Chi è
Gabriella Raimondi e quando ha sviluppato la passione per la scrittura?
-Grazie per avermi dato la possibilità di far conoscere il mio lavoro ai
lettori del blog.
Sono nata a Palermo, ma vivo e lavoro in
provincia di Milano da più di vent’anni. Fin da bambina creativa e fantasiosa, mi
piaceva inventare storie e a volte giocavo con amici immaginari forse già da allora i miei personaggi volevano prender forma. Da
ragazzina ho cominciato a scrivere poesie (l’adolescenza è una brutta bestia
per tutti). Per un certo periodo ho avuto la fortuna di vivere all’estero (U.S.A.
e Cina) e, da quel momento, il virus di esplorare
il mondo non mi ha più
abbandonata e, quando posso, scelgo di visitare paesi con culture diverse e
lontane dalla nostra. Così ho
cominciato a scrivere appunti di viaggio e, attraverso varie
esperienze, è nata in me l’esigenza di
scrivere storie che raccontano di donne alla ricerca di “se stesse” in un “altrove”
lontano.
Dopo il terzo viaggio in India è nato il mio primo romanzo (Il Respiro
della Luna).
Oltre a leggere tanto, scrivere e viaggiare, le mie passioni sono: la
fotografia e la ceramica Raku.
Il
tuo libro Dialoghi del mare (di cui trovate la trama dopo l’intervista)
è ambientato su tre isole, perché questa scelta? Hai un legame particolare col
mare, essendo nata in Sicilia?
-Ovviamente il legame con la mia terra e con il mare è molto forte. Amo
il mare in tutte le sue forme. “Dialoghi del Mare” (secondo romanzo) racchiude
tutto quello che isola e mare rappresentano per me. La scelta delle tre isole è stata dettata
dalla storia stessa. (Sicilia, Malta, Inghilterra).
Da
dove hai tratto l'ispirazione per la storia? È in parte autobiografica?
- In ogni mio romanzo c’è una
parte autobiografica: nelle emozioni, nei pensieri, e nei paesaggi che amo
descrivere minuziosamente. Il mare,
anche se silente, ha una sua voce e il titolo “Dialoghi de Mare” mi è stato
suggerito proprio dal mare in tempesta (mia foto che ho voluto in copertina) e
da una storia di cronaca di qualche anno fa, del un bambino trovato
morto sulla spiaggia.
Ci
sono autori o letture che ti hanno ispirato e aiutato nella scrittura del
romanzo?
-Amo molto Allende, Marquez, Ruiz Zafon, Baricco, De Luca,
Calvino,Yoshimoto, Bryson, ecc.
La
protagonista del tuo libro, Nina, viaggia per le isole grazie a tre oggetti
particolari: una vecchia foto, una moneta e una ninna nanna. Sono oggetti cari
anche a te? O sono solo frutto della fantasia?
- Pur contenendo parti autobiografiche, luoghi dell’infanzia e racconti
di vita, la storia di Nina è inventata. Nina, attraverso i suoi incubi notturni
che richiamano il mare o l’acqua, sente che il mare vuole dirle qualcosa. Così,
dopo anni d’assenza, decide tornare nella sua Isola (nel romanzo non è
specificato, ma è ovviamente la Sicilia) dove, accompagnata dal ricordo di una
nenia ricorrente, nella soffitta della casa della madre, ritrova alcuni
oggetti, appunto una vecchia foto, una moneta, un nastro. Da lì parte la sua
ricerca per scoprire un passato da sempre nascosto. Il mare le parlerà e
l’aiuterà a capire le sue paure.
E
infine, visto che siamo sempre le solite curiose, vogliamo sapere se hai già in
mente nuovi progetti, nuovi romanzi o se Nina tornerà a viaggiare in altri
luoghi!!
-Dopo “Dialoghi del Mare” ho pubblicato “La tripa, il capote,
la capa”, una storia ambientata a Cuba (altra isola) che parla di un
misterioso biglietto nascosto dentro un sigaro. Adesso, sto lavorando a un
nuovo romanzo… ma è ancora troppo presto per parlarne…
Una scrittrice che ci affascina con i suoi molteplici interessi: "Dialoghi del mare" è un libro da leggere subito!
leggete la recensione su questo blog
“Dialoghi del mare”
di Gabriella Raimondi
genere:narrativa
editore: Prospero, 2016
ebook
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