venerdì 20 settembre 2019

“Mani impure” di Patrizia Durante . Recensione di Giancarlo Bosini


Come in un puzzle, il racconto e le indagini forniranno tutti i pezzi per ricostruire la verità, una verità dal volto estremamente crudele.

recensione di Giancarlo Bosini

Che dire di “Mani impure”? Che è un bel giallo? Che è scritto bene? Che la storia è avvincente? Che i personaggi sono ben definiti? Certo, tutte queste cose, ma “Mani impure” ha anche una caratteristica in più: l’impronta di un’autrice che mostra di avere una capacità narrativa che la fa distinguere nella folta schiera dei romanzieri di questo genere.
Il tema è quello del serial killer, già sviluppato in molti romanzi gialli, ma Patrizia Durante riesce, senza mai scadere nella banalizzazione dei fatti e dei personaggi, a condurre tutto con la giusta incisività. Con una grande attenzione per l’indagine, non si limita a narrare, riesce a farti sentire parte della storia, facendoti entrare in empatia con personaggi e situazioni.
Da subito ci si ritrova faccia a faccia con un delitto che per la sua estrema brutalità lascia sgomenta l’intera Torino; il primo di una serie.
A spingersi sulle tracce del killer è il commissario Rebecca Messori: una poliziotta capace, che deve districarsi tra il lavoro e i non semplici rapporti familiari, mostrando spesso la necessità di doversi fermare per riprendere in mano la sua vita.
Una storia che si sviluppa tra il Noir e il Thriller, in cui l’indagine vedrà la poliziotta impegnata in una lotta contro il tempo, nella quale si alternano descrizioni quasi poetiche, aspetti psicologici di un
personaggio fino alla fine senza nome e senza volto, con i suoi ricordi di una vita brutale trascorsa tra foresta amazzonica e Provenza, individui squallidi dagli impuri desideri e servizi segreti.
La punizione, attraverso un sinistro rituale, di chi si è macchiato le mani commettendo ignobili reati, sembrerebbe lo scopo del serial killer.
Come in un puzzle, il racconto e le indagini forniranno tutti i pezzi per ricostruire la verità, una verità dal volto estremamente crudele.
Il killer sarà individuato, un giustiziere con un terribile passato di violenza alle spalle, che moralmente potrebbe forse essere giustificato dagli stessi inquirenti. “Mani impure” di Patrizia Durante (2016, Golem edizioni) è un libro che si legge tutto d’un fiato.

di Patrizia Durante
Golem Edizioni (2016)