“ …questa storia che è cominciata nel vento e dal vento trae la forza per continuare ad allontanarmi come temo, dalla sua fine imprecisata…”
Sogno e
magia della storia, sogni sognati e realtà sognata… proprio il
sogno è un tema centrale di questo seducente romanzo, come l’utopia di una pace
universale, trasmessa da parole e manoscritti prodigiosi, racconti e profezie .
Utopia è un luogo che non esiste nella realtà,
stupendo ma irraggiungibile, eppure il protagonista Zosimo Aleppo, stampatore nella Venezia del XV sec. si mette in
viaggio alla ricerca di preziose pergamene, simbolo di conoscenza, che il chierico
Pettirosso ha raccolto durante la sua avventura, perché, come dice Zosimo il
viaggio di ricerca era “la sola certezza che mi restava per sapere chi ero”.
Frutto
di un’immaginazione brillante supportata da una solida conoscenza storica e di
una ricerca approfondita sui documenti e sull’arte figurativa del tempo,
Giuseppe Lupo dichiara che “I fatti narrati in questo romanzo sono figli
dell’immaginazione e della verità, sia pure camuffata di finzione. Più che
nella menzogna della letteratura, credo nell’utopia o nel sogno della storia.”
Un
romanzo profondo eppure leggero e piacevole: come un tessuto di seta, lieve e danzante nel
vento che porta i protagonisti in percorsi di viaggio avventurosi, all’inseguimento
di sogni e ideali.
Personaggi
come Isabella d’Este, Ludovico il Moro, Francesco Gonzaga, Leonardo da Vinci e
Andrea Mantegna, Cristoforo Colombo sono figure illustri che compaiono nel
testo come “cameo roles”che si
mescolano ad altre di fantasia, come il viceré Gilbert de Montpensier, i
soldati dei contrapposti eserciti insieme ai più umili contadini e cittadini.
Giuseppe
Lupo muove i suoi personaggi con grande maestria e fa vivere il lettore nell’infinita serie di
cicli pittorici della fine del XV sec. in cui si è immerso con la fantasia
dello scrittore e la competenza dello storico per ricreare ambienti costumi
movimenti e battaglie.
Alla realtà si mescola la magia del linguaggio
fantastico, delle metafore semplici e ricercate al tempo stesso, degli idiomi
immaginati e creati, dal fransè ai
dialetti, dal veneziano al milanese all’atellano. Magia è nel vento sulle cui
ali corre la storia, magia nel volo degli uccelli, aquile, passeri, pettirossi,
rondini, gabbiani e falchi perché come il chierico Pettirosso parla ai volatili e racconta storie
incantatrici, anche Zosimo insegue i
presagi che sono descritti nel volo delle creature del cielo.
E’
la fine del Medioevo narrata da un pensiero
laterale che si apre a un futuro segnato dalla scoperta dell’America, il
Nuovo Mondo incarnato dalla donna di Zosimo, che appunto ha nome Nuevomundo, bellissima, con pelle
colore d’ambra e pupille di gatta, dita di fata e fiato morbido come velluto,
colta e persa in pochi attimi d’amore.
Nel
grigio panorama letterario di oggi, questo romanzo storico ed epico, ma di semplice
lettura, godibile e intrigante, trasporta il lettore con leggerezza sapiente in
un mondo meraviglioso che, anche se lontano nel passato risulta immortale,
perchè eterni e meravigliosi sono linguaggio fantastico, delle metafore semplici e ricercate al tempo stesso, degli idiomi immaginati e creati, dal fransè ai dialetti, dal veneziano al milanese all’atellano.
Assolutamente
da leggere per godersi finalmente pagine di bella letteratura.
un'intervista a Giuseppe Lupo
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