martedì 27 dicembre 2016

“Splendi più che puoi” di Sara Rattaro

la protagonista del romanzo passa dalla nuvola rosa all’inferno più divorante in un crescendo drammatico (tragico!) che incolla al libro fino al finale che desideriamo tutti per lei e per tutte le donne che subiscono violenze 

recensione di Tiziana Viganò 

Comincia sottotono, questo forte e intenso romanzo di Sara Rattaro, (2016, Garzanti editore) ha i toni del romanzo rosa, con l’ingenua fanciulla che sogna l’uomo ideale e prova a esplorare il mondo degli uomini senza capirli granché.
Dopo il primo amore finito, incontra un uomo davvero affascinante, che la inebria con gesti grandiosi, regali sorprendenti, la porta sulle ali della fantasia.
Anche Barbablu era affascinante, ma la protagonista della fiaba non si era accorta che aveva quella strana particolarità, un pizzetto blu, che anzi, l’affascinava. Come nella fiaba, anche Emma, la protagonista del romanzo, cade nella rete di quelle situazioni e quei comportamenti così “originali” che la fanno sentire fuori dalle righe, diversa dalla massa, come in un sogno dorato.
Ma la ruggine compare presto sotto la patina dell’oro falso: e la ruggine piano piano diventa come un acido corrosivo che divora pezzo a pezzo la carne e il sangue di Emma, le distrugge la vita, la riduce a una larva, incapace di capire e di agire.

L’Orco delle favole esiste davvero, 
e lo sperimentano tutti i giorni donne fragili 
e con scarsa autostima che vengono violentate, 
abusate, offese, picchiate e spesso, troppo spesso, uccise.
Uccise per mal-amore.

Anche la protagonista del romanzo passa dalla nuvola rosa all’inferno più divorante in un crescendo drammatico (tragico!) che incolla al libro fino al finale che desideriamo tutti per lei e per tutte quelle donne che hanno bisogno di aiuto esterno, ma anche di forza interiore incredibile per uscire dall’incubo della violenza.
Da cui si può uscire, con consapevolezza, con recupero di autostima, con la propria forza vitale…ma anche con l’aiuto esterno di persone non solo comprensive, ma anche professionalmente preparate, perché il più delle volte quelli che circondano la donna abusata non hanno il coraggio di aiutarla, pensano che non si debba mettere il naso negli affari di una famiglia, preferiscono chiudere occhi e bocca per evitare il problema, salvo piangere e sentirsi in colpa se la vicenda si colora di sangue. Oppure sono pieni di buona volontà ma non fanno i passi giusti.
Emma evita questo finale tragico che tocca solo in Italia circa 150 donne uccise, ma il rischio è stato molto alto: solo dopo tanti anni riuscirà a elaborare completamente il lutto di quello che ha subito e cominciare a vedere luce e speranza, e a sentire che dentro di sé ha una parte di quella luce, che può tornare a splendere come una volta.
I titoli dei capitoli sono punti fermi che indicano errori molto comuni fatti da chi si ritrova vittima di uomini violenti: scambiare per amore la violenza e comportamenti psicopatici è un’idea che le donne devono assolutamente scalzare, perché la lotta parte anche dalla consapevolezza e da una visione ben chiara della realtà.
Primo errore: 
pensare di essere sbagliata.
Secondo errore: 
sforzarmi di volergli bene.
Terzo errore: 
pensare di avere la situazione sotto controllo. Essere accondiscendenti è solo un modo per prolungare l’agonia.
Quarto errore: 
pensare di essere l’unica persona che può aiutare qualcuno a risolvere i suoi problemi.
Quinto errore: 
pensare che in una guerra la pietà venga premiata.
Sesto errore: vergognarsi.
Settimo errore: 
credere di poter cambiare la situazione da sola.

Sara Rattaro nel 2015 ha vinto il premio Bancarella per il suo romanzo “Niente è come te”, nel 2016 torna con “Splendi più che puoi” un romanzo davvero emozionante, scritto con penna sapiente, da leggere attentamente e meditare.


Sinossi
L’amore non chiede il permesso. Arriva all’improvviso. Travolge ogni cosa al suo passaggio e trascina in un sogno. Così è stato per Emma, quando per la prima volta ha incontrato Marco che da subito ha capito come prendersi cura di lei. Tutto con lui è perfetto. Ma arriva sempre il momento del risveglio. Perché Marco la ricopre di attenzioni sempre più insistenti. Marco ha continui sbalzi d’umore. Troppi. Marco non riesce a trattenere la sua gelosia. Che diventa ossessione. Emma all’inizio asseconda le sue richieste credendo siano solo gesti amorevoli. Eppure non è mai abbastanza. Ogni occasione è buona per allontanare da lei i suoi amici, i suoi genitori, tutto il suo mondo. Emma scopre che quello che si chiama amore a volte non lo è. Può vestire maschere diverse. Può far male, ferire, umiliare. Può far sentire l’altra persona debole e indifesa. Emma non riconosce più l’uomo accanto a lei. Non sa più chi sia. E non sa come riprendere in mano la propria vita. Come nascondere a sé stessa e agli altri quei segni blu sulla sua pelle che nessuna carezza può più risanare. Fino a quando nasce sua figlia, e il sorriso della piccola Martina che cresce le dà il coraggio di cambiare il suo destino. Di dire basta. Di affrontare la verità. Una verità difficile da accettare, da cui si può solo fuggire. Ma il cuore, anche se è spezzato, ferito, tormentato, sa sempre come tornare a volare. Come tornare a risplendere. Più forte che può.

Per approfondimenti sul tema della prevenzione alla violenza


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