E mentre altri personaggi si affacciano sulla scena, come l’inossidabile Achille Donati, la volubile Amalia, la professionale Giulietta Ottolenghi e il fedele amico Gerardo, Baldanzi si trova coinvolto in vicende sempre più irreali senza nemmeno l’aiuto del buon Di Gennaro, diventato felicemente papà. Tra il culto della misteriosa Signora vegliata dalle fedeli Custodi e il segreto dei preparati museali della contrada del Gelso, i fili sempre più annodati trovano alla fine la loro trama componendo un arazzo che nessuno avrebbe potuto immaginare.
Luisa Ferrari, classe 1971. L’amore per la paleopatologia l’ha spinta
a scegliere la tesi in Anatomia Patologica a Genova e poi la specializzazione
sempre in Anatomia Patologica a Torino. Tra le mura dello storico Istituto
torinese è stata subito affascinata dal vecchio Museo, custode di antichi
reperti polverosi che attendevano giusto riconoscimento. Per Fratelli Frilli
Editori ha pubblicato Cadaveri e tacchi a spillo e il racconto Il
nano di Venezia nell’antologia I luoghi del noir.
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