
Che cosa può fare una donna maltrattata, violentata, quando
viene messa all’angolo per l’ennesima volta, quando decide di non chinare più
la testa e subire, quando decide di non fare più la vittima per reagire, anzi,
vincere, stravincere? La sua pelle bianchissima, di rossa naturale, è scottata
dal sole – sunburn – ma si ricostruirà perchè non perderà mai di vista il suo
obiettivo, ragione di vita.
A prima vista Polly sembra una donna poco intelligente, poco
capace, silenziosa e piena di segreti, ma è bellissima e ha una dote pericolosa,
seduce gli uomini e li avviluppa come in una tela di ragno, li succhia come una
sanguisuga: una volta presi non riescono più a dimenticarla. Lei in realtà ha l’astuzia (e la perfidia)
che millenni di violenze psicologiche e fisiche hanno sviluppato nelle donne
per difendersi e offendere: senza scrupoli, si rivela una vera forza della Natura
selvaggia, nella tutela di quello che ha di più caro, contro tutti e contro
tutto.
Come in un flusso di
coscienza i protagonisti si raccontano scandendo i capitoli: la storia di
amore e sfiducia tra Polly e Adam è forza che unisce e divide, segreti
inconfessabili e passione conducono al botto finale.
“Sunburn” è un
romanzo complesso: tante storie oscure s’incrociano in questo libro attorno
alla figura di Polly, delitti veri, ma anche crimini che forse non lo sono
davvero, o lo sono se si applica la regola “dura lex, sed lex”.
Un noir particolare, con una scrittura che avvinghia il
lettore, un argomento interessante che è bene non rivelare troppo. Consigliatissimo!
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