Una poetessa incontra una scrittrice: un connubio d'armonie diverse per una stessa meta. Ilaria Biondi scrive poesie di grande valore.Meraviglioso il suo modo di tradurre in prosa poetica i libri che legge: con le sue immagini intensamente evocative provoca forti emozioni, amplifica le sensazioni tanto che sembra di entrare profondamente nei personaggi e di viverli con il corpo e con la mente. Qui la sua interpretazione di "Come le donne" di Tiziana Viganò.
Mani che serrano la
lana ruvida di memorie scoscese e abissi ansimanti.
Storie di anime che si
appigliano a carezze disfatte, illusioni trafitte,
giorni corrosi, dolori scarni.
giorni corrosi, dolori scarni.
Anime usate e abusate.
Anime umiliate.
Anime logorate.
Anime disprezzate.
Anime calpestate.
Anime ingannate.
Anime indebolite.
Anime fiaccate.
Anime tradite.
Anime svuotate.
Anime intrappolate.
Anime rannicchiate.
Prigioni antiche e
appiccicose inghiottono cuori nudi e disperati,
che urlano un sogno di libertà.
che urlano un sogno di libertà.
Prigioni nuove che
depongono, invisibili, polvere di lacrime stanche su sorrisi caduti.
Rilucono
le stanze, mentre le dita colgono lunghe tenebre.
Le mani serrano la lana
morbida di respiri profumati,
che si affidano – saldi – a un abbraccio e a una
voce.
Al canto segreto della forza
interiore.
Al fermento gioioso di
un ventre che non conosce più la paura.
Al vento selvaggio che
divampa nelle vene.
Al petalo turgido del coraggio,
che insegue indomabile l’ignota scia
del necessario cambiamento.
del necessario cambiamento.
Alla mai sopita
tenacia, che sfida ardita le sgomente e amare equazioni
di una vita
d’imperfetta sapienza.
All’ardere irrequieto
di un cuore guerriero, che balla nella frescura
di una notte senza velo.
di una notte senza velo.
Sciolti,
i capelli avidi di stelle.
Guizza il grembo, in attesa del suo frutto, lontano.
Alla leggerezza della
luce, che conduce il passo sbiadito dal dolore
nell’azzurro ovattato delle
nuvole.
Alla pelle nuova della
rinascita, che vuole scrollarsi di dosso
il lenzuolo spinoso di ferite e
umiliazioni, di fragilità e sottomissioni.
Per vestirsi dei raggi di splendore
di una quieta e certa consapevolezza.
Per raccogliere, con mano bramosa, l’erba
rugiadosa di una sconosciuta primavera.
Alle briciole di un
sogno, forse possibile, di serenità.
Al rigoglio di vita che
sboccia, palpitante, in un deserto di mesta disperazione
e afona ingenuità.
e afona ingenuità.
Al passo tremolante, ma
ostinato, verso uno spicchio di cielo pulito e luminoso.
Lontano dai margini
oscuri, prepotenti e stonati
di chi vuole fiaccare la bellezza lieve e potente
che si cela nella corolla di ogni donna:
“C’è un filo rosso che
lega idealmente tra loro tutte le donne del mondo. L’anima femminile vive un
mondo di valori affettivi ed emotivi che la rende
fragile, scoperta, come una
pelle nuda, bianca e delicata esposta alle intemperie.
Nella realtà una donna
può essere forte, determinata, competitiva, ricerca le pari opportunità,
lotta
per trovare un suo posto nel mondo, afferma con energia la sua intelligenza,
il
suo coraggio e le sue capacità.
Ma sotto sotto c’è un punto debole, come il
tallone d’Achille, che può essere individuato e usato da chi non ha rispetto e
amore per questa incredibile ricchezza dell’affettività femminile.”
All’intimo abbraccio
del Divino, alla preghiera sommessa della Natura,
nella solitudine composta e
silente che sa perdonare le bestemmie marce del mondo.
La mano
paziente arrotola il gomitolo.
I fili secchi e aspri, che pungono i
polpastrelli delicati,
vengono avvolti, carezzati e protetti dai fili caldi,
lisci e soffici delle voci dai mille colori e chiarori delle Donne che hanno lasciato
dietro di sé la scia delle proprie storie di forza e bellezza.
C’è dolore e
deserto dell’amore, nella trama complessa dei loro giorni
e delle loro notti.
e delle loro notti.
Ci sono cuori frantumati, lacrime sfiorite, sorrisi dimenticati,
arcobaleni
violati, gioie sbiadite.
Ma sul ricamo
sapiente della loro pelle gracile rimane, ostinata,
la traccia imprevista della
loro forza, a combattere mille battaglie,
con dita colme di sole.
con dita colme di sole.
Le scale d’ombra
di un destino monco – uomini ingrati e tradizioni ancestrali che disfano il
fiore di luce che brilla dentro di loro – vorrebbero trascinarle
in un gorgo buio.
in un gorgo buio.
Ma dalle loro
chiome danzanti sgorga la speranza, sussurra il tepore d’amore,
risplende il
bisogno di nascere. E di rinascere.
Raccoglie, la mano imperlata di Tiziana Viganò, con la
grazia di chi sa ascoltare e la saggezza di chi sa accogliere, sguardi e
parole, attese e paure, viaggi e approdi,
ritorni e ricordi.
ritorni e ricordi.
Intreccia i fili delle storie vere di Donne vere, con dita
operose e gesti armoniosi,
consegnando e affidando alla pagina scritta la
catena delle loro ore.
Ricompone i frammenti delle loro esistenze spezzate
in un
mosaico complesso di memorie di corpo, cuore e anime.
Donne diverse, che vivono entro orizzonti diversi di professione,
estrazione sociale, lingue, culture ed etnie, ma che sanno rifiorire – uguali –
sotto il sole nuovo di marzo.
sotto il sole nuovo di marzo.
link all'acquisto
ebook:https://www.amazon.it/Come-donne-Storie-vere-ebook/dp/B06X3TPPDG/ref=sr_1_1?s=books&ie=UTF8&qid=1488733853&sr=1-1
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Genere: raccolta di racconti
Pagine: 138
Illustrazioni: 33
Prezzo libro: 14,00 euro
ISBN libro: 978-8899565282
Seconda edizione: 2016 PMedizioni
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