Mary Mullin |
Dennis Lennon |
Un mito quello del
Titanic: la sua onda lunga giunge fino a noi affascinando oggi, come sempre, in
questo romanzo sulla bellezza dell'amore
Recensione di Mimma Zuffi per “L’onda lunga del Titanic” pubblicata su http://sognaparole.blogspot.it/2017/03/londa-lunga-del-titanic-di-tiziana_9.html
Un romanzo sulla bellezza dell’amore, quello profondo e sereno in cui si fondono
sensualità e tenerezza: un intreccio che permette un rapporto duraturo, che
travalica il tempo e lo spazio, che fa vedere oltre il Sé, specchiandosi negli
occhi di un altro, che fa superare i limiti e raggiungere l’immortalità.
Un romanzo che accarezza con grazia ed eleganza la fantasia del lettore,
donando serenità e un pizzico di magia che fa bene al cuore.
Lo splendido scenario di Varenna, sul lago di Como, fa da sfondo alla
vicenda moderna, mentre il Titanic è l’ambiente dove si muovono i personaggi
storici, realmente esistiti, che prendono vita, movimento e pensieri grazie
alla fantasia della scrittrice. Ma ogni più piccolo dettaglio è frutto di
studio sui libri di Claudio Bossi, uno dei più famosi esperti sul Titanic a
livello internazionale e della sua preziosissima e insostituibile consulenza
diretta.
C’era una volta una nave ritenuta “inaffondabile”:
era la più bella, la più grande e la più lussuosa del mondo. Si chiamava Titanic, come uno dei personaggi
mitologici che avevano osato sfidare gli dei dell’Olimpo.
Era stata costruita con tecnologie modernissime e
dotata di strumenti d’avanguardia per la navigazione: voleva stupire il mondo.
I suoi passeggeri di prima classe avevano i più bei nomi dell’aristocrazia e
della plutocrazia in quei primi del Novecento; tutto era stato ideato e
realizzato per il massimo confort, tutto al più alto livello possibile nella Belle Epoque.
C’erano anche, un po’ nascosti e relegati – per
non “contaminare” con la loro povertà le classi abbienti-, dietro cancellate di
ferro ben chiuse, giù nei ponti inferiori, i passeggeri di seconda e terza
classe, i migranti che fuggivano da una vita poverissima nella vecchia Europa
per cercare opportunità di lavoro e di vita nel Nuovo Mondo.
C’era
una volta una fiaba rosa che però subito cominciò a tingersi di giallo…fatti strani, misteri, menzogne, incidenti,
defezioni, sogni e premonizioni, realtà nascoste. Fin dai giorni della
costruzione, il Titanic sembrava
essere nato sotto una cattiva stella, predestinato.
Un
brutto giorno la fiaba si tinse di rosso…no, non proprio, non fu versato sangue, o poco se ne vide: tutto si tinse di bianco, come il
ghiaccio di un iceberg assassino, come gli oltre millecinquecento corpi
assiderati e affogati, e poi di nero,
come quella notte tragica senza luna, come un’alba che non poté vedere sorgere
il sole.
Tra loro, due ragazzi irlandesi, fuggiti per
rimanere insieme e sperare in un’altra vita: il loro amore li ha uniti per
l’eternità, nella tomba ghiacciata dell’Oceano o in qualche posto sperduto
nell’universo.
Per le
vie segnate dallo scorrere del tempo il loro ricordo persiste nella memoria di
donne che si sono tramandate la favola struggente di Mary e Denis e giunge fino
ai nostri giorni, per ispirare
una donna moderna che rischia di intrappolarsi in paure e dubbi,
nell’alternanza tra lasciarsi andare all’amore o sfuggirlo: ma riuscirà a
trovare la sua strada adeguandosi alle curve senza rinunciare a raggiungere la
sua meta.
Una
vicenda che è entrata nel mito, quella del Titanic: la sua onda lunga giunge
fino a noi, affascinando oggi come sempre.
Genere: narrativa italiana
pagine:130
illustrazioni: 40
anno di edizione: 2017
Editore: Macchione
ISBN : 978-88-6570-395-3
Distribuito nelle librerie italiane e acquistabile nel sito dell’editore
http://tizianavigano.blogspot.it e negli store online
booktrailer
Nessun commento:
Posta un commento