domenica 25 ottobre 2015

"Piccola enciclpedia delle ossessioni", di F.Recami (2015) Sellerio: ha vinto il Festival del racconto-Premio Piero Chiara


Recensione di Tiziana Viganò


Recami ha vinto il Premio Chiara 2015 con Piccola enciclopedia delle ossessioni (Sellerio). A lui sono andati 61 voti, contro i 55 di Mauro Covacich (La sposa,Bompiani) e i 24 di Alberto Nessi (Milò, Casagrande).

Ansia, irritazione, commiserazione, senso di superiorità, ma anche aperte risate, qualche volta sincere, qualche volta a denti stretti. Leggendo questo libro è impossibile non lasciarsi catturare da emozioni contrastanti, non sempre piacevoli. Ci sono momenti in cui avrete voglia di chiudere il libro e buttarlo via, o pensare di riportarlo in libreria o in biblioteca, altri in cui lo troverete fantastico, altri in cui penserete che Recami è un grande indagatore della psiche umana e l’effetto che produce in voi è esattamente quello che voleva ottenere. Bravissimo!

Un libro che colpisce di sicuro: molti lettori si riconosceranno nei personaggi come in uno specchio – e rideranno poco – molti riconosceranno persone del loro mondo, amici parenti e conoscenti – e qui rideranno, parecchio -.

Recami sviluppa “una satira comica e feroce dei vezzi e dei vizi, dello snobismo e del  pressapochismo di quell’affollato condominio a forma di stivale in cui farsa e tragedia si alternano senza  interruzione”….ma non direi solo italiani, se teniamo conto che il disturbo ossessivo-compulsivo è una delle patologie psichiatriche più diffuse nel nostro mondo “evoluto”.

Ruminare, ruminare tutto il giorno, vergognarsi e nascondersi, idee e immagini intrusive che rotolano nella mente senza un attimo di tregua, e quelle complusioni, quei rituali, quegli atti per neutralizzare ansie e paure….Una fatica terribile, un gran mal di testa, una stanchezza…piccola o  grande follia, a certi livelli non troppo grave, ma che fa male a chi ce l’ha e logora quelli che gli stanno vicino; abbastanza ridicola per chi non ne è affetto, per grazia ricevuta.

Con penna di letterato acuto e abile, ma con satira spietata, l’autore ci mostra, in nove racconti, personaggi che si muovono in un mondo reale, proprio il nostro mondo, con meschinità, paranoie, ansie, intolleranze, fissazioni, compulsioni, banalità, ridicolaggini, manie di controllo… che si riuniscono nella parola “ossessioni”.

C’è il racconto La cena estiva (Doxa), dove un gruppo di amici sono riuniti a sparare cretinate di ogni genere o il Gruppo di lettura  dove emergono conflitti, rancori e meschinità. C’è l’ipocondria (ECG con prova da sforzo) o l’ossessione per l’alimentazione sana e naturale, un vero incubo per i figli della protagonista di Ortoressia. C’è l’idea fissa di essere notati, di non perdere tempo, di fare in fretta al caffè come al Pronto Soccorso (Fatti vedere) o quella di avere sempre il meglio, di essere il primo e unico, esibendo beni materiali di lusso per suscitare invidia (Il gommone dominante) o quella del padre spiantato che vuol essere un padre perfetto a tutti i costi per suo figlio a cui invece basta una bravata fuori dagli schemi (L’evaporazione del padre). E che dire di quel tipo che cronometra ogni secondo della sua giornata e perfino della sua gita al mare? (Una gita a Castiglioncello) e del fallito che diventa genio di marketing per articoli religiosi ispirandosi a…Lapo Elkann!?! (Personal belongings)

Consiglio


Ridere di questi personaggi ci aiuta a scappare da una realtà che non ci piace o da gente che, obbiettivamente, è meglio evitare come la peste! Riconoscere le nostre ossessioni e quelle della nostra società ci permette di affrontarle con maggiore distacco e magari, se non sono troppo radicate, darci un taglio…















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