giovedì 10 luglio 2014

Soldi e immagine personale: differenze di genere ovvero quando le donne contrattano il loro stipendio

Un articolo molto interessante su un problema attuale da sempre: per eventuali approfondimenti rimando al sito da cui l'ho tratto State of mind: il giornale delle scienze psicologiche

"Visioni simultanee": dipinto (1911) di Umberto Boccioni.
Wuppertal, Van Der Heydt Museum
Articolo di Serena Mancioppi  


Le donne, si sa, guadagnano meno degli uomini, ma ciò che forse è meno noto è che in una trattativa economica per il posto di lavoro sono loro le prime a chiedere meno soldi degli uomini. La cosa sorprendente è che questa difficoltà scompare nel momento in cui una donna deve negoziare economicamente a nome di un’altra persona.

Emily Amanatullah, assistente professore di management presso l’Università del Texas, si è interessata a questo curioso fenomeno e ha cominciato a raccogliere opinioni in merito: tutte le donne con cui ha parlato odiavano difendere la propria posizione sul lavoro, ma non avevano difficoltà a farlo per i colleghi.
Amanatullah ha quindi ideato un semplice esperimento: uomini e donne dovevano negoziare lo stipendio per se stessi e poi a nome di qualcun altro.
Quando le donne hanno trattato per se stesse, hanno chiesto in media 7.000 dollari meno degli uomini . Ma quando hanno trattato per conto di un amico, hanno chiesto tanti soldi quanto un uomo.

Secondo Amanatullah quando una donna contratta il suo stipendio con i superiori sta facendo molto più che quello: sta negoziando anche la sua immagine personale.
Le donne infatti sembrano temere che l’attaccamento al profitto possa danneggiare la loro immagine personale; come se in risposta alla loro assertività si aspettassero una valutazione negativa, per questo motivo tendono a usare tecniche poco competitive ottenendo quindi scarsi risultati personali.

I risultati di questo studio danno ragione a questa tesi, tanto che dai risultati emerge che manager di entrambi i sessi sono meno propensi a voler lavorare con le donne quando si tratta di negoziare lo stipendio durante un colloquio di lavoro. “Una delle donne che ha partecipato allo studio si è sottovalutata così tanto durante la trattativa economica che il reclutatore è venuto a chiedermi se lei fosse proprio sicura di voler chiedere così poco!”, rivela la ricercatrice.

Le donne dovrebbero utilizzare la loro capacità di lottare per gli altri ed essere assertive anche per il raggiungimento di scopi personali; per esempio durante la negoziazione dello stipendio può essere di aiuto pensare a tutte le persone in famiglia che godranno di quello stipendio.

Si raccomanda inoltre che le donne smettano di pensare a una trattativa come a una “battaglia da affrontare con addosso l’armatura”, ma che si concentrino più che altro su come risolvere un problema.

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