mercoledì 23 settembre 2020

La bugiarda di Hannelore Cayre. Recensione di Tiziana Viganò

le mirabolanti avventure di una donna, che si susseguono a un ritmo velocissimo, senza un attimo di tregua fino alla felice risoluzione 

recensione di Tiziana Viganò

Un noir senza omicidi, ma ricco di informazioni dettagliate su una realtà criminale molto vicina e
invisibile a tutti noi. Hannelore Cayre, avvocato penalista, ben ferrata nella materia e scrittrice di successo pluripremiata, ci avvince alle pagine con una storia in cui la realtà supera, di molto, la fantasia di chi non conosce i trucchi e le astuzie della mentalità criminale.

Patience è una donna dal passato più che agiato, in una famiglia folle, fuori dalle righe, con padre tunisino e madre ebrea viennese che le ha inculcato l’idea che il denaro sia tutto. Dopo la morte del ricco marito, per venticinque anni è rimasta immersa in uno squallore esistenziale che andava ben oltre la povertà in cui è caduta.

“La vita mi è passata sopra nello stesso modo di quel ferro da stiro che ho maneggiato tutte le sere perché le mie figlie avessero sempre abiti impeccabili nonostante la mancanza di soldi”

 Il suo lavoro è tradurre dall’arabo, sua madrelingua, le intercettazioni telefoniche della Sezione Narcotici del Ministero della giustizia. Ecco un giorno l’occasione e il colpo di genio per ribaltare sua la situazione: Patience intercetta la telefonata di esponenti di una famiglia di narcotrafficanti marocchini. Impossibile raccontare le mirabolanti avventure della donna, che si susseguono a un ritmo velocissimo, senza un attimo di tregua fino alla felice risoluzione dell’enorme problema che soddisfa tutti, protagonista e lettore.

La scrittura sempre tagliente, percorsa da toni ironici o sarcastici, stuzzica l’attenzione, come un gusto salato o acido stimola l’appetito e alleggerisce temi che potrebbero essere drammatici fino alla tragedia: c’è cattiveria, spietatezza che denunciano le mancanze di una società ingiusta, l’egoismo e l’indifferenza, ma c’è anche la forza e la destrezza di chi riesce a riscattare la sua vita, aggirando diabolicamente la legge e facendosi beffe del destino.

C’è molta carne al fuoco in questo libro che parla non solo del modo con cui i trafficanti di droga riescono a raggirare la polizia, ma è interessante la sottotrama del trattamento riservato agli anziani malati nelle case di riposo, anticamera della morte (siamo in Francia)

“ la situazione di chi pur avendo un lavoro, è pagata in nero e quindi non ha certezze per la vecchiaia, i bisogni di quattordici milioni di consumatori di cannabis , solo in Francia, ottocentomila coltivatori di canapa, solo in Marocco”

Patience Portefeux “la collezionista di fuochi d artificio”che fin da bambina ha sognato un futuro luminoso e appagante come le emozioni colorate che prova quando appaiono nel cielo gli enormi fiori, le stelle e le bombe di luce di una endless summer .

Come finirà?

Presto vedremo il film, già uscito in altri paesi europei: nell’attesa consiglio di leggere il libro, è piacevole, gustoso e molto, molto interessante. La traduzione di Tiziana Prina, molto curata, valorizza ulteriormente il testo.

La bugiarda

di Hannelore Cayre

edizioni Le Assassine

Pagine 192

Prezzo brossura € 18,00

Prezzo eBook € 5,99 

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