recensione di Giancarlo Bosini
BREVE ACCENNO ALLA TRAMA
Orlando ed Elise sono una giovane coppia che ha
deciso di regalarsi una breve vacanza sulle tranquille colline toscane. Nonostante
le resistenze di Elise, Orlando insiste per una veloce sosta a Borgoladro, un
paesino sperduto e dall’apparenza desolata, abitato solamente da vecchi
contadini. Tra le mura di quel piccolo agglomerato di case si cela però una
sconvolgente realtà; qualcosa non torna, si respira un’atmosfera malata. Quel
luogo rappresenta l’inizio di un’allucinante avventura e ben presto la vacanza dei
due giovani diventa un incubo da cui sembra impossibile uscirne.
LA TIPOLOGIA
Il racconto inizia come una bella storia d’amore, ma
ben presto si trasforma in un cruento thriller dalle atmosfere tetre e
inquietanti, in cui emergono prepotentemente elementi horror e aspetti
psicologici; una storia a forti tinte, dove molti sono i colpi di scena, con una
travolgente corsa verso una verità scioccante, svelata solo in un finale a
sorpresa che ci mostra quanto può essere infame l'animo umano.
CARATTERISTICHE DEL
RACCONTO
Il mistero è ciò che cattura il lettore per condurlo
verso l’inimmaginabile, in uno scenario in cui l'ansia e la suspense si
mescolano, alternandosi senza pausa, in un crescendo di azione e di terrore, mantenendo
sempre la tensione ai massimi livelli.
Predominanti quindi aspetti come la violenza e la
ferocia (ma da cui mai trapela morbosità o compiacimento), elementi che
possono sembrare negativi in altri contesti, ma non quando ci si immerge in
questo genere letterario.
PERSONAGGI
I personaggi, sia principali che secondari, risultano
ben caratterizzati. Orlando ed Elise si trovano a lottare con una forza che non
sapevano di avere, in uno spasmodico salto nel buio verso la salvezza,
mostrando un lato oscuro a loro sconosciuto, che li porta a cambiare
profondamente e che trasforma la vittima sacrificale in carnefice, dando prova
che ognuno, anche il più pacifico, può avere un grado di sopportazione oltre il
quale la brutalità prende il sopravvento.
PREGI E DIFETTI
Il romanzo è caratterizzato da una narrazione dalla
scrittura scorrevole, incisiva e dal ritmo elevato. Una storia appassionante,
che esplode in un susseguirsi di situazioni veramente mozzafiato.
La trama non è originalissima, ma è
capace di tenere il lettore incollato al libro con la voglia di scoprire il più
in fretta possibile come tutto andrà a finire, qualità non da poco in libri di
questo genere.
È presente un mix di elementi già
trattati, ma sviluppato con singolare maestria; in particolare è
possibile riconoscere aspetti comuni con i film “Cane di
paglia” e “The Truman Show”.
Il finale è sufficientemente plausibile, basti
ricordare i fatti americani degli anni Sessanta, relativi al criminale Charles
Manson.
Due nei, a mio giudizio:
1 - Il prologo, che già mette
sull’avviso il lettore.
2 - La fase iniziale, quella dove i
due protagonisti vengono “inchiodati” a Borgoladro dai suoi anziani abitanti, non
all’altezza di tutto il seguito, come se il racconto fosse ancora
in una fase acerba o come se il motore ancora non si fosse scaldato.
Consigliato agli appassionati del genere; quattro
stellette ben meritate.
I MISTERI DI BORGOLADRO
di Filippo Semplici
Newton Compton Editori (2020)
Nessun commento:
Posta un commento