di una relazione disturbata. Un’altra
vicenda complessa metterà il maresciallo di fronte alle mille sfumature della
mente femminile; in ultimo, una catena di efferati delitti scuoterà la
provincia lombarda, rivelando retroscena d’amore e morte. Attraversando queste
esperienze, anche la vita del maresciallo subirà un’evoluzione verso una
maturità più consapevole. Un giallo classico, in cui la definizione dei
personaggi e la ricerca della verità hanno un ruolo centrale nella narrazione.”
E se posso concordare con il valore psicologico
e come appena sottolineato sulla minuziosa descrizione dei personaggi, e se
parimenti è fuori da ogni dubbio che il romanzo può rientrare sicuramente nel
genere giallo, ritengo però che, proprio per la complessità dei sentimenti
e delle relazioni, la lettura possa essere affrontata anche dai non
amanti del genere e quindi da tutti coloro che amano le storie intessute di
risvolti psicologici.
Il romanzo è
narrato in terza persona e suddiviso in quattro parti: le quattro indagini.
Per acquistare “Sinfonia
nera in quattro tempi” si può ordinare nelle librerie o richiedere a:
Il libro infatti ha appena cambiato editore.
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