Appassionante, dolce e intrigante il secondo libro di Emma Fenu "Le dee del miele", Milena Edizioni, Come in un’antica rappresentazione,quattro personaggi femminili
danzano la Vita con movimenti solenni, gesti senza tempo: si passano il
testimone di generazione in generazione, custodi di una sacralità arcaica e di
tradizioni profane. Il loro mito si unisce alla realtà, la magia alla
religione, il ricordo si permea di poesia epica.
Caterina coi suoi dieci figli, Lisetta “sa bella” dal cuore spezzato, Marianna capace di sentire le anime che
aleggiano nella vecchia casa, la cui esistenza viene schiantata da un parto
feroce, Eva figlia-madre in contatto col suo Daimon, cresciuta tra fate, spiriti e ombre, ma con la voglia di
conoscere, “di mordere la mela e poi
mangiarla. Tutta”.
Eva ha come le altre il dono di andare “oltre le cose e nelle cose, per vedere ciò che si ha bisogno di vedere,
per colmare il vuoto delle assenze, per essere capaci di creare e muoversi
verso l’infinito.” Eva non è “l’ultima
di una generazione, ma la prima di una nuova che chiude un cerchio e ne inizia
uno nuovo in cui si è felici, libere, donne, dee”. L’ultima nata in
un’epoca dove le donne hanno la possibilità e il dovere di realizzare se stesse
percorrendo una strada faticosamente costruita per loro dalle donne che le
hanno preceduto.
Janas “piccole fate sarde alate, dalla pelle di luna e dai capelli della notte”
o cogas, streghe assetate del sangue
dei neonati, o panas, donne morte di
parto: le storie degli spiriti e dei morti aleggiano tra le pagine che parlano
di maternità, di sessualità, di sofferenza legata alla femminilità, di sangue e
di grida, ma anche di latte e di vagiti, di assenze, ma anche di forti
presenze.
Donne Madri, Dee del miele, spargono gocce di quell’alimento che
addolcisce la vita sulle pagine del libro, anche dove la narrazione si tinge di
rosso o di nero. I loro occhi hanno il colore del miele nelle sue mille
sfumature dorate e al loro passaggio si sparge nell’aria e il profumo delle
mandorle e delle spezie mischiato alle loro emozioni, ai dolori e alle gioie.
Con un lessico ricco e ricercato, con parole auliche piene di poesia e
di musicalità, metafore audaci di grande forza immaginativa, inframmezzate a
canzoni, laudi, filastrocche e liriche in lingua sarda, Emma Fenu racconta la storia della sua
famiglia al femminile, dove le donne stringono tra le mani forti e materne i
destini di tutti i componenti, dirigono e
condizionano la famiglia e ne vengono a loro volta condizionate, e, come
canne al vento, si piegano ma non si spezzano.
"Questa è una storia di Donne.
Donne madri, forti come Dee.
Donne mamme, dolci come il miele.
Dee del miele.”
disponibile sugli store online e nelle migliori librerie
Complimenti a entrambe: l'autrice e la recensionista. Brave!
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