mercoledì 6 luglio 2016

Il tempo della memoria in “Acuto” di Carla Magnani (Gilgamesh Edizioni)

recensione di Tiziana Viganò
per Cultura al femminile https://wordpress.com/stats/insights/letteraturalfemminile.wordpress.com

Capita a volte di leggere libri esili come ragnatele, che volano con un colpo di vento. Capita per fortuna, di leggerne altri che hanno una struttura forte e solida, che lasciano traccia nel cuore e nella mente perché il significato va al di là della storia raccontata. Proprio così è “Acuto” di Carla Magnani (Gilgamesh Edizioni), un libro che si fa ricordare, ricco di spunti e di riflessioni.

La storia si dipana tra due tempi lontani, in cui la memoria del passato si intreccia al presente, i sentimenti sono profondi e duraturi, i personaggi sono delineati con pennellate materiche che colgono i caratteri e la personalità di ciascuno nelle tante sfaccettature e diversità, lo stile è sicuro, impeccabile, di chi ha un’ottima padronanza dei suoi mezzi espressivi.

Elisa: una vita che corre su binari prestabiliti, in letargo, senza scosse, senza cambiamenti, organizzata, metodica e perciò sicura, cercata e voluta così. In questo quadro immobile irrompe un elemento di rottura, che distrugge gli equilibri costituiti. Il carattere di Elisa è così, nel bene e nel male: indifferente agli eventi forti della vita, non prende mai posizione e non agisce, rimane spettatrice e piuttosto rinuncia alla passione, quella per la musica, e a Marco, il suo amore.


Le memorie che riaffiorano vivide accompagnano il processo di metamorfosi della protagonista:  all’Università di Pisa, nel 1968 fervevano ideali che avevano cambiato il mondo, ma erano sfociati, a metà degli anni Settanta, in un assurdo estremismo che aveva insanguinato le vite di tanti, armi morte e violenza incompatibili con le spinte iniziali: e la “strategia della tensione” avrebbe avuto forza fino a metà degli anni Ottanta. Elisa non si era lasciata coinvolgere dagli avvenimenti, era rimasta a guardare dall’esterno: l’unico suo legame con i movimenti era stato l’amore per Marco, che però non era riuscita a travolgerla, lasciando così in lei un rimpianto doloroso che non le aveva permesso di vivere appieno la sua vita confinandola in una palude tranquilla. I cambiamenti di pensiero, la coscienza nuova delle donne, il divorzio, l’aborto, la libertà sessuale grazie agli anticoncezionali, le riforme nel lavoro e le lotte del proletariato, gli studenti insieme con gli operai…quanti eventi catartici per il vecchio mondo!

Come in una romanza malinconica, in cui improvvisamente la soprano prorompe con un acuto, la voce sale a tonalità altissime, poi ritorna al tempo lento, ai toni bassi: ma dopo la liberazione della voce non riesce più a tornare più sui livelli precedenti, perché la voce è più calda, pura. Elisa non riuscirà mai a salire alto come un’aquila, ma di sicuro non sarà mai più un canarino in gabbia, perché quello che è successo non è solo un cambiamento ma una vera trasformazione, nel profondo di se stessa... .e ora non ha più paura di volare.

 “Fino ad allora la sua esistenza si  era nutrita di un perfetto immobilismo. E, per Elisa questo coincideva con la perfezione…Ora capiva che, ritrovando per la prima volta se stessa, si sarebbe potuta donare agli altri in maniera diversa….Ormai era pronta ad affrontare la vita in ogni suo aspetto e da essa attendeva quasi con ansia e senza più timore le varie sfaccettature”.

Un libro profondo, “Acuto” di Carla Magnani: oltre la bella storia d’amore, struggente perché ammantata di rimpianti, la ricostruzione storica. Chi ha vissuto il’68 leggerà il libro con i brividi, le giovani generazioni potranno rivivere l’atmosfera e i fatti dettagliati di quegli anni, davvero “formidabili”, dopo i quali il mondo non sarebbe più stato lo stesso.

Sinossi
Elisa ha una vita invidiabile, tranquilla, avvolta dalle granitiche certezze che è riuscita a costruirsi negli anni. 

Ma una telefonata da oltreoceano cambia tutte le carte in tavola. Elisa è costretta a fronteggiare un passato che pensava di aver sepolto, gli anni dell'università, il Sessantotto a Pisa e… Marco. Dopo aver affrontato le sue più grandi paure, la protagonista sarà davvero pronta a mollare il salvagente e lasciarsi trasportare dalla corrente? Una storia di forza e di coraggio tutta al femminile, dagli anni Settanta ad oggi.



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